
Arcano la Sesta Era
84° capitolo
La trappola

Intanto ad
Akral, Berserk cercava di convincere Asjah a non imbarcarsi per quella
impresa disperata: - Uno di noi deve sopravvivere, - le intimò - e tu
resterai qui a difendere la Sacra Terra dell'Arcano.
- Padre,
- rispose la giovane Amazzone - già non posso perdonarti di non ricordare
nemmeno il nome di chi mi diede alla luce, ora non posso lasciarti andare
solo, non sopporterei l'idea di vivere senza di te!
- Ma pork...
- grugnì il rude Guerriero - possibile che tutte le mocciose testarde
mi si debbano appiccicare addosso come la peggiore delle zecche, cos'ho
mai fatto di male per meritarmi questo!
- Vuoi forse dire che non provi nessun sentimento d'amore per me?
- Voglio
solo tenerti lontana da questa dannata distesa d'acqua, - reagì Berserk,
facendosi serio - è troppo pericolosa.
- Ma io so
nuotare...
- E chi diavolo
te l'ha insegnato?
- Tu, - rispose
Asjah
- e non far finta di non ricordartene.
- Pork...
rammentami qualche dettaglio.
- Ero piccina,
ti eri dimenticato che io fossi nello zaino e, nel scendere da cavallo,
mi hai fatta cadere nel fiume.
- E poi sono
venuto a prenderti?
- No, mi
hai spiegato come muovere le gambe e le braccia e prima del tramonto sono
riuscita a tornare a riva.
Berserk la
prese per un braccio, la tirò verso di sé e per un istante, uno solo,
la strinse al petto.
Quando le
barche dei pescatori sciolsero gli ormeggi, entrambi volsero lo sguardo
verso riva e mi parve di vedere uno strano luccichio nei loro occhi stanchi.
L'ossatura
del gruppo era costituita dagli Ardes che per nulla al mondo si sarebbero
separati dal loro Comandante, il resto della truppa era formato da Amazzoni
e Guerrieri di ogni tipo e provenienza, una banda di disperati che nulla
avevano da perdere... se non la propria vita.
Li guardavo
prendere il largo sotto la spinta della brezza mattutina, quando il nitrito
di un cavallo al galoppo mi fece sussultare.
Il corriere
mi consegnò una pergamena di Aragon: - Aykido Sommo Custode, sono
stato informato delle difficoltà che le nostre truppe stanno incontrando
nel contrastare l’invasione dei Jakueros. A tal proposito volevo metterti
al corrente che nei laboratori di Krymenia, dopo un lungo lavoro e numerosi
esperimenti, io e Madras Nurah siamo riusciti a produrre in gran segreto
una nuova arma che l’esercito di Nimira potrà utilizzare per sferrare
una mortale offensiva al nemico. Il Marv, è questo il nome che abbiamo
dato alla micidiale polvere che, grazie ad una scintilla prodotta dall'Artaca,
si proprio la pietra che usiamo ogni giorno per appiccare il fuoco, si
incendia ed esplode. E' composta da semplici ingredienti che si trovano
su Arcano, carbone di legna, zolfo vulcanico e salnitro, un'efflorescenza
presente in alcune rocce d'estrazione.
La polvere
di fuoco... antica quanto leggendaria mistura che Maghi e Streghe cercavano
dall'alba dei tempi, in verità non erano mai andati oltre qualche innocua
fiammata, eppure non si erano mai stancati di sperimentare ogni elemento
che fosse in grado di provocare fiamme e fumo. Arrivò ad Akral
con Nurah per sottoporre la loro scoperta al Consiglio Supremo, il suo
aspetto era alquanto rustico e completamente diverso dal solito; i segni
di bruciatura che portavano entrambi sulla faccia non lasciavano alcun
dubbio sul fatto che qualche esperimento non fosse andato a buon fine.
- Se compressa
in una noce di cocos insieme alla paglia ed una scaglia di Artaca, esplode
col fragore del tuono e manda lampi tutt'intorno, con questa spaventeremo
i nemici!
- I nemici
già conoscono la polvere di fuoco, - sorrise Asiram - è più facile che
si spaventino per la tua acconciatura che sembra uscita dal rogo di un
cespuglio di more selvatiche.
- Lasciatelo
parlare, - intervenne Kristal, tenendosi a debita distanza - sentiamo
cos'ha da dire.
- Possiamo
riempire il cocos con la punta di una centina di frecce... - continuò
il Mago, preoccupandosi di tenere la grossa noce che aveva portato con
sé lontana dal focolare - e lanciarlo con le liane elastiche verso le
navi nemiche.
- I Jakueros
usano una canna di metallo per lanciare pietre tonde ad una distanza incredibile,
- esclamò Myrt, roteando la spada sopra la testa - ed i Veterani sopravvissuti
