Arcano la Prima Era
11° capitolo
Il tradimento
Mokada era
stata colpita alla coscia, ma la ferita più grande era dentro il
suo cuore, e la rabbia si univa al dolore trafiggendo la mente di sensazioni
estreme, fino a convincerla di non aver più motivo di continuare
a vivere. - Non ho rischiato la mia vita per salvare uno zombi, - l'affrontò
Nikra - ora mi sei debitrice ed io pretendo che tu torni con noi alla
Kioskas per spiegare a Madras Kolise cosa sta succedendo qui.
- Ho sbagliato
per due volte ed in entrambi i casi sono stati altri a pagare per me!
Mi sono lasciata irretire da un uomo che invece mi ha usata per i suoi
scopi... e questa notte mi ha voluta nel suo letto ben sapendo che mi
avrebbe uccisa. Mi sono venduta al piacere ed ora è giusto che
muoia nel dolore.
- Morirai quando sarà giunta la tua ora, adesso il tuo compito
è portarci fuori da qui per avvertire la Truppe Imperiali del tradimento
di Krymenia. Poi dovrai sottoporti al giudizio del tuo popolo... solo
i vili fuggono davanti alle proprie responsabilità. Il colpo dello
spow aveva trafitto il muscolo, rendendo doloroso ogni movimento, ma Mokada,
scossa dalle parole della compagna, si alzò di scatto, incamminandosi
verso il fondo della grotta.
Un flebile
soffio d'aria calda si spingeva tra gli anfratti della roccia in cerca
di una via d'uscita, la stessa che le avrebbe portate fuori da lì.
L'interminabile cunicolo si spinse nel ventre della terra salendo lentamente
verso la superficie, era quello dunque il passaggio usato dai ribelli
per aggirare i controlli attorno a Krymenia, ma la scoperta non tranquillizzava
affatto Nikra, sempre più sospettosa.
- Ci hanno
fatto fuggire, - esclamò, intravedendo finalmente la luce in fondo
al tunnel - il tuo caro amico Osiek sta preparando qualcosa di peggio
del tradimento, e tutto questo ha il sapore di una trappola.
- Non ha
senso, avrebbe potuto fingere di collaborare con noi... sarebbe stato
più credibile. No, qualcosa è andato storto, probabilmente
la tua reazione è stata imprevedibile e la tua arma ha cambiato
le sorti della battaglia.
- Può
darsi, - obiettò Asha, fino a quel momento taciturna - ma se non
avessimo avuto lo spow, tu ora saresti sua prigioniera. Cosa avrebbero
fatto le Truppe Imperiali in quel caso?
- La stessa cosa che faranno ora, - sentenziò Mokada - sfrutteranno
questo passaggio per entrare in forze dentro Krymenia!
- Ecco risolto
il mistero! - concluse Nikra - vogliono attirare il grosso delle forze
in questo maledetto imbuto per aspettarle al varco dove non possono difendersi,
e nel frattempo avranno campo libero nella foresta.
- Ma così
si brucerebbero l'unica via segreta che collega Krymenia alla foresta!
- Se hanno
deciso di giocarsi questo passaggio, significa che la posta in palio è
molto alta, - esclamò Asha, avvicinandosi con cautela all'uscita
ricoperta dai cespugli - potrebbero aver individuato il cargo con le armi...
ed i carri da trasporto non possono passare da qui.
La logica
di quella spiegazione aveva convinto anche Mokada, ma ora occorreva trovare
una soluzione prima che gli eventi precipitassero oltre misura.
L'uscita
del cunicolo sfociava tra le rocce del lago Moire, e questo era il motivo
per cui nessuno aveva mai potuto scovare traccia alcuna del passaggio
dei ribelli. Probabilmente era il risultato dell'erosione delle acque
di scolo che in passato si erano fatte largo nella parte più friabile
del sottosuolo, in un secondo tempo il livello del lago si era abbassato
a causa dello sprofondamento del suo emissario, lasciando aperta una via
di comunicazione verso l'intrico di gallerie che conduceva sino a Krymenia.
Poteva servire
ad un manipolo di uomini per addentrarsi nella foresta superando il controllo
delle sentinelle, ma certamente non era adatto allo spostamento di grandi
quantità di soldati appesantiti dalle armi. La riva opposta veniva
raggiunta solo a nuoto e ciò lasciava intuire lo scarso valore
del passaggio per rifornire i ribelli di merci e cibo.
Il ricongiungimento
con le altre Amazzoni avvenne a notte inoltrata, e Mokada si presentò
a Myrt, la Comandante in capo delle Truppe Imperiali Froll, rassegnando
le proprie dimissioni in attesa della giusta punizione. - E' troppo facile
chinare il capo ed attendere che la morte ponga fine ai tuoi errori,-
sentenziò la furibonda guerriera - ora passerai di fuoco in fuoco
a chiedere perdono alle Amazzoni di questa truppa, affinché qualcuna
di loro ti segua nella tua prossima missione.
