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Galath

149 Posts

Posted - 25 Sep 2007 :  21:42:40  Show Profile  Reply with Quote
// Postato per Haarthac

Continuando la sua camminata verso la Biblioteca dopo esser stato redarguito da Madras Kristal e dopo aver incontrato il Comandante dei Dragoni Dulkar, Haarthac era più in confusione che mai.
La Madras era stata chiara, era arrabbiatissima con lui e questa volta non gli avrebbe concesso il perdono tanto facilmente come in altre occasioni.
Disubbidirle era un rischio perché Kristal lo aveva sempre difeso nei momenti di estrema difficoltà, però Galath era un suo amico sincero e non se la sentiva di abbandonarlo.
Certo... cosa poteva fare lui per aiutare i due fuggiaschi? Non sapeva dov'era, non sapeva cosa avevano in mente e, soprattutto, non era certo che Galath contasse su di lui.
Durante la conversazione in Biblioteca era stato forzatamente distaccato e l'esploratore non poteva dare per scontato che lo avrebbe aiutato.
Soprappensiero Haarthac si stava avvicinando alla sua magione piuttosto che alla biblioteca nonostante si sforzasse in ogni modo, non aveva alcuna idea su come trarsi d'impaccio.
Trovandosi davanti a casa si accorse di aver sbagliato... oramai c'era.. ed entrando si chiuse la porta alle spalle e si buttò sul divano.
La casa era semibuia e fredda in quanto il camino era ormai spento da ore.
Vendicatore lo aveva guardato negli occhi dicendogli
"la decisione è solo tua".. quanto desiderava avere un briciolo del coraggio del Dragone...
Le domande si susseguivano..
"se ubbidisco a Madras me la farò nemica per sempre, ma se non aiuto Galath perderò un amico sincero".
Ripercorse mentalmente le tappe del rapporto nato con Galath e momenti di estrema allegria e solidarietà gli tornarono alla mente.
Si alzò e si versò un bicchiere di vino... si appoggiò al camino e dopo aver riflettuto per un tempo piuttosto lungo, avvolto dalla penombra e dal silenzio, decise il da' farsi.
Butto il bicchiere, che andò in frantumi, nel camino e si sedette alla scrivania. Prese una pergamena ed una piuma ed intinta la punta nel calamaio comincio' a scrivere:
"Mia cara Madras Kristal, tu sai che ti sono devoto e affezionato e che per te darei la mia vita ma ciò che mi chiedi oggi è per me un comando che non posso rispettare.
Galath è un mio amico sincero e per quanto la mia fedeltà vada verso l'Imperatrice, le Madras e tutta Arcano, non mi sento di abbandonare chi si trova in una situazione particolare anche per causa mia.
Lascio qui tutte le mie cose e parto alla loro ricerca per cercare di rimediare a ciò che posso aver causato.
Non fuggirò e quando questa situazione si sarà risolta, affronterò senza fiatare la punizione che tu vorrai infliggermi.
L'amicizia è per me sacra e niente potrebbe dilaniarmi quanto il rimorso di aver abbandonato un amico nel momento del bisogno.
Non so' se potrai capirmi o perdonarmi per averti disubbidito, ma, conoscendomi, avrai già immaginato questo mio comportamento.
Devotamente tuo.
Haarthac"
Prese la pergamena e la chiuse con la ceralacca imprimendoci il sigillo degli Scribani che proprio Madras Kristal gli aveva regalato.
La lasciò in bella vista sulla scrivania, certo che presto Kristal lo avrebbe mandato a chiamare.
Prese del cibo dalla dispensa, una borraccia d'acqua e una coperta per i rigori notturni.
Detto questo diede uno sguardo all'abitazione poi, usci e chiuse la porta dietro di sé. Non si preoccupò di chiudere a chiave.
Diede uno sguardo al cielo e si incamminò per la strada principale in direzione della Torre dei Dragoni.
Vendicatore aveva detto che li avrebbe aiutati.
Bene.. non sarebbe stato da solo.

Haarthac.





Galath
Vicecomandante Esploratori di Lokot
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Mabel

109 Posts

Posted - 25 Sep 2007 :  22:04:40  Show Profile  Reply with Quote
Sir Archibald rimase stupefatto dal modo in cui Mary-Uruk gli comunicò il messaggio. ' Messaggio magico che si autodistrugge, mmmmhh, ma in che guaio mi sto cacciando ? ' pensa il dragone guardando la polvere andarsene nel vento ' sta di fatto che ho accettato l'incarico e quindi sono costretto ad aspettare sue notizie, mi hanno detto che qui dietro il tempio c'è un bosco di betulle , mi sa che andrò a far sgroppare un po' la mia Aradir... ' rivolto ora alla cavalla ' Che ne dici, Aradir, se andiamo a farci una galoppata nel Bosco delle Betulle ? ' Aradir scosse la sua criniera ed emise il suo solito nitrito 'HHHIIII !!!!'.
Detto questo il dragone iniziò a slegare le redini dalla staccionata.....
Vide avvicinarsi un amazzone coni fregi da ufficiale a cavallo di un nero stallone.
lo sguardo fiero puntava su di lui ed ebbe timore che Mary-Huruk avesse qualche altro argomento da presentargli per essere sicura che non abbandonasse la missione, poi riconobbe i colori delle truppe Froll e si rilassò.
'Aikydo Dragone' disse la donna con fare spiccio 'non ci conosciamo personalmente, ma provvediamo subito. Sono Mabel il Vice Comandante delle Amazzoni Froll e mi chiedevo come mai frequenti certi personaggi di questi tempi' disse volgendo lo sguardo sulla spala ove si era posata un pò della polvere in cui era svanito il messaggio.
'Sono sicura che ha a che fare con i due fuggitivi e adesso gradirei sapere cosa stai architettando.'

' Aikydo Mabel, sono Sir Archibald Dragone di Dulkar, sono qui per partecipare ad un rito religioso, ma a quanto pare questo rito non si farà, quindi mi stavo chiedendo - perchè non fare un giro nel bosco delle betulle ? ' dicendo così fa una carezza alla sua cavalla Aradir ' Poco fa ho incontrato un'amazzone che mi ha chiesto dove poter trovare la Somma Sacerdotessa ma io , non sapendolo, non sono stato in grado di aiutarla. ' disse Sir Archibald mentendo spudoratamente. ' Voi che fate qui al tempio, Mabel, ( sarcastico ) servizio d'ordine ? '

Indurendo lo sguardo l'Amazzone guardò il Dragone dall'alto in basso. 'dipende... vediamo se c'è qualcosa da mettere in ordine qui!' così dicendo afferrò fulminea il bavero del mantello del Dragone poi a pochi sentimetri dalla sua faccia sibilò 'questa cos'è?' indicando la polverina.

Preso alla sprovvista dall'impeto di Mabel e conscio di aver qualcosa da nascondere, Sir Archibald riesce a mettere insieme solo quattro parole ' A... A..Aveva le mani sporche di sabbia ! ' . Fu subito chiaro che questa banale spiegazione non bastò a Mabel che cominciò ad alzare un po' la voce, continuando a strattonarlo per il bavero. Il dragone non capiva bene perchè Mabel fosse così curiosa, indagatrice, forse proteggeva qualcuno, ma in quel momento era soggiogato dall'impeto dell'amazzone ed attendeva il momento propizio per togliersi da quella situazione imbarazzante.