alla sciagurata battaglia di Bajeno hanno asserito che anche le loro armi
da spalla usano lo stesso metodo sparando dei minuscoli ma micidiali proiettili
di piombo... l'unico modo che abbiamo per batterli è quello di accorciare
la distanza di combattimento.
- L'unico
modo che abbiamo per batterli, - esordì Xar, entrando nella tenda rossa
- è quello di farli sbarcare nel delta fangoso del Kruill ed assalirli
nei canneti con continui agguati. E' questa la nostra unica speranza.
- O lui o
me, - sbottò la giovane Madras - non sia mai che un Guerriero abbia potere
decisionale nel Consiglio Supremo!
- Mettiamolo
ai voti, - la zittì Asiram - nessuna legge può valere per l'eternità.
Dopo un rapido
concilliabolo, allo Sciantares fu restituita la parola: - Se Aragon e
Nurah sono riusciti nell'intento di trovare la mistura, occorre lasciare
che i fabbri costruiscano un'arma adatta ad utilizzarla...
Un Momento,
- lo interruppe Kristal - tra gli scheletri delle grandi navi rinvenute
nella melma del Kruill c'erano anche due grosse canne arrugginite, potrebbero
essere queste la armi adatte alla polvere di fuoco!
- Chissà
dove sono finite... sarebbe impossibili ritrovarle dopo tutto questo tempo.
- Se la memoria
non mi inganna, ricordo di aver letto una pergamena in cui si parlava
di queste pesanti canne nere. Al momento non ci ho fatto caso... ma credo
che siano state usate in una vecchia costruzione del porto. Sguinzaglierò
tutti gli Scribani affinché le ritrovino!
Fu un giovane Esploratore ad individuarli, i due cannoni erano stati
usati come colonne, poste all'ingresso del canale navigabile. Erano piantate
nella roccia di basalto e sarebbe stata un'impresa durissima riuscire
a scardinarle dal basamento.
- E' necessario,
- tuonò Xar - in quelle canne è nascosto il segreto dei Jakueros!
Nello stesso
istante, Nimira gridò a squarciagola nella baia di Tannino, cercando di
avvertire le altre Amazzoni dell'imboscata. L'inevitabile scontro tra
il gruppo di Hirih ed i soldati appostati nella foresta venne combattuto
all'arma bianca, l'ordine di Antigorio era quello di catturarle vive,
ma nonostante lo squilibrio delle forze in gioco si rivelò un'ardua scelta.
I Jakueros
si posizionarono tra Nimira e le guerriere, impedendo di fatto il loro
ricongiungimento.
- E' lei...
- urlò uno dei soldati, riconoscendo nella figura dell'Imperatrice colei
che l'aveva sfregiato nella precedente battaglia - uccidete tutte le altre
e prendetela prigioniera!
Il rapido
rientro in porto delle due navi rese impossibile il confronto, Hirih diede
ordine alle Amazzoni di arretrare, chiamando a gran voce la madre affinché
si mettesse in salvo.
Fu allora
che Nimira si sacrificò per la seconda volta, attirò il nemico su di sé
con un attacco sfrontato e, nonostante le ingenti perdite, permise alla
figlia di ritirarsi. Quel breve scontro fu intenso quanto la più sanguinosa
delle battaglie, i Jakueros persero oltre novanta uomini, mentre le Amazzoni
rimaste a terra furono quarantuno. - Quella la voglio viva! - ordinò Antigorio,
additando quella furia scatenata che teneva a bada i Jakueros tutt'intorno.
L'Imperatrice
combatteva con tutta l'ira che aveva in corpo mentre Makela ed Anitami
trascinavano via Hirih che non ne voleva sapere di arretrare. L'epilogo
arrivò quando una pesante rete da pesca bloccò i movimenti di Nimira,
costringendola alla resa. Fu subito portata a bordo dell'Albatros ed imprigionata
in un angolo della stiva.
Quel maledetto
giorno pieno di disgrazie stava volgendo al termine, quando Bahia gettò
una cima sulla prua della Nimos, incagliata sulla secca di Bajeno. Berserk
diede ordine ai suoi Guerrieri di salire a bordo ed ai pescatori di allontanarsi
con le barche. - Ora dobbiamo cavarcela con le nostre forze, - sbuffò,
piantando l'ascia sul ponte di comando sotto gli occhi sbalorditi di Mantigo
- e vi giuro che nessun Jakueros metterà più piede su questa nave!
In quella
stessa notte la marea salì al livello massimo e lo scafo cominciò a scricchiolare
pericolosamente. - Ma pork... - sbottò il rude Comandante degli Ardes,
attaccandosi al timone - come si guida questa cosa senza briglie.

Abel Wakaam

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