Arcano la Seconda Era
16° capitolo
La beffa
Dobros aveva la pelle scura, non sembrava uno dei tanti abitanti stabili
di Krymenia, poco restii a lasciare la penombra delle grotte. Si capiva
subito che veniva dalle montagne, le sue grandi narici erano abituate
a respirare aria che profumava di libertà e le sue spalle larghe,
possenti, mal sopportavano gli spazi angusti di quel mondo sotterraneo.
Era lui l'incaricato
di Niage che avrebbe scovato la piccola Helena nel suo rifugio lungo il
Kruill, la strega l'aveva scelto perché da piccolo gli era stata
mozzata la lingua, e dunque non avrebbe mai potuto rivelare i dettagli
del suo incarico.
Lo accolse
offrendogli un ricco pasto e del buon vino, poi lo condusse davanti alla
prigioniera ancora incatenata alla volta. - E' tutta tua, - gli disse
- io ti chiamerò quando il tempo a disposizione sarà scaduto,
ma quando tornerai con la sua piccola figlia bastarda in buona salute...
potrai goderti l'Amazzone per tutta una notte!
Dobros si
asciugò la bocca sfregandola nella manica, fece un cenno di ringraziamento
e poi si portò alle spalle della vittima, spingendo uno dei suoi
orribili piedi scalzi sull'osso a cui erano fissate le sue caviglie.
Quando la
strega tornò a chiamarlo, la sua faccia sudata si liberò
in uno stupido sorriso di compiacimento, mollò il corpo di Myrt
spingendolo da un lato e raccattò dalla tavola qualche avanzo di
carne da chiudere nella bisaccia.
- E' un animale, non farci caso, - sogghignò Niage - ma ora dimmi
cosa ti ha spinto ad abbandonare la tua creatura lontano dalla Kioskas.
L'Amazzone non rispose, ma un colpo secco tra le gambe la destò
dai suoi lontani pensieri: - ...ad ogni mia domanda deve seguire immediatamente
una risposta, altrimenti sarà la tua piccola a pagare per la tua
disubbidienza.
- ...non volevo uccidere la nuova vita che stava crescendo dentro di
me, - rispose - ma nemmeno confessare al Consiglio delle Madras la mia
colpa. Quando venne il momento, affidai la piccola ad una famiglia di
girovaghi e li rifornii di cibo, vestiti e Miara perché si occupassero
di lei. Mi seguirono nei miei spostamenti con le Truppe Imperiali e non
c'è mai stata una sola notte di libertà che non abbia passato
con mia figlia.
- Commovente...
dico davvero, ma ogni peccato commesso ha la sua penitenza da scontare.
Dopo che avrai fatto la tua parte con Norman sotto le mura della Kioskas...
e nel suo letto, potrai stare con lei per sempre.
- Troverò
un luogo lontano da tutti dove ricostruire con Helena una nuova vita...
- E chissà...
- aggiunse Niage - se i propositi di Atek avranno fortuna, questo pianeta
non dovrà più costringere una madre ad abbandonare il frutto
del suo amore.
Myrt non
disse altro, da quell'istante non pronunciò più una sola
parola finché, dopo tre giorni, il grugnito di Dobros non echeggiò
di nuovo nella grotta della strega. Chiese, senza ottenerlo, di stringere
sua figlia tra le braccia senza le catene, le fu concesso soltanto il
tempo di sfiorare le sue piccole mani pasciute... e fingere che quei pesanti
legacci che pendevano dal soffitto fossero soltanto un gioco.
Gliela strapparono dagli occhi ancora prima che le pupille potessero
fissare la sua immagine: - Ora paga i tuoi debiti, - le ordinò
la strega - hai tutto il tempo di ringraziare il suo salvatore.
Urlò
quella notte... fino a far sentire il suo dolore nei cunicoli che si perdevano
dentro le pieghe profonde della montagna, ma mai si sottrasse al suo carnefice...
mai rifiutò il suo nauseabondo contatto finché l'orribile
mostro cadde stremato.
Il mattino
successivo fu liberata da ogni costrizione e trascinata nella vasca sulfurea
per il lavaggio del suo corpo immondo. Un giorno per riprendere le forze,
una notte per riposare... ma ben presto si presentò Tanar a reclamare
la sua presenza al cospetto di Norman; ormai il suo viaggio nel dolore
era cominciato e non avrebbe mai più avuto fine.
- Dove hai
nascosto la bambina? - chiese il ribelle alla Strega.
- Si trova
al sicuro, con Dobros... in un luogo in cui nessuno potrà mai trovarla.
- Fa' che
sia davvero così... vecchia, o finirai nel rogo insieme alla madre
di quella piccola bastarda!
