
Arcano la Sesta Era
88° capitolo
Strategie congiunte

Credo di
essermi addormentato in quel confronto di strategie tanto complesso da
far strabuzzare gli occhi a chi, come me, era considerato parte della
vecchia guardia. Asiram nascose l'ennesimo sbadiglio con lo scialle nero,
Kristal invece continuava a far cenni di assenso col capo ma, una volta
interrogata sul da farsi, ammise di non avere la minima idea di cosa stessero
dicendo.
Mosse e contromosse
in un susseguirsi di ipotesi assurde o così azzardate da aumentare a dismisura
la confusione che regnava in ognuno di noi.
- Tutto questo
ha un senso se può concorrere alla liberazione dell'Imperatrice, - esclamò
Hirih, fino ad allora silenziosa - solo con Nimira al nostro fianco possiamo
combattere e vincere questa guerra!
- Come? -
domandò Xar, abbracciandola - se la situazione è quella ipotizzata da
Myrt, Tannino è un vespaio che può rivoltarsi in qualunque momento contro
di noi.
- I Maghi
e le Streghe sono in grado di produrre una mistura di Pampuria che possa
avvelenare tutti i viveri portati sull'isola? - chiese a Nurah.
- Siamo tutti
impegnati col Marv, - rispose - ma possiamo provarci...
- Dobbiamo
provarci, - la fulminò con lo sguardo - ma dobbiamo fare in modo che il
veleno agisca solo all'arrivo della flotta, se accadesse prima, i Jaqueros
si insospettirebbero.
- Non saprei
come fare mia Signora...
- L'acqua,
- l'interruppe Aragon - se avvolgiamo i semi di Pampuria nella cera fusa,
il loro estratto non contaminerà il grano. Finché resteremo padroni dell'isola
i Jakueros non potranno cuocerlo perché il fumo rivelerebbe la loro presenza,
ma una volta sicuri di averci messo fuori gioco, non avranno più questa
preoccupazione.
- Hai ragione,
- sorrise la Strega - mangiandolo secco si prendono solo i chicchi più
grossi e si stritolano sotto i denti... i minuscoli semi cerosi verrebbero
scambiati per scarti e lasciati nel mucchio. Nasconderemo la Pampuria
sotto una coltre del grano migliore così da non correre il rischio di
ammazzarli prima del tempo.
- E se Myrt
si sbagliasse, - domandò Xar, riportando il silenzio nel Pulp - come potremmo
resistere sull'isola senza cibo?
- Dobbiamo
individuare il nascondiglio dei Jakueros senza metterli in allarme, -
suggerì Kristal, indicando le molteplici uscite delle caverne - una volta
trovati, sapremo quale piano seguire.
Non era certo
una missione per Berserk ed i suoi uomini, troppo delicata per la sua
visione della guerra, molto più simile a quella di un macellaio. No...
lui sarebbe intervenuto in un secondo tempo, quando il sangue sarebbe
dovuto scorrere a fiumi e le armi della battaglia sarebbero diventate
l'ascia e la mannaia. Per quanto si infuriò, non riuscì a convincere Hirih
a lasciargli carta bianca, la giovane Amazzone gli accarezzò con dolcezza
il viso, lo baciò su una gota e lo pregò di attendere il suo turno.
- Sarà compito
delle Streghe, - sentenziò - se anche i Jakueros dovessero vederle, penserebbero
che siano alla ricerca di erbe medicinali ed eviterebbero lo scontro.
Noi dobbiamo avere la certezza che il nemico sia nascosto nelle grotte,
al resto penseremo poi.
Non potevamo mandare al massacro altri Hammers, questo era certo, ma
l'abbandono dell'isola senza combattere avrebbe insospettito il nemico,
dunque serviva un ragione al di sopra di ogni dubbio per lasciare Tannino
senza dar battaglia. Col passare del tempo presero corpo i sospetti di
Myrt, accanto all'imbocco della grotta di Makias fu rivenuto un corno
cavo di bue, usato come contenitore per la polvere di fuoco. I successivi
appostamenti confermarono la presenza dei Jakueros, comandati dal Capitano
Vannino.
Myrt fece
convocare Kastel e gli mentì spudoratamente sulla sorte dei suo compagni
di battaglia. - Sono morti come topi affumicati nel profondo delle grotte,
- spiegò - la flotta di Antigorio troverà a Tannino la sua capitolazione.
- Ti sbagli,
- sorrise il prigioniero - senza il segnale di via libera nessuna nave
si avvicinerà all'isola.
- Non potranno
contare sui nostri viveri, - insistette la giovane Madras - e nemmeno
di un porto sicuro in cui trovare rifugio durante la battaglia. Il tuo
Generale ha commesso un errore e non riuscirà mai a mettere piede sulla
nostra amata Terra!
- Tu non hai la minima idea di quanto sia grande la nostra flotta, -
sbottò Kastel - quando le vele copriranno l'orizzonte, non avrete alta
scelta che la resa incondizionata. Risaliranno il delta del Kruill nella
stagione delle piogge e si insinueranno nel cuore dei vostri villaggi
mostrandovi la potenza dei Jakueros.
A sentir
lui, Tannino era da considerarsi poco più di un comodo approdo per il
gruppo comando, un punto strategico da cui osservare il campo di battaglia.
Offrì a Myrt l'opportunità di arrendersi senza combattere, al fine di