Pensando di averlo strattonato abbastanza, Mabel lasciò il mantello di Sir Archibald ed assunse un espressione molto seria, ma più pacata. 'Ascoltami bene ragazzone. La questione Galath-Scarlet sta prendendo una piega che non mi piace. non sono d'accordo con la loro fuga, ma quella donna che ti ha tanto spaventato non ha diritto di agire da sola. In attesa che sia l'Imperatrice a decidere cosa fare dei due io cercherò di arginare i danni che la Santa potrebbe arrecare alla nostra comunità e conoscendo bene gli hammer non sarò l'unica. Ho già mandato un messaggio al mio Comandante ed ho tutta l'intenzione di aggregarmi alle ricerche con l'intento di portare a compimento gli ordini della nostra unica sovrana. quindi adesso tu mi porterai da Mary-Uruk e mi presenterai come alleata. Se solo gli farai intuire quali sono le mie intenzioni la paura che ti ha messo lei non sarà nulla a confronto di quella che ti farò provare io. Ovviamente non ti chiedo quali sono i tuoi orientamenti. Ho già capito che dal tuo comando non sono giunte indicazioni per cui seguirai me in tutto e per tutto fino a quando Vendicatore non ti dirà cosa fare.' detto questo lo afferrò per una spalla e cominciò a spingerlo nella direzione della tenda di Mary Uruk la Santa.

Sentendosi ormai in trappola, Sir Archibald si incamminò verso la tenda di Mary-Uruk, seguito poco più indietro da Mabel; nei pressi della tenda il dragone fece per cambiare direzione , ma Mabel , prontamente, gli corresse la direzione ' Niente scherzi, Sir Archibald, capito ? ' ' D'accordo ' disse Sir Archibald, detto questo scostò la tela che copriva l'ingresso della tenda.

Dentro Mary-Uruk stava fumando assorta nei suoi pensieri, altri hammers stavano accomodati su grandi cuscini e meravigliosi tappeti, quando,sentendo qualcuno entrare, si voltò di scatto ' Ma...chi ? ah, sei tu Dragone, che ci fai qui ? Ti sei forse dimenticato di quello che ti avevo detto oggi ? ti avrei cercato io a tempo debito ' .
A sentir queste parole Mabel sgranò gli occhi e guardò bene in faccia Sir Archibald come a chiedergli : - Altro che informazioni ti ha chiesto , bugiardo !!!! - ma non proferì parola, anzi, restò immobile in attesa.
Mary-Uruk continuò ' Be' cosa vuoi da me ? ' il Dragone rispose :' Oh Santa, ho pensato che per riuscire meglio nella missione che mi hai affidato ( strizza l'occhio a Mabel ) potrei e potresti avere bisogno di aiuto, questa mia compagna è Mabel il vice comandante delle amazzoni Froll, valorosa e temeraria, volenterosa anch'ella come me di mettersi al vostro servizio, che ne dite ? '.
L'amazzone si alzò e si diresse verso Mabel squadrandola da capo a piedi ' mmmm.... ha tutte le caratteristiche che mi hai detto, ma... mi sarà fedele ? '
Sir Archibald replicò . ' Ma senz'altro Mary-Uruk, come d'altra parte lo sarò io ( altra strizzata d'occhio a Mabel ) '.
la Santa concluse : ' Bada Sir Archibald, se dovessi accorgermi che mi tradite, non riuscireste a fuggire nemmeno negli SDU, i miei sicari vi troverebbero e , dopo atroci torture, vi darebbero in pasto ai topi, sono stata chiara, dragone ?'
'Perfettamente Mary-Uruk ' disse Sir Archibald deglutendo per la fifa.
Mabel allora fece da parte il Dragone con uno spintone e prese la parola 'Valorosa amazzone, lascia che sia io a esprimerti la mia fedeltà assoluta, gli uomini come ben sai non hanno la nostra passione quando inseguono un ideale. Sarò lieta di mettermi al tuo servizio pur di assicurare la giusta punizione ai due traditori. Io sono un'amazzone completamente dedita alla guerra, ho rinciato ai piaceri della carne nonostante le leggi si siano ammorbite nel tempo perchè credo che votarsi ad una sola missione nella vita sia l'unico modo di portarla a termine. Nono dubitare di me e nemmeno di questo omuncolo, sarò io stessa ad occuparmi di lui.'
La Santa compiaciuta dalle parole dell'amazzone li congedò sbigativamente.
' Ora andatevene, vi chiamerò quando sarà il momento, state pronti a partire però, facilmente dovrete andare fino a Nosambra ma attendo una conferma dalle mie spie '

Girate le spalle ai due, la Santa tornò al suo giaciglio in meditazione.

Sir Archibald e Mabel lasciano la tenda........
Il vice comandante camminò fino al bosco di betulle senza dire una parola con il Dulkar alle spalle che la seguiva timoroso.
appena furono fuori dalla portata di orecchie nemiche si rivolse al guerriero con voce profondamente calma :
'Sir Archibald Dragone di Dulkar le tue bugie avrebbero potuto costarci la pelle. Tu non conosci la pazzia di quella donna nè la sua ferocia. Io sono un'alleata lei è al limite dall'essere una nemica. Da oggi in poi non osare mentirmi mai più o ne andrà della vita di qualcuno. e il primo che mi verrà in mente sarà un certo Dragone. Per il momento stai con gli occhi aperti e magari sarebbe opportuno che tenessi anche la bocca chiusa, ma credo che dopo aver guardato negli occhi Mary-Uruk non ti sarà difficile. Io torno al piazzale a cercare informazioni senza dare nell'occhio. tieniti lontano dai guai'
Detto questo si allontanò verso la folla che si stava radunando davanti al Tempio.


Mabel e Sir Archibald
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Galath

149 Posts

Posted - 25 Sep 2007 :  23:21:09  Show Profile  Reply with Quote
ad un tratto la folla parve ondeggiare, grida belluine sovrastarono il cicaleccio della gente radunata davanti al luogo di culto in attesa del rito.
Due amazzoni del tempio, sorelle a quanto pareva, a viso scoperto stavano per venire alle mani, ed erano a stento trattenute dalle compagne che cercavano di dividerle.
Incuranti della folla che si era radunata in cerchio, cercavano di liberarsi per scagliarsi una contro l'altra.
I loro visi erano alterati dall'ira, e portavano evidenti i segni della lite: un labbro spaccato, un occhio nero, graffi e lividi.

"Di chissu che babbu ci ha lacátu la meddu palti ti sei presa
lu muntiggiu rúiu cu lu súaru li àcchi sulcini lu trau mannu
e m'hai laccatu monti múccju e zirichèlti."

Di quello che papà ci ha lasciato la parte migliore ti sei presa
la collina rosa con il sughero le vacche sorcine e il toro grande
e m'hai lasciato pietre, cisto e lucertole.


"Ma tu ti sei tentu lu riu e la casa e tuttu chissu che v'era 'ndrentu
li piri butìrro e l'oltu cultiato e dapói di sei mesi che mi n'era 'ndatu
parìa un campusantu bumbaldatu."

Ma tu ti sei tenuta il ruscello e la casa e tutto quello che c'era dentro
le pere butirre e l'orto coltivato e dopo sei mesi che me n'ero andato
sembrava un cimitero bombardato.


"Ti ni sei andatu a campà cun li signuri fènditi comandà da to maritu
e li soldi di babbu l'hai spesi tutti in cosi boni, midicini e giornali
che to fiddòlu a cattr'anni aja jà l'ucchjali."

Te ne sei andata a vivere coi signori, facendoti comandare da tuo marito
e i soldi di papà li hai spesi tutti in dolciumi, medicine e giornali
che tuo figliolo a quattro anni aveva già gli occhiali.


"Ma me maritu campa da signuri a me fiddòlu cunnosci più di milli paráuli
lu tòju è mugnedi di la manzàna a la sera e li toi fiddòli so brutti di tarra
e di lozzu e andaràni a cuiuàssi a calche ziràccu."

Mio marito vive da signore e mio figlio conosce più di mille parole
il tuo munge da mattina a sera e le tue figlie sono sporche di terra
e di letame e andranno a sposarsi a qualche servo pastore.