- Attento
a non minacciarmi, - replicò Niage - tutti quelli che l'hanno fatto
non sono sopravvissuti alla mia vendetta.
Tanar uscì
dalla grotta ridendole in faccia, raggiunse le due guardie che tenevano
al guinzaglio Myrt e diede l'ordine di seguirlo lungo gli stretti sentieri
di Krymenia.
L'incontro
con Norman non fu dei migliori. L'accolse sferrandole una tremenda nerbata
nell'incavo dietro le ginocchia, che la costrinse in ginocchio ai suoi
piedi. - Non so quanto dovrei farti soffrire per ripagarmi della distruzione
del carico di spow, - l'aggredì - se non fosse stato per te, oggi
sarei dentro la residenza imperiale e frustare la tua cara Nimira con
la stessa foga che tu presto imparerai a conoscere. Non c'è nulla
di più bello che vederti impotente davanti ai miei occhi... perché
lo sai vero, che ogni tua piccola reazione nei miei confronti sarà
una fonte insopportabile di dolore per la tua mocciosa.
- Non c'è
bisogno che me lo ripeti, - sussurrò l'Amazzone - ho già
dovuto sopportare ben altre umiliazioni per evitare che le fosse fatto
del male.
- A chi sei
stata concessa senza che io ne sia stato a conoscenza?
- ...Dobros, ho dovuto ripagarlo perché non accadesse nulla a
mia figlia durante il viaggio.
Norman andò
su tutte le furie, chiamò Tanar e gli ordinò di tagliare
la gola a quel maledetto mostro, ma nessuno riuscì a trovare né
lui né la piccola Helena per tutta Krymenia.
Nei giorni
successivi, le Truppe Imperiali si spinsero più volte fin sull'orlo
del burrone impegnando in scaramucce le sentinelle, senza però
mai affrontarle in campo aperto. La guerriglia ordinata da Klara era stata
ben interpretata dalle Koguars di Gana, che non perdevano occasione di
far vittime tra i ribelli che s'inoltravano nella foresta, assalendoli
in furiosi agguati, immediatamente seguiti da rapide fughe.
Norman si
stancò presto di subire quella scomoda situazione, e per evitare
rivolte interne, decise di infliggere una dura lezione al nemico. Addestrò
un gruppo di combattenti scelti, selezionando nella truppa i migliori
elementi, una ventina di guerrieri a cui insegnò le tecniche di
manipolazione degli spow al fine di creare una pattuglia in grado di portare
scompiglio tra le Amazzoni.
Sapeva che
l'unica soluzione era quella di usare la stessa tattica, e l'obiettivo
dell'incursione sarebbe stato proprio il convento delle giovani sacerdotesse,
sotto la protezione della Kioskas di Ylea. Mandò a chiamare Niage
e si fece raccontare ogni dettaglio sulla vecchia Madras che la dirigeva.
- E' assetata
di potere al punto da non aver ancora designato chi le succederà
al comando, spiegò la strega, inoltre odia Kolise da quando le
è stata preferita come consulente dell'Imperatrice. Se è
tua intenzione creare dissidi interni... allora dovrai fare in modo che
si crei un grande covone di paglia su cui lasciar cadere una scintilla.
- Sembra
che tu la conosca bene... dunque saprai anche qual è il suo punto
debole.
- Ylea ha
sempre avuto strani legami con l'occulto, riti magici che fossero in grado
di donarle la giovinezza perduta. Io sono stata scacciata perché
ho fallito nell'intento, ma ora ho nelle mani la soluzione che tanto brama.
- Puoi concederle
vita eterna?
- No, ma
posso farle credere che mangiando il cuore pulsante dell'Imperatrice avrò
il potere per farlo... e sono certa che cadrà nella mia trappola.
- Hai carta
bianca, - la rassicurò Norman - ma devi mettere nel conto anche
il rapimento delle Sacerdotesse, i miei uomini hanno bisogno di un diversivo
ed io di una piccola vittoria.
- Avrai una e l'altra... ma questa notte ho letto nelle ceneri un messaggio
di sventura, lascia che sia Tanar a condurre l'Amazzone sotto le mura
della Kioskas... ho bisogno della tua presenza al Tempio.
- Mi togli
il piacere di cavalcare al fianco di una Comandante Imperiale Froll...
e di assaporare l'espressione sbalordita delle sue vecchie amiche nel
vederla mia alleata.
- Accontentati
di cavalcare il suo giovane corpo in queste ultime notti di quiete, -
rispose la strega, con ghigno beffardo - e sappi che questo è il
suo periodo fecondo.
Norman comprese
quanta malvagità si nascondesse nel cuore di Niage, ma nello stesso
istante aveva già deciso di metterla al rogo dopo aver goduto dei
suoi servigi.
Abel Wakaam
Lettori: 159659
|