Arcano la Settima Era

102° capitolo

Hiuithi

Quando Cutter condusse il gruppetto degli Hammers all'antica pianta di Okù, non trovarono anima viva. La caverna segreta, in cui si era spinta Eve, era satura di melma ribollente che tracimava ben oltre le radici.

- Hanno trovato un bel modo per rendere inaccessibile il passaggio, - commentò Vendicatore - è impossibile immergersi in quel brodo schifoso.

- Impossibile no... - commentò Mabel, spogliandosi completamente - non tutto quello che puzza è dannoso per la pelle.

Così dicendo, si immerse lentamente nella fanghiglia, tastando coi piedi il fondo, finché non trovò la parte più profonda. - Da piccola facevo i bagni nel fango solfureo, - spiegò - e questa roba in qualche modo ci somiglia.

- Si... - intervenne Ace, con tono sarcastico - ma non siamo qui per un bagno contro i reumatismi... come pensi di svuotare questa orribile pozza maleodorante?

- Forse non serve svuotarla! Se Cutter ha visto la caverna asciutta, significa che sotto la melma c'è comunque un passaggio.

Vendicatore guardò gli altri e scosse il capo. - Nessuno di noi ha intenzione di infilare la testa sotto quel liquame immondo, - obiettò - la nostra missione finisce qui.

- Non per me! - rispose Mabel, sparendo sotto la superficie rossiccia. Riaffiorò più volte per respirare ma, ostinatamente, continuò la sua ricerca di un passaggio, finché tardò a riemergere per molti minuti.

Quando Cutter provò a sondare la melma con un bastone, si udì il rumore di un gorgo e la superficie si abbassò sempre più velocemente. Ben presto, il livello del liquame nella caverna non fu che di pochi centimetri e finalmente l'Esploratore si decise a mettervi piede. La voce di Mabel rassicurò tutti sulla presenza di un passaggio sicuro. - Quando si tratta di fango... - esclamò, massaggiandosi ripetutamente i fianchi - non posso resistere alla tentazione di calarmici dentro.

Ora la via degli Spiriti era di nuovo aperta, ma proseguire lungo il cunicolo non era una scelta che avrebbero fatto volentieri. Non erano attrezzati contro il buio pressoché totale, ma più che altro non erano pronti a spingersi oltre... senza sapere dove sarebbero sbucati.

- Io ho già dato, - ammise Mabel - mi fermo qui!

Ace e i suoi Caliur non vollero esprimersi, ma si dichiararono pronti a seguire chiunque volesse andare avanti. Cutter rovistò nella sua bisaccia e ne trasse un grosso cero. - Io vado! - esclamò - La responsabilità della sparizione dii Eve è prima di tutto mia.

Vendicatore lo avrebbe seguito, ma l'Esploratore lo esortò a tornare. - La tua assenza al campo verrebbe subito notata, - lo fermò - e poi ci serve qualcono che avverta gli altri di questa scoperta.

- Lo avrei fatto io! - provò a sdrammatizzare Mabel.

- Tu sei indispensabile, - le sorrise Cutter - sei l'unica che possa oltrepassare un altro pozzo fangoso... sperando che non ce ne siano, naturalmente. E poi Myrt non si sarebbe tirata indietro!

Per quanto non fosse convinta, la Vice Comandante Froll annuì, e si accodò al gruppetto di eroi, continuando a liberarsi dal fango da ogni piega della pelle.

Quando raggiunsero la fine del cunicolo, udirono dei rumori soffusi. Cutter sopì immediatamente la fiamma sul cero e, tutti insieme, strisciarono silenziosamente contro la parete, nel buio più assoluto. Poco più avanti, dove un raggio di luce pareva farsi largo nell'oscurità, si apriva uno stretto passaggio tra la base di due enormi colonne, ricche di bassorilievi di rara bellezza. Oltre quel piccolo squarcio, s'intravedevano le grate metalliche che davano accesso ai sotterranei del Tempio.

Cinquanta metri più in alto, nella cuore della Fortezza, si teneva un incontro segreto tra Hiuithi, la Sacerdotessa Madre, e il Generale Desentio. - Mi hai tenuto nascosto la vera natura degli invasori. - Sospirò con voce roca, lo strano essere avvolto in un mantello nero - Voglio al più presto un maschio di Hammer di razza pura!

- Non potevo immaginare che fosse così importante per te! - si difese il militare - E comunque non abbiamo fatto prigionieri, in ogni caso non avrei potuto accontentarti.

- Mi sarebbe bastato anche un cadavere ancora caldo, - lo incalzò, con un piglio che mise subito in diffiltà Desentio - sai bene che posso recuperare molte cose interessanti anche dai morti.

- Alla prossima battaglia farò in modo...