"Candu tu sei paltuta amazzuni piagnii come unu stèddu
e da li babbi di li toi amanti t'ha salvatu tu sorru
e si lu curàggiu che t'è filmatu è sempre chiddu
chill'èmu a vidi in piazza ca l'ha più tostu lu murro
e pa lu stantu ponimi la faccia in culu.
e pa lu stantu ponimi la faccia in culu."


E tu quando sei partita amazzone piangevi come una bambina
e dai padri dei tuoi amanti t'ha salvato tua sorella
e se il coraggio che ti è rimasto è sempre quello
ce la vedremo in piazza chi ha la testa più dura
e nel frattempo mettimi la faccia in cu**.
e nel frattempo mettimi la faccia in cu**.



Galath
Vicecomandante Esploratori di Lokot

//per ascoltare la lite delle due amazzoni fare copia incolla nel browser:

http://it.youtube.com/watch?v=TTgIro22TNc

Edited by - Galath on 26 Sep 2007 09:39:26
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Nara

103 Posts

Posted - 26 Sep 2007 :  23:12:46  Show Profile  Reply with Quote
L'amazzone stava preparando le poche cose che intendeva portare sè nel suo lungo viaggio; pensava di dirigersi verso la Foresta Inesplorata, lontano da tutti, e poi da lì avrebbe deciso il da farsi. Non sarebbe rimasta ad Arcano, non dopo quello cha aveva visto quella sera fuori dalla taverna.
Era tardi e Nara era appena rientrata ad Arcano dopo un lungo periodo negli SDU, dove era andata a imparare nuove tecniche mediche da applicare agli animali. La giovane aveva deciso di tornare per la festa della Pioggia, pensando di fare una bella sorpresa a Galath, ma la sorpresa l'aveva ricevuta lei: fuori dalla taverna, nel buio della notte vide l'esploratore tenere tra le braccia una sacerdotessa. Il cuore le si fermò in petto per alcuni istanti..."Quel verme, lurido, schifoso traditore!!!". Per interminabili secondi, sopraffatta dal dolore e dalla rabbia l'amazzone rimase immobile, im,maginandosi entrare furibonda nella taverna e affondare la sua spada blu nelle viscere dei due amanti.Poi, invece, si voltò e scomparve avvolta dall'oscurità della notte.
L'amazzone era assorta in questi tristi ricordi mentre abbandonava la sua uniforme da Mokada e indossava comuni pantaloni di pelle e un corpetto di cuoio.
Una voce isterica alle sue spalle la distrasse dai suoi pensieri: "brucia nel fuoco della dannazione !! oppure pentiti..peccatrice!!..e (nu po zoccola)"
Nara si voltò lentamente, esterrefatta e si trovò a fissare il volto velato di una strana donna. " E tu chi saresti, di grazia?" le domandò con una voce tra l'incredulo e l'irritato, non sapendo se mettersi a ridere o se affondarle direttamente un pugnale tra le costole.
"io sono Mary_Uruk, e ti invito per l'ultima volta ad osservare i precetti del nostro credo..."
"ossia?" l'amazzone era sempre piu indecisa...("la uccido o mi faccio quattro risate")
"Al Tempio sta per celebrarsi il Rito.. e tu stai perdendo il tuo tempo anzichè correre al Tempio di Sogni e prostrarti alle divinità... vuoi che sia io a spezzarti le gambe per insegnarti a rispettare le dottrine??"
Nara reagì rapida come un felino e con un passo indietro si portò accanto a Tord e sguainò la spada che pendeva dal fodero della sella "Come osi riviogerti a me così? Sbrigati a dirmi quello che devi, prima che la mia pazienza si esaurisca e io decida di darti una lezione" e si mise in guardia.
"Non ti conviene sfidarmi... non sto cercando te ma due sacrileghi che hanno profanato le leggi del Tempio..."
" e li cerchi qui? non sai che Nara non ha amici, se non i suoi animali ? Non ho tempo da perdere con te."
"Li cerco qui perchè uno dei due è il vicecomandante dei Lokot e girano voci che voi due foste..." dopo una breve pausa fini la frase con un sussurro malizioso "...molto amici; l'altra è una novizia che non ha rispettati il voto...li hai visti allora?"
Questo lasciò di stucco l'amazzone. "Quindi Galath e questa....questa sottospecie di novizia sarebbero dei ricercati?"
Mary-Uruk annuì con una espressione di profondo sdegno.
"No, io non li ho visti, e non credo che saranno mai tanto stupidi da decidere di fare un salto qui a prendere una tazza di tè....ma...." un perfido ghigno prese forma sulle morbide labbra dell'amazzone "...se paghi in miara sonante...potresti aver trovato una cacciatrice"
La Santa ci pensò un attimo, poi rispose in tono complice: "possiamo parlarne, possiamo parlarne..."



Nara
Amazzone di Mokada
Scuderia di Nakir

Edited by - Nara on 26 Sep 2007 23:17:42
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Galath

149 Posts

Posted - 27 Sep 2007 :  08:46:07  Show Profile  Reply with Quote
I contrafforti delle mura difensive della kioskas sembrarono materializzarsi dalla nebbia ai due fuggiaschi.
Kolise era sempre uguale a se stessa, immutata e immutabile come la saggia madras che la governava da molto tempo.
Asiram.
Forse era una mossa azzardata, quella di ricorrere all'aiuto della anziana madras, ma dopotutto Galath sperava che il sincero affetto avrebbe prevalso su ogni altra considerazione.
Entrarono quindi dalla porta ovest, confusi fra gli altri hammers che entravano in città per i loro affari, ancor prima che l'alba di un nuovo giorno rischiarasse le strade e le costruzioni, e raggiunsero l'abitazione della reggente.
Una finestra illuminata stava ad indicare che la madras era già sveglia da tempo, e come sempre intenta alle sue incombenze.
Per raggiungere il territorio delle Hybrian esistevano molte strade, e nessuno le conosceva bene come la madras e il vecchio mulo, Faustino.
Dovevano assolutamente raggiungere Nosambra, e parlare con la sciamana per farsi svelare ciò che ella sapeva riguardante il rito del perdono, ma dovevano fare in fretta.
ormai la loro assenza era certo stata notata e le amazzoni del tempio non avrebbero perso tempo a gettarsi nella caccia spietata.

Fu Galath a bussare, mentre Scarlet si strinse un po'più forte a lui, tremante nel suo rosso mantello e seminascosta dal cappuccio alzato.
"Asiram,... madras Asiram.."

Galath
Vicecomandante Esploratori di Lokot

Edited by - Galath on 27 Sep 2007 09:02:14
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Dalianera

148 Posts

Posted - 27 Sep 2007 :  09:28:29  Show Profile  Reply with Quote
Dopo lo scoppio della lite tra le due sorelle la terribile Mary-Uruk aveva deciso di essere più vigile sulle sue fedeli amazzoni , temeva che conflitti interni e focolai di rivolta potessero minare l’attuazione del suo progetto di giustizia.
Aveva creato una squadra speciale al solo scopo di controllare ogni appartenente al gruppo che le aveva giurato fedeltà.
La Santa, era una donna che ben presto aveva imparato a fidarsi poco delle persone che si dicevano votate ad una causa , chiunque secondo lei avrebbe potuto tradirla per molto poco o, peggio ancora, tentare di fermare la sua opera di redenzione.
Quelle due donnette che si erano afferrate per così poco, per inutili e stupide beghe familiari, ne erano l’esempio! Le avrebbe fatte rinchiudere quelle due! Sarebbe servito da monito a tutti e nessuno avrebbe osato più rendere ridicola e macchiare la sua figura di Santa Redentrice!
Le aveva scelte personalmente lei le amazzoni per formare questa squadra di controllo, le aveva sottoposte ad una dura preparazione, le aveva fatte torturare per vedere se effettivamente erano fedeli a lei, per tastarne la resistenza e poi le aveva educate a muoversi nell’ombra, a sapersi confondere bene con gli altri hammers e le aveva rese astute e capaci di entrare nelle grazie dei poveri malcapitati da controllare per poi riferirle ogni cosa.

