Arcano la Quarta Era
50° capitolo
Aktual
Al fischio
dell'assistente, Mihoky attraversò il ponte tenendo a freno il cavallo
che scartava continuamente verso le sponde. Uno scialle color sangue di
serpente gli copriva il capo, ricadendo come un velo sulle spalle. Il
rumore nervoso degli zoccoli si confuse col boato della corrente che roteava
in mille mulinelli nella stretta gola del Kruill. Tutto intorno calò il
silenzio e ogni sguardo cercò di penetrare il suo, inflessibile, inamovibile...
cementato nella falsità dei suoi loschi intenti.
Nessuno poteva
immaginare che fosse suo complice il malato immaginario che lui avrebbe
destato dal sonno mortale, Mirko giaceva come un'anima persa sul fondo
del carro, tratteneva il respiro lasciandolo fluire in lunghe boccate
di dolore e, su quelle stesse labbra, il Guaritore posò l'avida bocca,
innestando l'arduo sospiro della vita.
Nemmeno il
tempo di stupirsi, nemmeno il tempo di gioire... che dalla valle opposta
scese l'orda immonda dei Brauni che ululavano come lupi affamati. La loro
folle corsa non diede nemmeno tempo alle sentinelle di suonare l'allarme,
e la battaglia scoppiò cruenta e improvvisa come il più inatteso dei temporali
estivi.
Le Amazzoni
ressero a stento la prima carica scagliando uno sciame di frecce avvelenate
sui cavalli che correvano in testa al gruppo e, per loro fortuna, la prima
orda di invasori si arrestò nel groviglio che si creò nel mezzo del passaggio.
- Tagliate le funi del ponte! - gridò la Kopler, picchiando con l'elsa
della spada sulla campana di richiamo, ma un gruppo di Brauni riuscì a
scardinare la linea di difesa, impegnando le sentinelle in un estenuante
corpo a corpo.
Sangue e
dolore, ancora una volta un tremore profondo risvegliò il fato dal suo
eterno dormiveglia, e nulla poté placare la sua sete di anime perse se
non il sacrificio della Amazzoni più coraggiose. Una dozzina di loro si
accalcarono sulla riva e, a costo della propria vita, si gettarono come
furie sui tiranti di sostegno, badando più a tranciarne le funi che a
difendersi dai nemici.
Quando i
tronchi di sequoia cominciarono a vibrare sull'orrido, l'armata d'invasione
si trovò impotente di fronte alla catastrofe. Il loro comandante richiamò
l'assalto prima che si trasformasse in una tragedia di enormi proporzioni
e, rapidi com'erano arrivati, i Brauni scomparvero nelle impervie vallate
da cui erano venuti.
Crollò il
ponte come un castello di carte scosso dal vento, uomini e cavalli precipitarono
nella stretta gola, sovrastando il ruggito della corrente con le loro
grida disperate, e gli ultimi scintillii delle spade tacquero nel breve
istante dell'epilogo. - Date l'allarme a tutte le sentinelle di guardia
sul confine, - tuonò la Kopler, tagliando l'ultima gola con rabbia infinita
- e chiamate gli scribani per certificare ciò che è avvenuto. Il Consiglio
delle Madras dev'essere avvertito al più presto, anche se nessuno dei
nemici che hanno messo piede sulla nostra terra è rimasto in vita!
Non era così
e Mihoky lo sapeva bene. La mela più marcia e velenosa si era ormai infiltrata
tra quelle sane ed il suo diabolico piano stava per esser messo in atto
senza che nessuno sospettasse di lui. Non poteva esser rimandato indietro,
e comunque nessuno lo avrebbe fatto dopo averlo visto ridar la vita ad
un morto, si aggregò alla carovana proveniente da Krymenia e con essa
sparì come un impalpabile fantasma che si dissolve nella nebbia del mattino.
Un tonfo
sordo scosse l'aria sulla via per Aktual, Hirih fu l'unica a percepirne
il tremore. Scese da cavallo e prese dalla gabbia una colomba. - Ho
ascoltato ancora una volta l'avvertimento degli Dei, - scrisse,
sulla minuscola pergamena legata alla zampa del volatile - credo che ci
sia un nuovo pericolo oltre l'orizzonte, ovunque tu sia... madre mia,
io sarò al tuo fianco e tu sarai accanto al mio!
Berserk invece sembrava più allegro del solito. Per tutto il viaggio
aveva riso e scherzato con Klerika, raccontando le eroiche imprese di
cui era stato protagonista. Quasi gli spiaceva di scorgere all'orizzonte
la più remota delle Kioskas, arroccata su un enorme faraglione roccioso
che si ergeva dalla foresta come la coda di un immenso drago.
- Una volta
all'interno delle mura, - consigliò Klerika - state attenti a quello che
vi offrono. Aktual è nota per il suo orto botanico ma anche per i famosi
funghi allucinogeni che portano all'oblio. Inizialmente hanno un effetto
rinvigorente, danno energia immediata, eccitazione e una gran voglia di
combattere... ma una volta cessato l'impulso nervoso, si finisce per cadere
in una specie di letargo dal sonno agitato. Sensazioni estreme, sprazzi
di piacere misto a incubi, mi è capitato di provarli una sola volta e
per niente al mondo ripeterei quella disgustosa esperienza. Meglio una
buona sbronza di birra ogni tanto, quando non si è di servizio. Una volta
smaltita si torna ad essere sé stessi, quella roba invece brucia il cervello.
