Arcano la Terza Era

33° capitolo

L'Adunanza

- La mia risposta è no!- ribadì Nimira - Non accetterò mai la presenza di un'interferenza straniera sulla Sacra Terra di Arcano.

- Ma Ylea lo farà, - insistette Hesiel - e così facendo diventerà l'unica interlocutrice con gli Stati dell'Unione!

L'Imperatrice scosse il capo e lasciò il Consiglio in tutta fretta accompagnata da Myrt che si era schierata da subito al suo fianco: - Mettete la straniera nella prigione di Batuk, furono le sue ultime parole - che sia giudicata prima che l'ombra avvolga tre volte il pianeta.

- Ho combattuto con voi ed ho capito che siete nel giusto, - gridò la ragazza - ora sto soltanto cercando di aiutare gli Hammers affinché non diventino carne da macello...

Asha fu l'ultima a guardarla negli occhi mentre la portavano via: - ...hai ingannato anche me, - le rimproverò, scuotendo il capo - mi hai usata, e questo non te lo perdonerò mai.

Nei giorni che seguirono, la situazione si fece confusa. Klara chiamò a colloquio le Comandanti delle Truppe Imperiali e concordò con loro lo schieramento da tenere attorno a Notifai. La maggior potenza dell'Esercito di Nimira era un notevole vantaggio sul terreno, ma niente e nessuno avrebbe potuto contrastare il volere del popolo, chiamato a decidere chi dovesse regnare su Arcano.

Il giorno dell'Adunanza arrivò accompagnato da una nebbia che avvolse l'intera foresta, i tamburi lontani batterono gli incessanti richiami per tutte le tribù che rispondevano al nome di Hammers, e componevano il tessuto umano di un pianeta che aveva saputo fondere diverse razze sotto la stessa bandiera. 

La grande arena si popolò di voci e volti diversi, ma ognuno cercava la figura mitica dell'Imperatrice che tardava a raggiungere il centro della scena.

Arrivò Madras Ylea accompagnata dalla vecchia strega Niage e, tra i mugugni della folla,  si accomodò su una delle tre poltrone poste sull'intersecarsi dei ponti sospesi. Madras Kolise sedette in quella di mezzo come rappresentante del Consiglio Supremo e quando alzò la mano per chiamare Nimira, tutto il popolo si alzò per gridare il suo nome.

- Sembra un apoteosi, - commentò Asha - non capisco perché Ylea abbia tanto insistito per chiamare l'adunanza.

- Ha in mano qualcosa in grado di mutare le sorti dell'incontro, - sostenne Klara - altrimenti non avrebbe giocato questa carta così rischiosa.

Un boato accolse l'ingresso dell'Imperatrice nell'arena e lei apparve tra i primi tenui raggi di luce che scivolavano tra le nuvole basse attorno a Notifai. Non vestiva la lunga tunica ricoperta di ricami dorati, non camminava a piccoli passi con il mantello sorretto dalle ancelle, forse non l'aveva mai fatto in vita sua, ma la storia aveva raccontato le sue gesta trasformandole in una fiaba.

Il suo corpo abbronzato sfatò le dicerie che la volevano sempre protetta al chiuso del palazzo, i lacci di cuoio cingevano ogni muscolo, esaltando la sua potenza di Amazzone guerriera, e le ali d'acciaio, congiunte alle lame taglienti sulle spalle, scintillavano ad ogni movimento mostrando la sua natura di indomabile combattente.Quando ad un suo cenno il silenzio divenne padrone del cielo e della terra, solo il tintinnio del metallo accompagnò i suoi passi lungo il ponte sospeso che scendeva da est, ed il sole sorse dietro di lei, allungandone l'ombra nella direzione in cui sarebbe dovuta proseguire.

Fu allora che strinse in pugno la spada e la levò in direzione della stella più alta, per poi scagliarla ai piedi di Kolise in segno di sottomissione.

Lo stesso gesto toccò a Ylea che dovette inginocchiarsi davanti all'anziana Madras a cui, in quell'istante, venivano affidati tutti i poteri. - Attenta a ciò che fai, - bisbigliò a denti stretti - il popolo e gli spiriti della notte ti guardano.

- Osa ancora una volta intimidirmi, - rispose Kolise - e darò ordine di sacrificare la tua lingua agli dei degli abissi.

All'imbocco dei ponti si appostarono Diamante e Myrt per gli dei della luce, Takyra ed Onuka per gli spiriti della notte... e Hikari come rappresentante del popolo.

La prima parola venne concessa a Ylea, in rispetto alla regola che l'affida a chi indice l'Adunanza, la Madras si alzò in piedi tra il disappunto degli Hammers e cominciò la sua omelia.