Mary-Uruk aveva iniziato a nutrire dei sospetti nei confronti di Sir Archibald, poco l’ avevano convinta i movimenti del Dulkar e il suo sesto senso le suggeriva di indagare a fondo.
Aveva così sguinzagliato le quattro amazzoni scelte come corpo e in questo caso proprio di “corpo” si trattava!
Le sordide scagnozze avevano seguito l’ignaro Dulkar in taverna, il quale aveva deciso di bere qualcosa di forte dopo la discussione con Mabel e fingendosi delle semplici avventrici in cerca di una serata allegra, avevano invitato lo sfortunato a bere con loro.
Dopo innumerevoli giri di birre e diverse moine lusinghiere e tentativi di seduzione, erano riuscite a trascinarlo fuori dalla taverna e lo avevano accerchiato mostrando le loro vere intenzioni.

< Adesso ci dirai cosa nascondi !!!> aveva detto una di loro con fare molto aggressivo mentre le altre avevano immobilizzato il guerriero.

Si era opposto con tutte le sue forze e non senza prima lottare ma le donne decise erano macchine da guerra e per quanto valoroso egli era stato, poco aveva potuto fare contro quelle quattro virago.
Avevano così iniziato a perquisirlo in cerca di qualsiasi buon indizio di tradimento da offrire in pasto al loro capo.
Con vero atteggiamento stoico il Dulkar aveva tentato di difendersi dall’aggressione e per un attimo aveva avuto la meglio , mettendo in pratica le tecniche di combattimento acquisite nel suo addestramento di recluta. Ma a poco era valso tutto ciò!
Adesso frugavano nelle sue vesti e il fato aveva voluto che proprio quella sera lui portasse con se delle missive segrete che aveva scambiato con la vicecomandante delle streghe Dalianera.
Le malefiche creature adesso assaporavano la vittoria, avevano trovato qualcosa!

< Sapevamo nascondessi qualcosa Dragone, adesso vediamo cosa dirai in tua discolpa!>

La più forte delle quattro ora sventolava dinanzi la faccia del guerriero le pergamene incriminate con fare minaccioso.
Occorreva leggere quale segreto racchiudessero e di che natura era questa comunicazione epistolare.
Rapidamente aveva aperto la prima e così vi era scritto:


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Sir Archibald , mandami una missiva in cui mi racconti cosa ti preoccupa...io ricercherò gli ingredienti più adatti e confezionerò personalmente il tuo amuleto...

Dalianera
Strega del consiglio
Vicecomandante delle streghe
Maestra di divinazione
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La seconda missiva restituiva le seguenti parole


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Amuleto di sir archibald



il tuo amuleto è pronto caro sir Archibald:
ti consegno l'oggetto che ti proteggerà dalle oscure forze del male che silenziosamente si muovono nell'ombra.
la sostanza principe che ho scelto a tale scopo è il GALBANO
una resina di odore balsamico, molto acre e pungente, che si ricava dalla pianta omonima che cresce solo in alcune zone in prossimità della foresta. E un liquido denso ed appiccicoso dal colore rosso-scuro.
Utilizzo Magico: stimola le forze psico-fisiche e la vitalità; protegge dai malefici ed è considerata indispensabile, nella magia per fare ricadere il male su colui che lo ha provocato e per proteggersi da chi vuole impossessarsi della volontà altrui. Questa resina è indiscutibilmente associata alla dea Athenas.
il tuo amuleto è composto da un ciondolo a gabbietta in argento filigranato, molto piccolo, dove all'interno di esso ho lasciato colare una lacrima di questa resina.
Per sette notti è stato esposto alla luce di Mystryl ed ogni notte ho pronunciato l'invocazione magica per conferirgli il potere di protezione.

Portalo sempre al collo e non separartene mai esso ti proteggerà dalle forze oscure del male e da coloro che vorranno vessarti, il tuo nemico non potrà nulla contro di esso.

Dalianera
Strega del consiglio
Vicecomandante delle streghe
Maestra di divinazione
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La terza missiva,scritta dallo stesso sir Archibald in risposta a quella della strega e ancora non spedita, testualmente diceva:


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Grazie Dalianera, passerò a prenderlo prima di andare sul luogo dell'incontro. Terrò presente il tuo avviso. Non ti sarò mai grato abbastanza !! sono in una situazione pericolosissima ed una speranza di sopravvivenza mi rincuora molto.
Lo terrò sempre al collo.

Sir Archibald
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A quel punto quelle parole incriminavano sia il Dulkar che la strega di un complotto sortito alle spalle della Santa, un amuleto e un incontro segreto!

< Avevamo ragione !!! state complottando qualcosa tu e quella strega malefica!! Voi siete a conoscenza di dove si trovano i fuggiaschi !!! Vi porteremo al cospetto di Mary-Uruk e lei deciderà che fare di voi!!!! Ma prima ci recheremo a prendere la tua complice>

Decise più che mai erano partite alla volta della casa di Dalianera trascinando con se il prode ma sfortunato guerriero.
Appena giunte alla dimora della strega , con forza erano penetrate all’interno e l’avevano trovata intenta a preparare un piccolo bagaglio, ella avrebbe voluto raggiungere i due fuggiaschi a Nosambra.
Spaventata per l’irruzione aveva cercato di nascondere le poche cose che potessero fornire traccia della sua intenzione di partire ma tutto era stato vano.
Già il sospetto del complotto gravava su di lei !
Le megere le avevano comandato di rimanere ferma.

<Altolà!!! Non muoverti !!!! Hai tramato insieme a questo miserabile uomo !! Volevate impedire che la nostra Comandante Mary-Uruk la Santa potesse operare la sua lotta al peccato!! Siete peccatori tanto quanto i fuggiaschi!!!!! Vi siete macchiati di complicità !!!>

L’amazzone minacciosamente intimava la strega e l’accusava con fare aggressivo.

< La vostra padrona non vincerà statene certe!!!!!>

Dalianera, sprezzante del pericolo, non era riuscita a trattenere quelle parole ma ormai le amazzoni non l’ ascoltavano più e avevano iniziato a perquisire il suo rifugio in cerca del misterioso amuleto.

Dopo aver buttato a terra ogni oggetto e aver setacciato tutta la casa finalmente erano riuscite a trovare l’oggetto incriminato. Era proprio nella piccola bisaccia che la strega inutilmente aveva cercato di nascondere all’arrivo delle terribili bellicose amazzoni.
Con una luce di vittoria che brillava negli occhi le temibili donne erano determinate a far confessare l’incantatrice.
La presero di forza e due di loro le puntarono un affilata lama all’altezza della gola

<Parla maledetta!!! Che nasconde questo amuleto!!>

Una delle due lo sollevava in aria e lo agitava vicino la strega , mentre l’altra con somma crudeltà affondava la lama sul collo bianco di Dalianera. Era un ciondolo di pregevole fattura in argento filigranato e al suo interno nascondeva una goccia di resina dai poteri oscuri.
Un rivolo di sangue colava dal tenero collo della povera prigioniera e sudore perlato era comparso sulla sua fronte.
Sir Archibald con un moto di rabbia aveva cercato di divincolarsi per cercare di intervenire ma le perfide che lo trattenevano si erano accorte del suo tentativo e lo avevano atterrato con un calcio ben assestato.
Tutto era inutile , vedendosi persa Dalianera aveva deciso di parlare.