- Qualunque
tuo ordine sarà eseguito... ma io sono una slinker e preferirei
rischiare da sola!
- Quello che tu sei lo deciderà Madras Kolise, ora devi soltanto
tornare in quel cunicolo con una decina di combattenti coraggiose e far
pensare ad Osiek che abbiamo abboccato alla sua lenza. Trascinerete dietro
di voi tutti i boccali di ferro legati insieme, tanto da far credere al
nemico che l'intero reggimento sta scendendo a Krymenia. Io invece porterò
le Truppe Froll nel folto della foresta, in attesa che gli Esploratori
di Vulcar trovino dove si nasconde il nemico.
- Io andrò
con lei, - esclamò Nikra, ponendosi al suo fianco - ma ti prego
di far accompagnare la mia compagna alla Kioskas... se dovesse accadermi
qualcosa, lei è l'unica che può comunicare con gli Stati
dell'Unione.
Nessun'altra si offrì per accompagnare Mokada, la dura legge della
Kioskas aveva già deciso che meritava di morire per ripagare la
comunità delle perdite subite.
- Ma che
razza di guerriere siete, - sbottò Asha, rivolgendosi alle Amazzoni
- lasciate che altre si battano al posto vostro, fingendo di non sapere
che tutte voi avete cercato il piacere a Krymenia... avete forse paura
di trovarvi di fronte all'uomo con cui avete passato qualche notte di
follia nel buio di quel cratere?
L'intervento di Myrt riportò la calma tra le fila che si erano
accese di malumori sommessi: - Non puoi essere tu a giudicare le mie Amazzoni,
- disse - ma nemmeno lascerò che vadano da sole ad affrontare l'inferno.
Voglio che venti di voi scendano con loro nel cunicolo... e se nessuna
si offrirà volontaria, sceglierò io in base alla disciplina
con cui vi siete comportate al campo.
Seppur lentamente,
lo sparuto drappello si riunì fino a raggiungere il numero richiesto,
poi si mosse verso il lago Moire senza che nessuno avesse il coraggio
di voltarsi indietro.
- Le rivedremo?
- domandò Asha.
- Questo
è lo stesso dubbio a cui stanno pensando anche loro!
Myrt era
un tipo deciso, usava le parole come fossero lame affilate e non mancava
mai di raggiungere il bersaglio prefisso, ma in cuor suo sapeva quanto
fosse importante la battaglia che si stava preparando, ed ognuno avrebbe
dovuto fare la sua parte.
- Se perdiamo
questo scontro... - spiegò alle truppe schierate - e come se perdessimo
l'intera guerra. Il carico d'armi non deve arrivare al campo dei ribelli
e dovremo combattere con tutte le nostre forze perché nessuno arriverà
in tempo per aiutarci. Le Truppe Imperiali Roka sono disposte intorno
alla Kioskas ed il grosso delle nostre forze è ancora con l'Imperatrice
Nimira, dunque intingete le vostre frecce nell'ampolla del veleno e ricordate
che nessuna deve cadere viva nelle mani del nemico.
Asha fu condotta
alla Kioskas di Kolise affinché non rischiasse di finire al centro
della battaglia, ma lì l'accolse Hesiel, preoccupata dalle notizie
che arrivavano dagli Stati dell'Unione. - Mi hanno informata sulla posizione
del cargo e sul tipo di merce che trasportava prima di precipitare, è
confermato che si tratta di spow di vecchia generazione... e pare che
l'attività attorno al luogo dell'impatto sia molto elevata.
- Che significa?
- Ci sono
molti tracce di esseri viventi in quell'area, sicuramente alcune centinaia,
e se non sono le Truppe Imperiali Froll, il guaio è grosso!
- Non sono
loro... - ammise Asha, incamminandosi verso il Pulp - dobbiamo avvertire
Klara o finiranno per essere massacrate.
Klara comprese
immediatamente le proporzioni del pericolo, chiese udienza a Madras Kolise
e con lei concordò la partenza per il campo di battaglia di tutti
coloro in grado di combattere.
La decisione
di sguarnire la Kioskas non era meno rischiosa di affrontare un gruppo
numeroso di ribelli armati di spow, ma qualunque fosse la loro reale entità,
era meglio impegnarli in battaglia prima che potessero far pratica con
la nuova arma.
Gli scribani
vennero mandati ad avvertire con urgenza gli emissari dell'Imperatrice
Nimira affinché mantenesse compatto il grosso dell'esercito attorno
a sé, ma nell'aria già si avvertiva la tensione aspra che
precede ogni battaglia... quel sapore truce che sale su per le narici
preparando la mente alla furia dello scontro.
Abel Wakaam
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