La parole
dell'Amazzone trovarono riscontro ben prima di varcare il portale della
Kioskas. - Questo Impero sta andando verso la follia, - grugnì Berserk,
brandendo l'accetta per liberarsi dai venditori di spezie - se Nimira
venisse qui in incognito farebbe tagliare le mani a questa feccia senza
ideali!
- Qui non
siamo a Klivia oppure a Kolise, e per quando le nuove Madras cerchino
di mettere ordine nella popolazione, qualcosa sfugge sempre al loro controllo.
Da quando è stata affidata a Diamante la situazione è migliorata, ma lei
è spesso lontano in missione ed in sua assenza il caos prende il sopravvento.
La guerra ha lacerato il tessuto di Arcano, sono venute a mancare le figure
mitiche che governavano le Kioskas e le Comandanti di Truppa hanno accettato
di sostituirle senza abbandonare il loro ruolo di combattenti.
- Lo dico
sempre io, - sbraitò il Guerriero - ci vuole un'altra bella guerra per
riportare gli Hammer all'antico splendore!
- La guerra
non è mai un rimedio, - sussurrò Hirih, guardando entrambi con distacco
- ma l'inevitabile condanna di chi non sa affrontare sé stessi prima ancora
del proprio nemico.
- Senti la
marmocchia come parla saggiamente... che faresti se tu fossi l'Imperatrice
e un'orda di ribelli cercasse di sterminare il tuo popolo? Non sei forse
scesa in battaglia contro quel grosso Mercante per difendere un'Amazzone
in difficoltà?
La ragazza
lo guardò con aria pensierosa e per la prima volta nella sua giovane vita
comprese la differenza tra le parole dette e la realtà dei fatti.
Così come poteva essere diversa la verità a seconda di chi la stesse
raccontando, poco importava se l'apparenza altro non fosse che un mistificazione
messa in scena per confondere lo sguardo dei presenti. La giovane Scribana
che stilò la cronaca dell'assalto al ponte non si limitò a contare i morti
delle due parti, ma con la precisione che le era stata inculcata, volle
andare oltre... e descrisse quell'uomo dai tratti orientali che aveva
ridato la vita ad un moribondo.
Era proprio
ciò che sperava Mihoky, ed anche quell'importante tassello andò a comporre
la prima parte del suo piano, accendendo la miccia che avrebbe fatto saltare
l'intera polveriera. L'aveva previsto: - Non sarò io ad assaltare il Palazzo
Imperiale ma sarà l'Imperatrice in persona ad invitarmi alla sua corte...
perché non mi basta vincere, io voglio umiliare queste stupide Amazzoni
prima di schiacciarle come sterco di vacca sul selciato della via imperiale!
Appena Kristal lesse il rapporto, convocò a Kanveska Myrt per una consultazione
urgente. - Non v'è dubbio che le forze nemiche si stiano riorganizzando,
- spiegò - le informazioni che vengono dagli Esploratori preannunciavano
da tempo un'intensificazione dei preparativi d'invasione, e questo assaggio
preannuncia qualcosa di più serio nel tempo a venire.
- Ciò che
non mi spiego, è un'azione così isolata. - reagì bruscamente Myrt - Da
quello che si deduce dal referto, le forze nemiche non erano abbastanza
numerose per tenere il controllo del ponte. Se non fosse stato per l'azione
coraggiosa delle sentinelle lo avrebbero certo conquistato, ma sarebbe
stato impossibile resistere al contrattacco delle Truppe Imperiali di
stanza nell'area.
- A meno
che un secondo gruppo molto più numeroso fosse nascosto sull'altra sponda,
pronto a intervenire nel caso l'attacco avrebbe avuto successo.
- No, no...
nessun comandante è così folle da attestarsi sul ciglio di un burrone
sapendo che cinquecento Amazzoni infuriate sarebbero arrivate al galoppo.
Il motivo dell'attacco è un altro, ma quale?
- E se avessero voluto catturare il Guaritore?
- Quale Guaritore?
- Nel rapporto
si parla di un uomo che ha ridato la vita ad un moribondo, - continuò
Kristal - forse non c'entra nulla, ma non può essere che volessero catturare
proprio lui? Veniva dalle montagne e avrebbe potuto scoprire qualcosa
di importante sull'entità dei nemici. La sua assistente ha lasciato intendere
che erano diretti a Kolise per barattare spezie e medicamenti, abbiamo
la sua descrizione, non sarà difficile ritrovarlo!
La giovane
Madras fremeva di rabbia, ascoltava le sue congiunture in silenzio, ma
la sua mente era rivolta ad una spedizione punitiva per braccare i nemici
direttamente nella loro tana. - La miglior difesa è l'attacco, - sentenziò
- ed in questo istante non si aspetteranno di certo che io vada a stanare
le vipere direttamente nel loro covo. Diamante sta salendo a nord con
il grosso delle sue truppe, quindi spetta a me l'arduo compito di far
piazza pulita di quegli animali.
- Sembra
che tu goda a sfidare la sorte, non ti sembra un rischio troppo grosso
spingerti sulle montagne senza sapere quanti di quegli animali ti stiano
aspettando?
- Manda una
missiva ad Asiram, - reagì bruscamente Myrt, impaziente di combattere
- e falle scandagliare l'intera Koskias in cerca di quell'uomo. Mi serve
almeno un giorno per preparare le Truppe Imperiali... e quando passerò
da Kolise voglio parlare a quattr'occhi con il Guaritore.
Abel Wakaam
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