<Non potete accusarmi di nulla!! Questo amuleto è stato confezionato appositamente per Sir Archibald, il suo potere è immenso!!Protegge colui che lo indossa dalle forze del male che voglio impossessarsi della sua volontà!! Forse la vostra padrona ha qualcosa da temere?>

A quelle parole l’amazzone aveva ritratto la spada e mollato la presa, Dalianera era caduta tremante a terra portandosi una mano al collo per tamponare il sangue. Per fortuna era una ferita superficiale,non correva pericolo almeno per quella.
Soddisfatte della confessione estorta, le quattro amazzoni li legarono con una corda e li minacciarono con crudeltà

< Verrete condotti al cospetto di Mary –Uruk e lei deciderà il da farsi, la raggiungeremo al campo vicino al tempio!!!>

Cosi detto, una di loro li trascinava per la corda che li legava mentre le altre, avanti, ridevano commentando tra loro e ipotizzando cosa la Santa avrebbe riservato ai due poveri sventurati

Giunti, esanimi e duramente provati dalla tensione e dal lungo cammino, i prigionieri erano stati condotti direttamente nella tenda di Mary-Uruk e al loro passaggio le altre amazzoni al campo avevano esultato per l’esito della missione delle quattro compagne.
La tenda , al suo interno, era piena di fumo bianco prodotto dalle canne che la comandante soleva fumare nei momenti di forte tensione.
Ella era seduta , il volto scuro e adirato,lo sguardo infuocato di odio si era posato su i due condannati.

Una delle quattro si era fatta avanti.

< Quello che sospettavi era fondato, abbiamo portato al tuo cospetto i due colpevoli. La strega ha preparato un amuleto per il Dulkar, un monile dal potere oscuro !!>

Lo aveva mostrato alla Santa che in quell’istante aveva avuto un attimo di trasalimento e si era ritratta come intimorita. Aveva provato una sensazione di soffocamento alla vista dell’oggetto.
Una misteriosa energia emanata da quel ornamento prezioso l’aveva investita e il terrore si era dipinto sul suo volto.
Di scatto si era alzata schermandosi con la mano e aveva avuto solo la forza di pronunciare poche parole.

< Conduceteli lontano da me!!!!! Verranno processati pubblicamente e forse giustiziati!!!>

A quelle parole i due prigionieri erano caduti nello sconforto, ormai nulla poteva salvarli dal loro orribile destino.
Le amazzoni gioendo della decisione della Santa adesso li conducevano fuori dalla tenda, dove sarebbero rimasti legati e sorvegliati notte e giorno alla mercé della sorte infausta.

Dalianera
strega del consiglio
vicecomandante delle streghe
maestra di divinazione


Edited by - Dalianera on 27 Sep 2007 10:35:10
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Mabel

109 Posts

Posted - 27 Sep 2007 :  14:54:31  Show Profile  Reply with Quote
Mabel aveva assistito impotente alla scena seduta su uno dei cuscini posati per terra all'interno della tenda. Solo un impercettibile linea dura nell'espressione del viso tradiva la sua rabbia. Come immaginava quel pivello si era fatto scoprire e adesso rischiava di essere messa in catene anche lei. Velocemente pensò al modo di salvare la pelle a quei due sciagurati e non perdere la fiducia della santa.
Si avvicinò all'amazzone furente e gli pose di fronte guardandola dritta negli occhi, in silenzio, senza abbassare lo sguardo le due donne si fronteggiarono per qualche secondo. Mabel era pronta adover affrontare uno scontro se necessario, ma sperava di riuscire a risolvere tutto con le parole.
"Il tuo protetto è un traditore proprio come immaginavo" - disse Mary-Uruk - "e adesso anche tu dovrai affrontare il giudizio pubblico insieme a loro. Ti farò incatenare alla gogna per tradimento e mi godrò la tua umiliazione Vice Comandante" - la sua voce salì di tono fino a diventare uno stridio e sfociò in una risata folle.
L'amazzone non si mosse di un solo millimetro, le parole della Santa le arrivarono sul viso come lame, ma non si mosse e restò in silenzio.
"Che ti succede Mabel?" - continuò - "La paura e il rimorso ti tolgono il fiato e le parole? fai bene. Nulla potrà salvarti dalla mia ira." - fece per allontanarsi e chiamare le amazzoni di guardia, quando pacata le giunse alle orecchie la voce del Vice Comandante Froll.
"Se hai finito di sbraitare come un animale impazzito possiamo cominciare a parlare da guerriere. che ne dici Mary-Uruk?" - la Santa si fermò di colpo, negli occhi una furia assassina. Come osava costei rivolgersi a lei senza alcun rispetto? Eppure non riuscì a proferir verbo. Nessuno l'aveva mai trattata così.
"Bene." - disse Mabel - "dal tuo silenzio vedo che sei tornata ad essere ragionevole. Io non sono una traditrice. Sono una amazzone. Ero nelle truppe imperiali e non ho mai mancato al mio dovere una sola volta in tutta la mia vita. Non me ne frega niente se uno dei due fuggiaschi è stato mio compagno di battaglia. Ha sbagliato e deve pagare. Ti ho già detto che per me l'essere donna è stato messo da parte per essere un soldato. Io non sono dalla tua parte Mary-Uruk. Sei tu che sei dalla mia. Nonostante io sia il vice comandante di uno dei corpi più valorosi di Arcano non posso contare sulla fedeltà di tutte le mie sottoposte perchè negli ultimi anni anche il loro senso morale si è ammorbito. Benchè siano delle perfette macchine da guerra non credo che riuscirei ad avere la loro lealtà in questa occasione.
Tu hai una cosa che mi serve. Un esercito. Io ho qualcosa che serve a te. Conosco i fuggitivi."
detto questo restò nuovamente in silenzio e continuò a guardare la Santa dritto negli occhi.
"Non mi fido di te" - disse Mary-Uruk.
"Neanche io. Tu sei arrabbiata e chi è arrabbiato ha paura." - rispose Mabel - "ma insieme avremo più possibilità di riuscita che da sole. resta a te decidere. puoi avere la meglio su quei due là fuori, ma fare del male a me ti metterebbe contro l'Imperatrice e non credo che tu abbia voglia di essere portata in giudizio per aver arrecato danno a Nimira."
"Bene Mabel, resterai con noi, ma ti terrò d'occhio. Non avrai tempo di pentirti per i tuoi sbagli se dovessi coglierti in fallo." - detto questo fece per andare fuori dalla tenda, ma Mabel la fermò.
"Un attimo ancora Mary-Uruk." - disse l'amazzone senza muoversi da dove si trovava - "Voglio i due prigionieri. So come farli parlare in fretta. Non c'è bisogno di interpellare un tribunale. Ho i miei metodi."
"Fanne quello che vuoi" - rispose la Santa - "per me sono un fastidio, le amazzoni di guardia possono essere impiegate in modi migliori. li avrei uccisi subito se non fosse per le leggi che me lo impediscono. Lascio a te il compito di utilizzarli al meglio. Resta a disposizione potrei aver bisogno di te al più presto."- poi uscì dalla tenda e si allontanò senza degnare di uno sguardo i prigionieri.
Mabel si rilassò un poco. era riuscita a mantenere la sua posizione e adesso doveva cercare di aiutare Sir Archibald e Dalianera senza dare nell'occhio.