- Ci sono giorni in cui il fato sembra accorgersi di noi, - disse, con voce calma - e ci sono notti così buie da cancellare ogni speranza. La nostra Terra ha vissuto giorni di gloria e stagioni di dolore, si sono combattute battaglie cruenti e guerre senza pietà... ma ancora una volta siamo al punto di non ritorno. Stolta è stata Diamante a infrangere le regole, ha bruciato Krymenia e liberato così gli spiriti malefici dei morti. E' scritto nei sacri libri che dev'essere l'acciaio della spada a trafiggere il cuore del nemico... e non il fuoco a bruciare la loro carne. Chi ci salverà ora dalle ombre dei dannati che vagano nei meandri degli inferi in cerca di anime da sbranare? E le Sacerdotesse che laggiù erano prigioniere... chi pagherà il conto per gli errori che sono stati commessi?

- Se questa maledetta continua così, - borbottò Diamante alla Kopler che stava al suo fianco - vado a prenderla e la butto di sotto!

- Ogni volta che la notte prenderà possesso delle Kioskas, - proseguì Ylea - la sventura raggiungerà le nostre case e gli spiriti maligni verranno a restituirci una parte del loro dolore. La saggia Niage ha radunato attorno a sé le streghe più potenti di Arcano, ed ha esplorato il regno dei morti al fine di comprendere quale fosse la causa e quale potrebbe essere il rimedio. La risposta è giunta dopo che gli spiriti malvagi hanno versato il sangue innocente di due giovani amazzoni ed hanno portato il loro cuore nel Tempio sommerso. Di questo Nimira vi ha tenuto all'oscuro... di questo la vostra Imperatrice ha imposto alle ancelle di corte di non parlarne a chicchessia, tradendo la fiducia che gli Hammers hanno riposto da sempre in lei. Ora è troppo tardi per porvi rimedio, e prima che tutti i nostri figli paghino per i suoi errori, io chiedo che giustizia venga fatta!

- Se pensi di essere nel giusto, - la incalzò Kolise - e prima ancora che Nimira possa rispondere alle tue accuse... pretendo che le prove di ciò che dici siano portate dinanzi ai miei occhi.

- E così sia! - sogghignò la Madras, chiamando Niage al centro dell'arena. La strega capeggiava un nutrito gruppo di adepte che indossavano una lunga tunica nera, ognuna portava a fatica un sacco di juta, ognuna aveva il volto coperto da una maschera rossa.

Posero i loro pesanti fardelli ai piedi dell'Imperatrice, sciolsero i lacci che ne serravano l'imbocco e, afferrandoli per il fondo, lasciarono che i piccoli corpi straziati stramazzassero al suolo. Corse una lacrima sulla gota di Nimira ed il sole non ebbe il coraggio di riflettersi nei suoi cristalli di sale, nello stesso istante Myrt cadde in ginocchio, riconoscendo il volto senza vita di sua figlia.

- Ci sono bassezze e infamie che non possono essere sopportate, - gridò Klara, dando ordine alle sue Amazzoni d'intervenire - tu... Ylea, le hai fatto rapire e uccidere per i tuoi loschi scopi, ed ora vuoi far ricadere il peso di ogni responsabilità su chi sta soffrendo per la loro perdita!

- Ferme! - gridò Kolise, cercando di riportare la calma - per il potere che mi è stato concesso da entrambe le parti, ordino che tutti restino al proprio posto, siamo al cospetto del popolo e sarà il popolo a decidere da quale parte è rivolta la faccia della verità.

- La verità è una sola, - gridò Ylea, sovrastando il brusio - io chiedo che Diamante sia punita con la decapitazione per aver liberato da Krymenia gli spiriti del male, e che Klara la segua nel suo viaggio agli inferi per averle ordinato una simile infamia. Ma se entrambe potranno provare di aver ricevuto l'ordine direttamente dall'Imperatrice, la mia antica saggezza m'impone di chiedere la sospensione della pena perchè il peso della colpa non compete ad entrambe.

Kolise s'inginocchiò tra i piccoli corpi cercando in ognuno di di essi le ferite mortali che li avevano privati della felicità giocosa che spetta ad ogni bambino, i loro petti erano squarciati ed il cuore strappato quando era ancora pulsante. Niage sorrise, passandosi la lingua bavosa sulle labbra: - Toccami se ne hai il coraggio, - sussurrò - e griderò agli Hammers che ho venduto e te il loro sangue!

- Ora basta! - intervenne L'Imperatrice, riportando il silenzio nell'Adunanza - Il suono delle parole non ha lo stesso peso dei fatti... e le farnetificazioni di una Madras ribelle devono essere valutate per quello che sono. Diamante ha eseguito i miei ordini per liberare Krymenia e purificare col fuoco la falsità che vi regnava sovrana. Mi assumo tutte le responsabilità di quella battaglia perchè era giunto il tempo di fermare una ribellione formentata da forze straniere. Se a qualcuno dev'essere imputata questa decisione, che sia fatta a me in persona, ma chiunque prununci menzogne in questa sede ben sapendo di mentire, renderà conto agli dei prima ancora di passare nel regno dei morti!

- Sei forse tu in combutta con gli dei così come lo sei con le forze straniere che dici di avversare, - la interruppe Ylea - o forse vuoi nasconderci che proprio due straniere combattono nel tuo esercito dispensandoti l'aiuto che ti serve per vincere ogni battaglia?

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Abel Wakaam