Arcano la Terza Era
32° capitolo
Linea di confine
Kolise presiedette il Consiglio della Madras istituendo un corpo speciale
di Amazzoni, denominato "Guardie Imperiali", con il compito
di proteggere la vita dell'Imperatrice. Erano le migliori, erano le più
fedeli, e la loro selezione veniva effettuata tra coloro che avevano conquistato
le decorazioni più prestigiose.
- Daranno
la propria vita per difendere Nimira, - sentenziò l'anziana Madras
- perché il mio sonno è stato scosso da un terribile presagio
che aveva lo stesso colore del sangue imperiale.
Non ci fu
tregua in quei giorni, né segnali di distensione, eppure un messaggero
si presentò sulla linea di confine con un editto che portava i
sigilli di Ylea. Fu Klara a consegnare la missiva al Consiglio delle Madras:
- Ha indetto l'Adunanza, - tuonò - e sebbene abbia il profumo di
una trappola, un nostro rifiuto verrebbe interpretato come un segnale
di debolezza o paura!
- E' un rischio
che dobbiamo correre, - prese la parola Myrt - almeno sapremo una volta
per tutte chi sta da una parte e chi dall'altra della barricata.
- Ci dev'essere
un motivo grave perché Ylea si sia decisa ad uscire allo scoperto
davanti a tutto il popolo di Arcano, - intervenne Kolise - qualcosa che
rafforzi la sua immagine ed oscuri quella dell'Imperatrice. Non avrebbe
altrimenti nessun senso apparire in pubblico dopo la pesante sconfitta
di Krymenia.
Per quanto
analizzassero ogni possibile controindicazione, non poterono che accettare
la partecipazione all'Adunanza, antico rito propiziatorio che prevedeva
l'incontro tra tutte le figure di potere davanti ai rappresentanti delle
diverse famiglie Hammers.
Dalla notte
dei tempi, l'Adunanza aveva decretato una svolta cruciale nella storia
di Arcano, l'ultima era stata indetta prima dell'attacco finale al Palazzo
di Konuk per chiamare tutto il popolo a decidere sulla sorte del dittatore.
- Io ci sarò...-
sentenziò Nimira - anche se questa decisione dovesse costarmi la
vita, ma che sia chiaro sin d'ora che rimetterò il mio mandato
al popolo. Non regnerò su questa Terra senza l'approvazione degli
Hammers!
- Della maggioranza
degli Hammers! - ribadì Kolise - Solo chi regna senza il consenso
del proprio popolo è un dittatore, ma nessuno può contare
sulla totalità degli assensi.
- Non voglio
vincere sul filo di lana, - continuò l'Imperatrice, lasciando il
Consiglio - questo pianeta non è fatto per essere spaccato in due!
Fu Klara
a trattare con Onuka, comandante delle Amazzoni Darkayer, ed insieme stabilirono
il luogo dell'incontro. Si chiamava Notifai, terra di nessuno, un'antica
depressione proprio al centro della linea di confine, scavata nella radura
dall'erosione di un fiume sotterraneo.
Aveva la
forma di un enorme catino plasmato nella creta, il cui fondo era sprofondato
nelle viscere di Arcano. Dall'alto si poteva vedere il corso del torrente
che scorreva veloce nei meandri oscuri, veniva chiamato "fiume nero"
perché la luce non poteva lambirne le acque per gran parte della
sua corsa.
Incantevole
e spettrale nello stesso tempo, rappresentava il punto d'incontro tra
i diversi strati della falda freatica del pianeta, ben visibile sulle
pareti arcuate, cosparse da una serie di gradini naturali in basalto.
Al centro, dove la spaccatura piombava nel sottosuolo, furono eretti due
ponti incrociati, sostenuti da decine di funi tese verso l'alto, con l'intenzione
di formare un piccolo palcoscenico su cui si sarebbero alternati gli oratori.
Il flusso
ascensionale dell'aria calda, che scaturiva dal sottosuolo, sosteneva
la voce proiettandola verso l'alto, in un gioco di riverberi naturali
che esaltavano ogni parola, ingigantendola in un contesto acustico che
non aveva paragoni.
Qualche giorno
prima dell'incontro, Kolise chiamò Klara in un colloquio riservato
e le rivelò i suoi timori: - Stanno tramando qualcosa di oscuro,
- disse - e ciò che ho appena scoperto non fa che avvalorare i
miei timori. Niage è nata proprio nel villaggio che sorge nei pressi
di Notifai, e dunque conosce quel posto a meraviglia.
- Stai dubitando
della mia fedeltà all'Imperatrice per aver concordato l'incontro
in quel posto?- reagì la giovane Madras.
- La mia fiducia in te è totale, ma sono certa che Onuka ha in
qualche modo pilotato la tua scelta, ho saputo che durante la battaglia
di Krymenia le sue truppe hanno fatto di tutto per conquistare terreno
sino ad occupare quell'area, poi sono indietreggiate affinché la
linea di confine passasse proprio da lì.