Mabel
VCM Amazzoni Froll
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Asiram

35 Posts

Posted - 28 Sep 2007 :  10:33:15  Show Profile  Reply with Quote
" Chi bussa a quest'ora?" Chiese l'amazzone di guardia?
Prima della risposta, giunse Madras Asiram che riconosciuta la voce di Galath, aprì la porta e li fece entrare.
Galath e Scarlet entrarono un po' impauriti ma poi visto il sorriso
accogliente della Madras si tranquillizzarono e salutarono .
" Entrate , sedetevi" disse Nonna Asriram offrendo loro del sidro e una fetta di torta.
" Conosco il motivo che vi ha condotto qui da me, non è compito mio
giudicare quello che state facendo, so che l'amore è una forza che sa
sfidare il mondo intero e perciò se il mio aiuto contribuirà a risolvere il vostro problema, sarò lieta d'aiutarvi"
"Io conosco la strada che conduce a Nosambra ma la mia età avanzata non mi consente di accompagnarvi.Faustino il mio mulo conosce perfettamente il cammino e sarà in grado di condurvi dalle Hybrian. Ricordatevi però di portar loro un bel carico di sale, e dite loro che le ricordo e le saluto:
Sono certa che saranno felici d'aiutarvi"
Detto questo Madras Asiram consegnò il basto di Faustino da riempire di sacchi di sale e con Galath e Scarlet si avviò verso la stalla.
Faustino stava mangiando tranquillo la sua biada ma sentendo arrivare la sua padrona emise un nitraglio di saluto e appena Asiram nominò Nosambra comincio a battere gli zoccoli a terra tutto contento.
Sistemato il basto e i finimenti Asiram accarezzo con affetto il muso di Faustino e avvicinandosi all'orecchio del mulo disse:" Faustino, mi fido di te, porta Galath e Scarlet a Nosambra, sii prudente e mansueto ma se si avvicinano dei nemici usa i tuoi micidiali calci.Vai caro amico, vai e ritorna presto!!!!
Galath e Scarlet ora più tranquilli s'incamminarono per il loro viaggio certamente non privo di agguati e pericoli e Asiram scuotendo la testa e brontolando " Sono ragazzi, ahh l'amore!!!!! se ne torno nel suo Pulp a ricordare le sue avventure con il brigante Boh.
Madras Asiram, di Kolise


Madras di Kolise
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Gerrok

278 Posts

Posted - 29 Sep 2007 :  00:30:15  Show Profile  Reply with Quote
Un alto scribano stava vicino ad una finestra e rileggeva le missiva che era stata ritrovata a casa di Haarthac quella mattina da uno dei suoi allievi....Stentava a credere che un uomo così pacifico come il Custode della Biblioteca avesse potuto impazzire improvvisamente in quel modo e come poi avesse sfidato l'autorità della Madras di Kanveska!
rilesse per l'ultima volta la lettera....
"Mia cara Madras Kristal, tu sai che ti sono devoto e affezionato e che per te darei la mia vita ma ciò che mi chiedi oggi è per me un comando che non posso rispettare.
Galath è un mio amico sincero e per quanto la mia fedeltà vada verso l'Imperatrice, le Madras e tutta Arcano, non mi sento di abbandonare chi si trova in una situazione particolare anche per causa mia....
....L'amicizia è per me sacra e niente potrebbe dilaniarmi quanto il rimorso di aver abbandonato un amico nel momento del bisogno....
....Devotamente tuo.
Haarthac"

Scosse la testa, non avrebbe dato subito la missiva a Kristal ma avrebbe ritardato il più possibile per dare tempo ad Haarthac di allontanarsi indisturbato, poi decise di prendere il suo fido mulo Sancho e di andare di persona a conoscere l'amazzone che era stata incaricata di riprendere i due fuggitivi.


Gerrok
Eccelso Scribano
Arciere Scelto
di Kanveska
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Galath

149 Posts

Posted - 29 Sep 2007 :  22:35:35  Show Profile  Reply with Quote
..e così si avviarono verso Nosambra, un esploratore, una sacerdotessa novizia e un vecchio mulo saggio che conosceva la strada.
Camminarono tutto il giorno e buona parte della notte, fino a quando vinti dalla stanchezza scelsero una radura per riposarsi.
Tolto il basto a Faustino, che si era meritato anche una gustosa razione di avena, si distesero avvolti nei loro mantelli, e passarono la notte abbracciati e stretti come solo due innamorati possono stare.

Galath
Comandante Esploratori di Lokot

// posto qui il pezzo mandato in ML da Scarlet, nella versione originale; se volessi cambiare qualcosa, magari riguardo ai sogni premonitori o altro, sarà tenuto in conto nella versione definitiva.

Il sole era già allo Zenith quando Scarlet si svegliò di soprassalto, con le lacrime agli occhi, sconvolta e ferita. Galath dormiva ancora sotto la quercia frondosa sotto la quale si erano rifugiati all'alba sfiniti da una notte avventurosa. Lui la stringeva ancora forte tra le sue braccia, il sole illuminava il suo bel viso che Scarlet accarezzava lievemente, per non svegliarlo. Nulla ricordava del suo passato, ma aveva appurato che era telepatica e aveva il dono della veggenza, forse perchè, sin da bambina, aveva immolato la sua castità alle dee e loro le avevano dato il dono della profezia. Nonostante il suo peccato d'amore le dee illuminavano ancora il suo cammino con il dono divino della veggenza. Era grata alle dee del loro perdono e della loro generosità, ma quello che aveva appena sognato era sconvolgente. Un sodalizio di amazzoni, il ritorno di una donna a lei nemica, Nara, ne era certa, la sua rivale, la ex amante di Galath, era tornata. Non temeva le sue armi o la sua alleanza con Mary, ma che rifacesse breccia nel cuore di Galath. Non temeva la morte col ferro o col fuoco, ma di perdere il suo amato Galath. Cocenti lacrime rigarono il suo bel volto angelico e pregò le dee che lui non tornasse da lei, che le dee non si vendicassero per la sua leggerezza. L'attanagliava il terrore di perdere Galath...


Scarlet, novizia del tempio



Edited by - Galath on 29 Sep 2007 22:43:59
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Galath

149 Posts

Posted - 30 Sep 2007 :  15:56:19  Show Profile  Reply with Quote
// off: aggiornamento partecipanti
Abbiamo delinato (finalmente) le scelte di campo.

Gerrok = stai andoando a incontrare Mary_Uruk la Santa: probabilmente in quanto comandante degli scribani dovrai discutere con lei sul rito del perdono...

Nara = tornata su Arcano per far la pelle al suo ex e alla sua nuova amata. parti quindi alla nostra ricerca, vediamo cosa sai fare...

Dalianera e Sir_Archi = amici dei fuggiaschi, imprigionati da Mary_Uruk nell'accampamento della spianata del tempio: attendete i soccorsi o tentate la fuga ?

Mabel e Hatsepsuth = alleate con Mary_Uruk ma in realtà infiltrate nell'intento di difendere i ricercati: adesso dovrete decidere se intervenire per salvare Sir_Archi e Dalianera oppure lasciarli al loro destino o ancora mettervi anche voi alla ricerca.

Molten = partito alla volta di Nosambra : descrivi qualche appunto di viaggio.

Vendicatore e Haartac = partite insieme alla ricerca di Nosambra... bene, andate avanti ma senza riuscire a intercettarci, noi viaggiamo con Faustino soprattutto di notte e stamo molto attenti a non lasciare tracce.

Madras Kristal e Madras Asiram possono intervenire nel gioco a loro piacere, ma tenendo conto che nessuna delle due ha espresso il proposito di lasciare la rispettiva locazione.(Asi a Kolise e Kri al tempio )

ViKario Berserk = non sappiamo ancora nulla. Ne se prenderà le difese dei fuggiaschi ne se cercherà di stronkarci... attendiamo lumi.

