Arcano la Prima Era
3° capitolo
Imboscata
La
battaglia entrò subito nel vivo ed i ribelli, sospinti alle spalle
dall'incalzare delle amazzoni, si riversarono con veemenza sullo sparuto
gruppo degli stranieri, cercando di sopraffarlo prima dell'arrivo degli
aiuti.
Klara e la
sua giovane compagna scaricarono la dozzina di frecce in forza alle loro
piccole balestre, micidiali armi a corto raggio che fermarono la prima
carica del nemico, gettando il panico tra le prime fila.
Nikra fece fuoco con il suo Spow, un fucile a canna corta in dotazione
degli Explorer, e ben presto la reazione dei ribelli a quel tiro incrociato
divenne confusa, per tramutarsi irrimediabilmente in una fuga.
L'intera
azione non durò che pochi secondi, ma le conseguenze furono ben
più drammatiche di quello che poteva apparire in un primo momento.
Sul terreno erano rimasti una ventina di ribelli, ma anche la situazione
dei due cameraman, seppur colpiti di striscio, si rivelò senza
speranze.
- I dardi sono intinti in un potente veleno che colpisce il sistema nervoso,
- spiegò Klara - ogni colpo arrivato a segno è letale, non
possiamo far nulla per loro!
- Ora tutto è chiaro, - reagì Nikra - ogni tassello ha
preso il suo posto ed io che credevo di aver tutto sotto controllo, sono
stata beffata dalla Global Detector. Il loro intento era quello di servirsi
della spedizione per contattare i ribelli, dovevo aspettarmelo che avrebbero
cercato un interlocutore forte sul pianeta, ma non potevo immaginare che
sarebbero arrivati a tanto.
- Basterà
ritornare al posto di controllo e dare l'allarme, - affermò Asha,
ancora scossa dagli avvenimenti - non possiamo permettere che quella gente
distrugga tutto quello per cui gli Stati dell'Unione hanno sempre lavorato.
- Credi che siano così stupidi da non aver pensato a questa possibilità?
Se torniamo indietro facciamo il loro gioco, sanno benissimo che siamo
sopravvissuti all'attacco e ci aspetteranno lungo il sentiero.
- Nikra ha
ragione, - esclamò Klara, mandando segnali alle guerriere in arrivo
- potrebbero essere molti di più di quelli che crediamo, l'unico
posto sicuro è la Kioskas, lì nessuno oserà attaccarvi.
I segnali
di allarme che filtravano dalla foresta consigliarono il gruppo di seguire
il consiglio dell'amazzone, e seppur con un certo disagio per dover abbandonare
i compagni caduti, Asha si arrese all'evidenza. Aiutata da Hesiel, recuperò
il guscio in Titanio con tutta l'attrezzatura e si misero in marcia seguendo
la pattuglia che per prima aveva individuato la presenza di ribelli nella
foresta. Dalle spiegazioni delle vedette, risultò di come li avessero
sorpresi mentre stavano preparando un'imboscata, e a quel punto non restavano
più dubbi sui sospetti avanzati da Nikra.
L'arrivo
alla Kioskas di Kolise fu preceduto da una serie di incontri con le pattuglie
di controllo. La notizia dell'attacco si era rapidamente diffusa in tutti
i reparti ed erano già giunti rinforzi per fronteggiare il pericolo
di ulteriori scontri.
L'ingresso nel villaggio avvenne da uno dei quattro possenti portoni che
davano accesso all'interno delle mura, l'atmosfera era tesa, nervosa,
come se tutti fossero coscienti della gravità dell'accaduto.
Nikra fu
invitata a partecipare ad una riunione ad alto livello, alla presenza
delle amazzoni che avevano il comando delle Koguars, mentre ad Asha ed
Hesiel furono assegnati due alloggi nella parte militare della Kioskas.
Tutto era avvenuto troppo in fretta per le due reporter, ancora non si
erano abituate all'idea di essere sbarcate su Arcano, che già la
logica spietata del nuovo mondo le aveva travolte, uccidendo Joy e Goutierre
e abbandonandole in balia degli eventi.
Seppur la presenza di Nikra non le avesse private della speranza di tornare
indietro, non riuscivano a darsi pace per la sorte toccate agli amici
cameraman. Il rischio di fare la stessa fine a causa di una guerra di
cui nemmeno capivano il significato era assurdo quanto l'idea di non riuscire
a comunicare con il Centro di Controllo. In un'era in cui nessuno sapeva
sopravvivere senza quel cordone ombelicale tecnologico, l'abitudine di
essere monitorati in ogni spostamento costituiva l'unica certezza a cui
affidarsi nei momenti di maggior pericolo... ed ora si era dissolta.
La prima
notte passata nella Kioskas divenne un incubo senza fine, i fischi delle
sentinelle rimbalzavano per la foresta dove le pattuglie si aggiravano
nell'incessante ricerca di eventuali nemici in avvicinamento, ma i ribelli
parevano essersi dissolti.
Evidentemente
il loro intento era quello di uccidere tutti i componenti del gruppo di
reporter, fatto salvo per Norman con cui avevano un appuntamento da non
mancare.