risparmiare la vita di migliaia di Hammers.
Alla luce di queste informazioni, la scelta di tenere Tannino sembrava
l'ago della bilancia in una guerra fatta di sottili strategie congiunte:
- Nessun serpente può combattere senza testa, - sbottò la Madras nel successivo
confronto con gli altri Comandanti - se lasciamo che il loro gruppo di
Comando prenda terra sull'isola, potremo mettere in crisi i loro piani.
Discussero
per tutta la notte nella tenda rossa circondata dalle Amazzoni in assetto
di battaglia, finché, il mattino seguente, Hirih chiamo Berserk e gli
diede il via libera. - Prendi il comando della Banda della Morte, - ordinò
- imbarcati per Tannino e ripulisci le grotte da quei sordidi topi schifosi!
Tra loro c'è un Capitano, lo riconoscerai dalla bardatura dorata sulla
spalla sinistra... è l'unico a cui dovrai risparmiare la vita.
- Ma pork...
- sbraitò il Guerriero - sempre a me capitano questi gesti generosi...
adesso dovrò pure curare i miei uomini affinché non gli strappino qualche
polmone!
- Xar verrà
con te, assieme a Nurah e ad Aragon, - continuò - il compito dello Sciantares
è quello di scoprire come comunicheranno il via libera alla flotta, una
volta individuato il segnale, siete liberi di agire con la massima efficienza.
- Non capisco
il senso della parola, - obiettò Berserk - saresti così gentile da spiegarmene
con calma il significato?
- Fa' quello
che vuoi ma falli sparire in fretta, non abbiamo tempo da perdere con
quei Jakueros!
L'agguato
avvenne alle prime luci dell'aurora e la battaglia si trasformò immediatamente
in un massacro. Nessuno può resistere ad un Hammer che lotta per la propria
libertà, specialmente se è Berserk ad averne il comando. In quella bolgia
di sangue e urla disumane, il Capitano Vannino resistette sino all'ultimo
difendendosi come un leone, ma una volta messo alle strette, preferì uccidersi
che cadere prigioniero. Le informazioni raccolte da Xar lasciavano intendere
che tre grandi fuochi avrebbe dovuto segnalare il via libera alla flotta,
ma ogni dubbio si sarebbe fugato soltanto al momento finale.
Kastel fu
portato sull'isola e gli fu proposto di mediare: - Quello che cerchiamo
è un onorevole accordo, - mentì Myrt - cederemo lo sfruttamento della
Miara in cambio di pace.
- Siamo navigatori...
- sorrise il prigioniero, mostrando di non conoscere il prezioso minerale
- e non dei sudici contadini. Quello che ci serve sono le vostre immense
foreste... nuova linfa per costruire navi sempre più veloci e potenti
al fine di mantenere il controllo del pianeta.
- E' la Terra
ad essere preziosa e non il mare...
- Chi possiede
il controllo dei mari è padrone di ogni terra emersa, - ribadì Kastel
- e nel nostro continente non c'è più nulla da conquistare.
Avrebbe voluto
ucciderlo, infilargli il pugnale nello stomaco e poi sospingerlo su, fino
al cuore, ma la sua presenza era indispensabile per attirare Antigorio
nella trappola, così dovette sopportare le sue assurde farneticazioni.
Alla fine
della stagione delle burrasche, una vela apparve all'orizzonte, mettendo
in allarme le sentinelle su Tannino. - E' una sola nave, - comunicarono
a Makela - probabilmente mandata in avanscoperta per controllare la situazione.
Xar in persona
si recò sul punto di avvistamento più alto e riuscì a scorgerne altre,
almeno quattro, poste una dietro l'altra a mezza giornata di navigazione.
- Procedono in fila per sfruttare meglio il vento traverso, - spiegò Mantigo
- le vele sono parecchio gonfie, saranno qui in un batter d'occhio.
Cinque grandi
navi cariche di Jakueros, da sole sarebbero bastate a istaurare su Tannino
il Gruppo di Comando che avrebbe diretto l'invasione. Makela si lasciò
sfuggire un urlo di soddisfazione quando riconobbe l'Albatros: - Su quella
barca c'è la nostra amata Imperatrice... lo sento, - sospirò - affilate
le armi che è arrivato il momento di riportarla a casa!
Il suo intuito
non sbagliava, in quello stesso istante Nimira era sul ponte, accanto
al Generale Antigorio che annusava l'aria gonfiando il petto sotto la
corazza dorata. Caviglie e polsi in catene, l'Imperatrice fissava la linea
scura dell'amata Terra che si profilava all'orizzonte, i suoi occhi si
velarono di lacrime ed il suo cuore prese a battere di speranza.
- Lo so a
cosa stai pensando, - esclamò il Jakueros - su quell'isola ci aspettano
i tuoi fedeli Hammers e tu speri che siano in grado di liberarti. Mi spiace
deluderti, ma questa notte le loro teste cadranno come spighe di grano
maturo e domattina tre grandi fuochi brilleranno sulla cima più alta di
Tannino. Abbiamo fatto in modo che lavorassero per noi durante tutto l'inverno,
magari costruendo una poderosa rocca piena di armi e viveri per resistere
al nostro attacco.

Abel Wakaam

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