Galath
Comandante Esploratori di Lokot

Edited by - Galath on 30 Sep 2007 16:07:29
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Nara

103 Posts

Posted - 30 Sep 2007 :  20:50:25  Show Profile  Reply with Quote
Una figura avvolta da un lungo mantello nero attraversò nel silenzio dell'alba la foresta, fermandosi ai margini di una verdeggiante radura. Nara abbassò il cappuccio del mantello e si inginocchiò chiudendo gli occhi. L'amazzone si concentrò sul suo respiro come le era stato insegnato in uno dei suoi lunghi viaggi; aveva scoperto di avere un dono, di cui in fondo era sempre stata consapevole, ma che non aveva mai sviluppato: lei "percepiva" le sensazioni,i sentimenti delle creature che le stavano attorno, della natura che lacircondava, anche se questo dono non valeva nei confronti degli esseri umani ( anche se l'amazzone sospettava che questo fosse dovuto al fatto che lei non aveva alcun interesse a percepire i sentimenti degli esseri umani).
La giovane cercò le menti delle creature che la circondavano e trovò quelle che cercava: "venite da me, amici miei".
Poco dopo comparvero in lontananza le sagome di due cavalli che si avvicinavano al trotto: uno era Tord, l'altra era una giumenta gigantesca, dal manto corvino tranne che sulle estremità degli arti, coda e criniera, candide come la neve. L'amazzone aveva trovato quella magnifica cavalla tempo addietro, sulla Cordigliera e nessuno, neppure Galath, ancora sapeva della sua esistenza. Il suo precedente proprietario era un ribelle che per qualche strana ragione era stato colpito a morte dai compagni che poi lo avevano abbandonato agonizzante. Nara lo aveva sentito gemere dietro alcuni cespugli e gli si era avvicinata lentamente, in guardia temendo che si trattasse di una trappola. Ma con sua somma sorpresa l'uomo, che l'aveva sentita avvicinarsi si voltò sussurrandole : "India, dov'è India? La mia cavalla, ha cercato di difendermi, l'ho vista cadere, ferita, aiutala, amazzone, ti prego" quindi chiuse gli occhi e spirò.
L'amazzone si guardò attorno e dopo poco scorse, alcuni metri più avanti, coperta di sangue e di terribili ferite la gigantesca sagoma di un cavallo. Si avvicinò per vedere meglio e per poco non svenne nel vedere come avevano conciato quella povera creatura: difficilmente si sarebbe salvata. Ma ora eccola lì, in piedi che correva, con ancora ben visibili le cicatrici del suo passato.
Nara si alzò, ancora traballante per lo sforzo mentale che aveva richiesto quel richiamo, e lentamente andò incontro ai cavalli.
" Ciao piccoli miei. India, partiamo per una missione. No Tord, tu non puoi venire, devo rintracciare dei ricercati e tutti sanno di te, se qualcuno che vuole aiutarli ti vede capirà che ci sono anche io. Ti ho chiamato solo per salutarti, tornerò presto, torna al tuo branco" sussurrò accarezzando i due animali " dai, non essere offeso, guarda, per non farmi riconoscere ho anche tagliato i capelli" sorrise. Chiunque l'avessa vista le avrebbe dato della pazza, ma a Nara non importava, gli animali erano i suoi unici compagni e non voleva che si sentissro tristi.
Tord la salutò con una leggera musata e lei montò in groppa a India, tirandosi su il cappuccio; dopo aver parlato con quella folle di Mary-Uruk aveva un sospetto di dove potessero essere anadati i fuggiaschi: " bene piccola, sarà meglio muoverci, la nostra preda sarà già quasi arrivata. Destinazione Nosambra." e partì al piccolo galoppo.

Nara
Amazzone di Mokada
Scuderia di Nakir
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Hatshepsut

15 Posts

Posted - 01 Oct 2007 :  00:07:14  Show Profile  Reply with Quote
“Perché?” fu la richiesta di Mary-Uruk all’amazzone che fiera la fronteggiava.
Nella tenda c’era un forte odore di incensi bruciati, di canne e di umanità. Hat si chiese se venisse mai arieggiata.
“Ti ho chiesto perché insegui i fuggiaschi?” rispose Hat in tono sicuro “la risposta è no! Pertanto vorrei che tu non lo facessi con me!” L’amazzone sapeva che era un azzardo rispondere in quel modo, l’esaltata che aveva davanti poteva cacciarla, ma confidava nel fatto che la mancanza di lucidità avrebbe favorito un comportamento anomalo.
Mary-Uruk si mosse lentamente, quasi che il suo corpo non volesse rispondere, lo sguardo che fissava un punto lontano oltre la testa dell’amazzone. “Ti ripeto! Perché” urlò in faccia all’amazzone che non ebbe il tempo di rispondere in quanto dall’esterno giunsero delle urla.
Senza esitare, Hat corse fuori dalla tenda e aiutò a separare le due ragazze che si stavano affrontando. Conosceva il loro linguaggio, l’aveva imparato da bambina negli SDU, forse quel diversivo l’avrebbe aiutata ad unirsi al gruppo.
“Bosatrusu seisi macasa, chi mid’acabaisi esti sa melu cosa, du cumprendeisi chi gusta no oliri tottu gustu avvollottu?” disse Hat, sperando che la sua pronuncia non fosse andata persa durante la permanenza ad Arcano.
“Fair’ì is affarius’tusu, no esti cosa ghi ri ‘occara!” rispose una delle due sorelle.
“Teniri arrescioni sorri mia, bogarinci ‘e mesu, spersarì file cocca!” aggiunse la sorella.
Mary-Uruk ferma tra la folla che assisteva alla scena, tuonò che le due ragazze venissero portate via, poi completamente dimentica di Hat, tornò nella sua tenda per impartire ordini ad un gruppo scelto di sue adepte.
Hat dal canto suo, decise di accamparsi con le altre amazzoni, in attesa di ulteriori sviluppi. Sperava che quell’esaltata non si sarebbe ricordata di lei e che le sue nuove compagne l’avrebbero accettata convinte dell’approvazione per la sua permanza, del loro comandante.
Mentre girava per il campo, Hat si era resa conto che erano tanti i visi noti, si stupiva come l’esaltazione potesse avere tanto successo.


Hatshepsut
Comandante delle Amazzoni di Zaira
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Galath

149 Posts

Posted - 03 Oct 2007 :  08:06:49  Show Profile  Reply with Quote
// come di consueto posto io per Haarthac

Haarthac ha scritto
[.....Haarthac arrivò alla Torre dei Dragoni..
...finché le due figure non diventarono dei piccoli puntini all'orizzonte]...