- Allora
i tuoi sospetti sono più che fondati, dobbiamo impedire che si
svolga l'Adunanza a Notifai!
- Ormai è
tardi, e probabilmente Ylea aveva previsto anche questo, - continuò
Kolise, preoccupata dal rincorrersi degli eventi - non ci resta che scoprire
cosa stanno tramando.
Venne dato
ordine alle Kopler di passare al setaccio l'intera foresta e, mentre i
Guerrieri disturbavano le Darkayer con provocazioni di ogni genere, un
gruppo di Esploratori si insinuarono in territorio nemico sino a raggiungere
il Tempio dei Sogni. Bussarono al pesante portale intarsiato, ma nessuno
rispose. Dardel ordinò ai suoi uomini di arrampicarsi sulle alte
mura che proteggevano il luogo sacro, e nel contempo provò a forzare
l'apertura.
Un grido
nella foresta risuonò come un segnale d'allarme convenuto, gli
Esploratori aumentarono i loro sforzi per penetrare nel Tempio, ma una
volta raggiunta la sommità delle fortificazioni, vennero attaccati
in forza dalle Darkayer. A nulla servì dar l'ordine di abbandonare
la zona, l'impatto con le Amazzoni dalla nera corazza fu terrificante
e la battaglia non durò che qualche minuto.
Dardel scampò al massacro gettandosi nel folto della boscaglia,
corse all'impazzata sino alla fine delle sue forze, ed infine riuscì
a nascondersi sotto un mucchio di tronchi accatastati. Rimase nel nascondiglio
fin dopo il tramonto, poi ritornò sui suoi passi per cercare di
scoprire cosa fosse accaduto al Tempio.
Ciò che vide e ascoltò quella notte dalle Darkayer di guardia,
era la prova degli oscuri presagi che travagliavano il sonno di Kolise,
eppure non c'era modo per ritornare alla Kioskas, non c'era il tempo per
avvertire dell'immane pericolo che gravava sull'Adunanza.
In quello
stesso istante, Hesiel ricevette un segnale dall'Ambasciatore degli Stati
dell'Unione che intendeva presenziare all'incontro tra le due fazioni.
Mise al corrente Asha ed insieme raggiunsero il Pulp dove riposava Klara.
- Dovevate
chiedermi il permesso prima di consultare l'Unione, - s'infuriò
la Madras - questi sono fatti che riguardano soltanto Arcano.
- Non sono
stata io a contattarli, - si giustificò la ragazza - ma viceversa...
e sul pianeta c'è solo un uomo che può aver inviato un messaggio
elettronico verso l'esterno, si chiama Norman Atek.
- Devo consultare
il Consiglio, - urlò Klara, innervosita dall'interferenza - ma
a questo punto la situazione diventa sempre più complessa... temo
una seconda invasione delle forze straniere!
La stessa
preoccupazione colse Nimira, costretta a nascondersi in passato per evitare
contatti ufficiali con le forze d'occupazione: - Ora sanno che esiste
una classe Imperiale con cui trattare, - esclamò - non possiamo
più fingere di essere un popolo di selvaggi.
- E conoscono
il valore della Miara, - aggiunse Kolise - siamo state ingannate due volte
di seguito!
- Sì...
è così, - confessò Hesiel - ma non prendetevela con
Asha perché è all'oscuro di tutto, io non sono una giornalista
come lei, faccio parte dei servizi d'informazione degli Stati dell'Unione
ed il mio compito era quello di scoprire chi si nascondesse davvero dietro
gli Hammers.
La reazione
di Asha fu furibonda, colpì la ragazza con un colpo in pieno viso
e si avventò su di lei in preda alla collera: - Nikra e gli altri
sono morti per questa impresa, - urlò - e tu hai ingannato tutti
noi per i tuoi sporchi scopi.
- Ho combattuto
al tuo fianco e rischiato la vita come se fossi anch'io un Hammer, posso
anche aver sbagliato... ma alla fine ho capito da quale parte sta la ragione!
- Menzogne,
mi hai raccontato un sacco di menzogne ed ora non esiste un solo motivo
per cui dovrei crederti ancora.
- Un patto
di collaborazione e "non ingerenza" con gli Stati dell'Unione
è l'unica soluzione possibile in un Universo che ormai si è
schierato, - spiegò Hesiel - l'alternativa è una guerra
senza speranza.
- Quando
la scelta è solo una e l'alternativa è la distruzione, -
sentenziò Nimira - significa che il futuro sarà segnato
per sempre da ordini venduti come scelte obbligate.
- Prima del
Patto di Sicurezza, suggellato dagli Stati dell'Unione, c'era solo guerra
e confusione... ora almeno ci sono regole comuni e una pace che lascia
almeno sperare in un futuro.
Abel Wakaam
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