Arcano la Prima Era
1° capitolo
Arcano
4°
Posto di controllo di Arcano
All'uscita del tunnel, il tenente Orwell consegnò ad ognuno dei
presenti il pass magnetico di riconoscimento. - Da questo momento siete
gli unici responsabili delle vostre azioni e della vostra vita, - si affrettò
a spiegare, invitandoli a oltrepassare la linea di confine segnata dalla
traccia all'infrarosso che delimitava l'ultima area di civiltà
- oltre questo limite l'unica legge certa è quella della sopravvivenza!
- Non date troppo credito ai timori dei militari, - sbucò dall'ombra
una voce di donna - io vivo oltre confine da quando gli Stati dell'Unione
si sono spinti su queste terre, e sono ancora qui tutta d'un pezzo. Mi
presento subito, prima che Orwell possa dipingermi come un fantasma vivente,
sono Nicastro Krailla... ma tutti mi chiamano Nikra.
- Ti affido
l'intera troupe, cerca di non farteli sbranare dagli Hammers - rispose
il militare - non so come abbiano ottenuto il permesso di sbarco, ma ormai
non è più affar mio. Cerca di riportarmi almeno i loro pass...
non possiamo permetterci che vengano usati per forzare il blocco dei territori!
Nikra gli
sorrise scuotendo il capo con un ghigno beffardo, chiamò a raccolta
lo sparuto gruppo di avventurieri e li condusse all'interno delle mura.
Tre uomini e due donne, tutti impettiti nella divisa nuova degli Explorer,
la truppa d'assalto dell'Unione, ma il loro aspetto lasciava ben intendere
di come nessuno di loro fosse davvero un esploratore, e tanto meno un
esperto di escursioni oltre confine.
- Qualunque cosa vi abbiano detto di Arcano è una menzogna, e se
vi state chiedendo perché vi abbiano mandato qui, allora sarebbe
meglio che facciate un esame di coscienza per scoprire a chi avete pestato
i piedi.
- Siamo qui
perché lo abbiamo imposto, - reagì il più anziano
dei cinque - il nostro scopo è raggiungere il posto di controllo
numero sette nel cuore dei territori occupati.
- Tu dovresti essere Norman Atek, ispettore minerario della Global Detector,
amico d'infanzia e raccomandato di lusso dal Presidente della Società.
Il tuo incarico nella spedizione è quello di verificare la presenza
di giacimenti di Miara per organizzarne lo sfruttamento su larga scala.
Agli altri hai fatto credere di essere un ricercatore di fossili e per
imporre la tua presenza hai finanziato gran parte della missione. Mi spiace,
ma il tuo viaggio è finito ancora prima di cominciare perché
la legge di questo Pianeta vieta qualunque commercio nell'area.
- Tu invece sei pagata per obbedire e non per pensare, quindi sta' zitta
e non immischiarti in fatti che non ti riguardano!
Nikra si slacciò il mantello di lana scura e lo lasciò
cadere a terra. La sua pelle abbronzata ben si accostò col cuoio
del corpetto intarsiato su cui spiccava lo stemma di Mokroll. Afferrò
con forza lo scudetto di bronzo e lo strappò dalle sue cuciture,
gettandolo ai piedi di Norman. - Rischio la mia vita solo per ciò
in cui credo, - esclamò - e se ho accettato quest'incarico è
soltanto perché voglio che finalmente qualcuno racconti la verità
su Arcano.
- Senza di me il viaggio finisce per tutti, - continuò Norman
- è un compromesso che devi accettare per forza!
L'intervento di Asha riportò la calma nella discussione, Nikra
di lei si fidava per aver seguito molte volte i suoi documentari sui territori
occupati e apprezzava il realismo con cui aveva riportato la verità
di quei luoghi cosi ostili. - Smascherare Atek significa anche controllare
ogni sua mossa, - spiegò - e non credo che lui possa riportare
maggiori notizie di quanto non faranno le nostre telecamere in diretta.
Ora che conosciamo i suoi scopi, gli impediremo di perseguirli ed io stessa
mi riprometto di informare il pubblico su qualunque azione illegale venga
perpetrata ai danni della terra che stiamo per esplorare.
Nikra accettò il compromesso a patto di poter distruggere personalmente
tutta la dotazione tecnologica di Norman, fatta eccezione per i parametri
medici di controllo, inviati periodicamente al satellite in orbita geostazionaria
attorno al pianeta.
Quella sera nessuno riuscì a prendere sonno, la tensione di essere
al di fuori dei confini del mondo conosciuto attanagliava la gola in una
morsa senza scampo. L'altra ragazza, Hesiel, sedeva raggomitolata in un
angolo, cercando di controllare la respirazione alterata dall'umidità
altissima a cui non era abituata. I due cameraman, Joy e Goutierre, avevano
rinchiuso tutta l'attrezzatura in un guscio di titanio a cui facevano
la guardia a turno come se fosse la loro prima riserva vitale.
Un gruppo
affiatato, avevano attraversato insieme pericoli di ogni genere, sopperito
ad ogni difficoltà climatica e organizzativa, ma ora erano coscienti
di aver superato ogni limite di sicurezza cercando di andare oltre la
logica di un reportage.
Arcano era un territorio occupato ma non conquistato. Al di fuori della
strada che univa i posti di controllo non c'erano leggi né regole
da rispettare, e quel suo popolo così indifferente agli invasori
non aveva mai accettato di sottostare a nessun comando.
Si raccontava sottovoce di una misteriosa classe imperiale, sontuosi palazzi
nascosti nell'intrico della foresta, ma in tanti anni d'occupazione non
si era mai potuto stabilire un vero contatto, e alla fine il vessillo
degli Stati dell'Unione sventolava su un territorio di fantasmi.
Uno strano
medioevo retto da comunità nate attorno ad un nucleo famigliare,
i cui elementi parevano uniti da un giuramento di sangue che si reggeva
su un rapporto di parentele dettato dagli scambi delle figlie femmine.
In pratica le ragazze da marito venivano cedute alle comunità circostanti
costituendo un immane intreccio di legami che si allargavano sempre di
più, fino a costituire un'unica grande società matriarcale.
Era infatti la donna più anziana a presiedere il consiglio di famiglia,
ma già le ragazze appena giunte godevano di un notevole potere
decisionale che le portava a scegliere il marito tra i componenti del
clan, con la possibilità di rifiutare persino l'affidamento qualora
non ci fosse un uomo di loro gradimento.
Il mattino
successivo, Nikra riunì il gruppo nell'armeria del posto di controllo
e spiegò in ogni dettaglio come si sarebbe svolta la spedizione.
- Con addosso la divisa degli Explorer non andreste molto lontano, - concluse
- se volete addentrarvi nella foresta dovrete indossare gli stessi abiti
degli Hammers e muovervi come loro. Impersoneremo uno sparuto nucleo di
viandanti sulla via dei Bastioni, le donne vestiranno come guerriere,
mentre gli uomini dovranno seguirci col bagaglio, camminando sempre una
decina di metri dietro di noi.
Abel Wakaam
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