Lo scribano ed il dragone si erano fermati presso una locanda e avevano mangiato a dovere. Vendicatore si stupì nel vedere la quantità di cibo che Haarthac era riuscito a far sparire nella propria bocca, e quando gli chiese "Haarty ma quanto tempo è che non mangi?", lo scribano gli rispose "la mia nutrice diceva sempre che ogni volta che capita di mangiare, bisogna riempirsi fino a scoppiare, perché non si sa quando può ricapitare!.. quindi mio caro Comandante.. ora mangio fino a scoppiare .. poi si vedrà"..
Dopo il lauto pranzo si erano rimessi in cammino, dirigendosi verso l'abitazione di Madras Asiram.
"Comandante, tu credi davvero che la Madras ci darà qualche aiuto?" domandò Haarthac un po' dubbioso.
"Non lo so' Haarthac, sinceramente non lo so'. Stavo giusto riflettendo sulla stessa cosa e la mia certezza di prima comincia a vacillare. Ma non avremo molto tempo per farci questa domanda... guarda - e indicò allo scribano l'orizzonte - ancora poche miglia e saremo al cospetto di Asiram".
Arrivati davanti all'abitazione di Madras Asiram bussarono e dopo un tempo piuttosto lungo la Madras stessa apri la porta.
Un lampo di sorpresa attraversò gli occhi della donna, ma in un lampo riuscì a celarlo dietro uno sguardo di ghiaccio e riprese immediatamente la sua composta gentilezza.
"Che sorpresa - esordì lei - due viandanti inaspettati alla mia porta... il prode Vendicatore, Comandante dei Dragoni Dulkar e nientedimenoche (tutto attaccato) lo scribano Haarthac ... colui che disubbidisce agli ordini della propria Madras....e cosa desiderate da me?"
Gli Hammers notarono che la Madras, in genere molto accogliente, non li aveva invitati ad entrare e che salutandoli aveva usato un tono velatamente scocciato.
"Aykido Madras Asiram - disse Vendicatore - siamo venuti a portarti i nostri saluti e .. " - la Madras interruppe immediatamente il Dragone - "Vendicatore non prenderti giuoco di me. Ho visto molte più lune di te e so' benissimo che non siete qua' per porgermi i vostri saluti. Potreste farlo ogni giorno dell'anno, ma a questa porta non viene mai nessuno per semplice cortesia. L'ultima volta che sei stato qua non tenevi in mano neanche la spada di legno e quest'altro ... - indicando con la testa lo scribano - credo che da solo non sarebbe stato neanche capace di arrivarci. Quindi evitiamo inutili convenevoli e ditemi quali sono le vostre reali intenzioni". La Madras aveva parlato con tono fermo e gelido ed i suoi occhi avevano lanciato sguardi che avrebbero incenerito chiunque.
I due erano senza parole.
"Ebbene? Sto aspettando - riprese Asiram - e se non avete niente da dire gradirei concludere questa conversazione, considerando che l'aria comincia ad essere fresca ed il teporino della mia casa sta tutto uscendo in attesa che due ..ebeti.. emh.. emeriti hammers dicano qualcosa". Il tono della Madras era, adesso, un po' più dolce perché gli sguardi persi di quei due l'avevano intenerita e le avevano anche svelato la bontà delle loro intenzioni.
"Ecco Madras - iniziò balbettando e con voce fioca Haarthac - io.. noi.. sai già che Galath e Scarlet sono fuggiti e hai già sentito che ho disubbidito a Madras Kristal...- lo sguardo di Asiram era freddo come l'acciaio e Haarthac parlava guardandosi i piedi - ma l'ho fatto perché l'amicizia che ho per l'esploratore va al di là della fede per qualunque causa - parlando del suo onore lo scribano stava riprendendo vigore e coraggio - ed il mio onore risentirebbe molto di più per aver lasciato un amico nel momento del bisogno piuttosto che aver lasciato il mio posto. Ho scritto a Madras Kristal una pergamena in cui le ho spiegato tutto questo e l'ho rassicurata che non appena sarà tutto risolto tornerò per subire il giusto giudizio." Haarthac adesso guardava dritto davanti a sé. Fiero per essere riuscito in quell'occasione a non fuggire di fronte alle responsabilità ed a fare, forse per la prima volta, qualcosa per qualcun altro.
"Sono contenta che tu stia finalmente crescendo scribano, ma non mi hai ancora detto perché siete qui!" il tono era nuovamente duro adesso.
Haarthac la guardò e guardò Vendicatore che prese la parola. "Sappiamo che Galath ti è molto legato, vogliamo aiutarlo e abbiamo pensato che tu avresti potuto darci un'indicazione per riuscire a trovarlo per provare a trarlo d'impiccio".
Anche Vendicatore era in difficoltà, non aveva mai visto o sentito la Madras in quel modo.
"ah ah ah ah - rise la Madras - volete farmi morire di risate voi due? siete davvero venuti qui pensando che io, Madras Asiram, vi avrei dato delle notizie, qualora le avessi, circa Galath e Scarlet? Ah ah ah .. ragazzi miei.. cari Hammers era molto tempo che non ridevo cosi..." d'improvviso la risata finì e il tono di Asiram diventò durissimo "Sappiate una cosa.. Galath è un'esploratore molto in gamba e non ha bisogno di me per nascondersi da chicchessia .. è capace di molte cose e tra queste ha la capacità di sparire come per magia e nessuno lo troverebbe mai. Se davvero volete aiutarlo lasciatevi guidare dal cuore. Se le vostre intenzioni sono vere e genuine non ci metterete molto a trovarlo, altrimenti girerete a vuoto per molto tempo. E questo vale per chiunque si metta sulle sue tracce..." Terminò la frase e prese fiato. "Adesso non ho proprio più niente da dirvi. Copritevi perché la notte sarà fredda". Con questo rientrò dentro la casa, era uscita sul porticato mentre parlava, e fece per chiudere la porta. I due Hammers erano ancora una volta senza parole, anzi la speranza cominciava a diminuire dentro di loro. Quando la porta stava per essere chiusa definitivamente Asiram la riaprì e dolcemente disse loro "ma vi dirò che se Galath dovesse cercare rifugio da me o dovesse farmi avere notizie, non mancherò di riferirgli che voi due state cercandolo per aiutarlo. Sia chiaro, io non parteggio per Galath, ma per la giustizia e sono contenta quando nelle situazioni dubbie, come questa, ci sono due schieramenti. Aykido Hammers e che le dee vi accompagnino". La porta si chiuse ed il silenzio calò ancora una volta su Haarthac e Vendicatore.
Rimasero ancora qualche momento davanti alla porta chiusa, poi, sentendosi un po' idioti a guardare una porta, scesero le scale di ingresso e si avviarono verso la campagna.
Camminavano silenziosi uno accanto all'altro, entrambi molto demoralizzati e pieni di sconforto. Dopo un po' Haarthac disse "ed ora Comandante? Io non ho alcuna conoscenza del territorio... e devo dire che quest'ulteriore strigliata mi ha scosso parecchio. Mi sento come lo scemo del villaggio"..
Vendicatore non rispose subito ma continuò a pensare alla conversazione con la Madras.
Dopo circa un quarto d'ora il dragone si fermò e fece fermare lo scribano.
"Mi sembra inutile camminare ed affaticarci senza una meta precisa - disse il dragone - Potrebbero essere ovunque e rischieremmo davvero di girare per sempre senza trovarli mai" mentre parlava tirò fuori dalla sacca la mappa del territorio e la spiegò in terra. "Adesso siamo qui, e come vedi ho già escluso quei luoghi dai quali Galath si terrà sicuramente lontano perché saranno quelli da dove cominceranno le ricerche. Quindi rimangono la regione a sud del tempio, verso Krymenia quindi e quella a Nord verso la foresta inesplorata. Direi di andare a Nord e anche se è la via più difficile ed impervia credo sia anche la più probabile. Tu che ne pensi?"
Haarthac ascoltò con attenzione il Dragone e rifletté qualche secondo guardando la mappa. "Chi ha più maestria in materia sei tu mio caro Comandante, quindi non posso far altro che seguirti dove deciderai di andare. Il compito che ci aspetta non è facile perché, se ho capito bene, potremmo imbatterci anche in coloro che cercano i fuggitivi con scopi diversi dai nostri, ma forse in due avremmo più possibilità di passare inosservati che se fossimo un battaglione. Andiamo dunque e che le Dee guidino i nostri passi".
Vendicatore si alzò, ripiegò la mappa e la ripose nella sacca, poi si incamminò con lo scribano al fianco, verso la foresta inesplorata.

Haarthac.



Edited by - Galath on 03 Oct 2007 08:08:33
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Asiram

35 Posts

Posted - 03 Oct 2007 :  10:17:55  Show Profile  Reply with Quote
Appena richiuse la porta della sua casa, il suo viso s'addolcì e cominciò a pensare a quanto era appena successo.
Certo la sua posizione di vecchia Madras le imponeva severità e prudenza ma ciò contrastava con la sua natura.
Non aveva offerto ristoro e riposo ai due Hammers, Haarthac era un suo vecchio amico ma la presenza del Vendicatore l'aveva trattenuta .
Il momento era delicato, non voleva danneggiare i due fuggiaschi, e non sapeva bene cosa celassero nei loro cuori i due visitatori.
Sperava che i due fuggitivi riuscissero a raggiungere Nosambra e risolvere il loro problema, certamente Faustino avrebbe fatto il suo dovere.
Decise di stare a osservare gli eventi ed intervenire solo nell'eventualità che le cose si mettessero male per i due fuggitivi.Sapeva di poter contare su persone fidate e così si tranquillizzo

Madras Asiram di Kolise



Madras di Kolise
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