- Non ci sarò una prossima battaglia, - lo interruppe nervosamente - lo sai bene! Gli stranieri non sono in grado di attaccare Hamok e i tuoi Ufficiali non hanno truppe sufficienti per spingersi nella foresta.

- Putroppo stiamo vivendo una situazione di stallo.

- Io posso confondere le pedine sullo scacchiere, - sentenziò Hiuithi - e aprire la via degli Spiriti per un'intera notte, affinchè i tuoi Guerrieri possano irrompere nel campo delle Hametz e fare scempio degli invasori. Ma in cambio ne voglio almeno uno vivo, il più forte, il più coraggioso, quello col fisico più possente... dovesse costare la vita e cento soldati!

- Non possiamo perdere troppi uomini o la Fortezza resterebbe sguarnita...

- Ti sto offrendo di arrivare alle spalle dei tuoi nemici e di chiudere la partita una volta per tutte, prima che giunga in Porto la flotta del Governatore. Questo non vale la vita di cento uomini?

- Dovrò discuterne con Radman, è lui che comanda le truppe e sai bene quanto mi sia ostile. - spiegò Desentio.

- Ti farò trovare trecento Hametz in ginocchio, - insistette la Sacerdotessa - più una come regalo speciale per te... pronta per essere ingravidata.

- Sai bene che le indigene non sono compatibili col nostro seme!

- Questa invece si, - sogghignò Hiuithi, massaggiandosi la fronte - mentre per Radman ne ho una particolarmente sanguinaria, a cui non sono ancora stati mozzati i canini.

Il Generale annuì.

All'indomani, Vendicatore mise al corrente Berserk del cunicolo che conduceva sotto la Fortezza e cercò di trovare un piano che non fosse tanto folle da mettere a rischio l'intera Missione.

- Bisogna distrarre i Jakueros, - obiettò il Comandante Ardes - attirarli sulle mure o comunque lontani dai sotterranei, altrimenti l'apertura del passaggio potrebbe essere usata contro di noi.

- Il passaggio è stretto e tortuoso. Quando sbuca nella foresta, bisogna strisciare tra le radici. Basterebbe un manipolo di Guerrieri per tenere a bada tutti i Jakueros di Hamok.

- Infilarsi in quel budello è un piacere che lascio volentieri ai tuoi Dragoni. - affermò Berserk - io cercherò di tener impegnato il nemico su un altro fronte.

- Non c'è un altro fronte... o cerchiamo di sorprenderli dal cunicolo o attacchiamo la Fortezza!

- Bravo, io scelgo la seconda!

Kikka invece, indagò ulteriormente sul rapporto tra le Hametz e le Sacerdotesse e convinse Hebele a continuare il uo racconto. - L'isola intera dipende da Okù, - spiegò l'indigena - senza il suo nettere vitale, Dresde sarebbe un mondo senza vita, così come senza le Sacerdotesse non potremmo mai essere ingravidate.

- Non può essere stato sempre così, - inistette la Strega - cosa succedeva in passato quando le Sacerdotesse e il Tempio non esistevano?

- In un tempo lontano, solo le anziane si ingravidavano, ma una rara malattia provocò la morte di molte Hametz prima che raggiungessero l'età della saggezza e la nostra razza arrivò sull'orlo del baratro.

- Poi arrivarono le Sacerdotesse?

- No... poi arrivarono i Jakueros, non quelli di adesso col petto lucente, bensì i padri dei padri dei loro padri... e portarono con sé le Sacerdotesse che fecero costruire il Tempio. Per molti giorni e molte notti, regnò la prosperità su tutta Dresde, ed il ventre tornò a fibrillare di vita anche nelle più giovani. Ma quando la felicità sembrava tornata su questa terra, arrivano tante navi e ci imposero nuove regole.

- Pretesero di avere le Hametz più giovani altrimenti avrebbero portato via per sempre le Sacerdotesse?

Hebele annuì.

Ormai era chiara la strategia vincente dei Jakueros. Avevano capito che le indigene di Dresde non erano compatibili con altre razze, ed avevano trovato un modo per riprodurle in modo sistematico. In questo modo avevano a disposizione un alto numero di schiave, senza dover sprecare tempo in inutili combattimenti.

Ora il mistero da risolvere era racchiuso nel segreto delle Sacerdotesse, da cui dipendeva il futuro di un intero popolo.

Kikka andò da Vendicatore e lo sorprese:- Se prendiamo le Sacerdotesse, - esclamò - avremo dalla nostra parte tutte le Hametz e potremo attaccare la Fortezza su entrambi i fronti. Sono loro l'ago dela bilancia in questa guerra.

- Quindi ci basta un assalto sotterraneo al Tempio?

La Strega sorrise... e annuì.

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Abel Wakaam