IL mattino successivo seppero che un gruppo di Koguars aveva intercettato
la retroguardia dei ribelli a ridosso delle alture e li avevano impegnati
in una furiosa battaglia.
- Doveva
essere un gruppo molto numeroso, - spiegò Nikra - avevano messo
almeno un centinaio di uomini a proteggersi le spalle, ma a quanto pare
non si aspettavano di avere addosso le amazzoni così presto. Hanno
avuto quello che si meritavano!
- Non è stato un rischio sguarnire la Kioskas per inseguirli?-
chiese Asha, coprendosi le spalle con una coperta.
- Il gruppo
che si è gettato all'inseguimento portava gli stemmi imperiali...
credo che dobbiamo rivedere tutte le nostre conoscenze sul popolo che
abita questo pianeta, e tu ti trovi nella condizione di riportare al nostro
mondo tutte queste informazioni affinché vengano riveduti i nostri
rapporti con Arcano.
- Non me lo lasceranno fare... inoltre i due cameraman sono morti, non
saprei nemmeno da che parte cominciare.
- Hesiel
ti aiuterà,- ribadì Nikra - sono certa che con un po' di
pratica sarà in grado di maneggiare le Cam digitali; registreremo
tutto e lo invieremo al Centro di controllo appena ripristinati i collegamenti.
- Non ce la faccio, ho paura.
- Ascoltami bene Asha, se la Global Detector ha mandato Norman per contattare
i ribelli significa che ha un piano preciso per sovvertire il potere costituito
di Arcano, stanno giocando pesante!
- Spiegati meglio...
- Li armeranno
per metterli in condizioni di battere le amazzoni, e faranno di tutto
perché siano loro gli interlocutori del Console mandato dagli Stati
dell'Unione per gestire i rapporti con il governo locale. In pratica questo
pianeta diventerà una miniera da sfruttare a dispetto dei legittimi
proprietari; è stato così ovunque hanno avuto carta bianca.
- Vuoi dire che la Global Detector ha raggirato le leggi dell'Unione in
altre occasioni?- domandò Hesiel, mostrando una rabbia fino ad
allora trattenuta a stento.
- Si... ed è per questo che sono stata mandata qui, - ammise Nikra
- dovevo vigilare affinché questa volta non riuscissero nel loro
intento.
Gli scontri
nei giorni successivi si fecero sempre più rari. La potenza delle
amazzoni e la loro organizzazione militare non lasciava scampo ai gruppi
di ribelli, decisamente più numerosi ma sistematicamente battuti
dalla strategia delle guerriere.
Le Koguars si muovevano in gruppi di due dozzine, spostandosi velocemente
con i loro corpulenti cavalli, ben adatti a inoltrarsi nell'intrigo del
sottobosco per aggirare i nemici. La loro tecnica consisteva nel tagliare
la strada ai ribelli per costringerli a dividersi in più gruppi,
poi le tiratrici si appostavano sugli alberi e li colpivano dall'alto
con le loro micidiali balestre.
- Siamo superiori
per armamenti e forza fisica, - riferì Klara alla reverenda Madras
- le armate imperiali hanno distrutto sistematicamente il nemico ad ogni
contatto, non abbiamo nulla da temere.
- Non bisogna
mai sottovalutare il nemico, - rispose Kolise, ammantata dal suo velo
nero - se la giovane militare straniera ha visto bene, c'è il rischio
che ottengano le stesse armi che lei porta nel fodero nero, legato alla
cintura. Ho visto il rapporto sul primo scontro e una decina di ribelli
sono caduti sotto i colpi del suo Spow, abbiamo bisogno anche dell'aiuto
di quella donna.
- ...ma è una straniera Madras, non sappiamo se possiamo fidarci
di lei.
- Se hai ancora questo dubbio, raduna tutte le straniere davanti al pozzo
e taglia la loro gola... oppure lascia che possano guardarne il fondo.
- E' un rischio!
- Ogni volta
che prenderai una decisione incorrerai nel rischio di sbagliare, ma non
decidere significa compiere sicuramente un errore peggiore.
- Vorrei che tu parlassi con loro, - sospirò Klara, guardandola
dritta negli occhi - tu sai leggere meglio di me nel cuore della gente.
- Parlerò
con loro se questo ti rassicura, ma questa è l'ultima volta che
potrai contare su di me, ormai sei abbastanza saggia da cavartela da sola.
- Tu sei la Madras di questa Kioskas da molto tempo e la tua saggezza
è stata ascoltata anche dall'Imperatrice, io ho solo la fortuna
di averti accanto.
- Sei in piedi sul bordo del nido e sei pronta a spiccare il volo, -
rispose Kolise - mi hanno chiamato a Palazzo perché vogliono che
io continui a scrivere il mio pensiero sull'antico libro del Niasae, dovrai
cavartela da sola mia piccola Klara... proprio ora che la battaglia si
fa dura.
- Tu sai qualcosa che io non conosco vero?
- Si, ed è giunto il momento che tu lo sappia!
Abel Wakaam
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