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Dalianera
148 Posts |
Posted - 25 Oct 2007 : 11:59:56
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Ancora non poteva credere a ciò che era successo, impietrita dal dolore osservava i resti mortali di sir Archibald composti con gli onori che si tributano ai guerrieri valorosi. Aveva fallito, era questo che pensava la strega mentre nella sua mente scorrevano ancora le immagini di quell’ eccidio. Lacrime velavamo i suoi occhi e le gambe tremanti non riuscivano più a sostenerla, il canto di preghiera echeggiava all’interno della grotta. Dalianera si avvicinò lentamente alla salma ma il senso di fallimento nel suo cuore era un peso troppo grande insieme alla consapevolezza di non essere riuscita a proteggerlo. “Perché aveva tolto l’amuleto?” Questa domanda la tormentava e non riusciva a trovare risposta, ella stessa aveva raccomandato al Dulkar di non separarsene mai ed ora la spietatezza delle amazzoni di Mary Uruk aveva avuto la meglio. La strega accese degli incensi affinché il loro profumo e il fumo potesse salire verso il cielo, creando un tramite tra l’uomo e il mondo divino. Distribuì accanto al corpo le poche candele che era riuscita a trovare e le accese e li si fermò. Il volto pallido di sir Archibald incorniciato dai capelli, l’espressione comunque serena era stata risparmiata dalla morte che gelida era calata. Non riusciva ad arrendersi all’evidenza dei fatti,si tormentava dal rimorso per aver permesso che ciò accadesse. Quelle maledette amazzoni dovevano averli seguiti e atteso il momento opportuno per colpire il dragone ma adesso anche loro erano state uccise e avevano pagato per la loro efferatezza. Ma doveva esserci qualcosa ancora da poter fare, era mai possibile che la magia dell’amuleto era stata sconfitta in questo modo, addirittura polverizzare il monile. Questo era davvero incomprensibile. A questo pensiero una fitta lancinante al petto si fece sentire implacabile lasciandola senza fiato. Si accasciò a terra davanti il corpo di Sir Archibald, egli era quello che le aveva dato speranza per la fuga, che non le aveva permesso di prendere il suo veleno e che l’aveva condotta a Krymenia sul suo cavallo. Respirando a malapena, il suo cuore era a pezzi e si sentiva responsabile di ciò che era accaduto. Non avrebbe dovuto far allontanare il dragone in quel modo incauto, non era riuscita a fermare la mano delle malefiche assassine. In un moto di rabbia battè il pugno ed esclamò
“Mary Uruk me la pagherai …per tutte le dee…la tua morte sarà delle più crudeli!!!!!!”
Dalianera Vicecomandante delle streghe Maestra di divinazione
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Sir_Archibald
59 Posts |
Posted - 25 Oct 2007 : 22:13:07
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Piango....... vago volando insieme al vento di Arcano, piango perchè ho lasciato troppo presto il mio corpo, perchè non ho fatto in tempo ad invecchiarci dentro, perchè non ho fatto in tempo a realizzare i miei sogni, i miei desideri... Piango per non essere riuscita ad aiutare i miei amici, per non essere riuscita a riconciliarmi con Dalianera, guarda, piange per me.... io non posso nemmeno ringraziarla, dirle che le voglio bene, che spero nel suo desiderio di vendetta, non dovevo morire !!! Soffro, i mie lamenti si spargono nell'aria, le mie pene mi accompagneranno in eterno... sono sola....... e non posso fare più nulla.... addio, amici, vivete voi anche per me, vi sarò vicina sempre e con me anche le dee che vi hanno sempre protetto, io vado , il vento mi sta portando lontano..... addio.
Un alito di vento passa tra i capelli di Dalianera, una pioggia sottile comincia a scendere su Arcano............ le mie lacrime..... addio.
L'anima di Sir Archibald
Sir Archibald Dragone di Dulkar |
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Galath
149 Posts |
Posted - 28 Oct 2007 : 21:46:18
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//note del master come master del GdR, atteso qualche giorno per lasciare spazio a eventuali iniziative, riprendo il controllo del gioco chiedendo ad Haarthac e Vendicatore di postare i loro pezzi. Unica indicazione, siete arrivati a Krimenia durante il funerale di Sir Archibald, avete raggiunto i vostri amici e vi proponete di scortarli verso la terza ed ultima meta A seguire, la scena ci riporterà al campo di Mary Uruk, fra le amazzoni del tempio in partenza verso Nistra, come suggerito astutamente da Mabel, e a questo punto l'intervento toccherebbe alla comandante Zaira, Hatshepsut. Anche Gerrock si trova nel campo.
Galath Comandante Esploratori di Lokot
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Edited by - Galath on 28 Oct 2007 21:49:27 |
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Vendicatore
333 Posts |
Posted - 02 Nov 2007 : 23:47:17
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\ ho atteso qualche giorno per non rischiare di anticipare un intervento di Haarthac
Di mattina presto, Vendicatore e Haarthac si rimisero in cammino. Avevano trovato le tracce di Galath e Scarlet (e anche di un altro viaggiatore con un cavallo) ma non erano riusciti a raggiungerli prima di notte. Si erano accampati, con l’obiettivo di alzarsi presto il mattino dopo e concludere l’inseguimento. “Possiamo esser loro utili, prima li troviamo, meglio è” aveva osservato lo scribano, che trasmetteva al Dragone una determinazione davvero ammirevole. Haarthac camminava davanti a Vendicatore, sempre attento ad ogni movimento anche della foglia più piccola, ma in ogni caso piuttosto tranquillo. Se un esploratore esperto come Galath aveva deciso di non cancellare le tracce o di confonderle, voleva dire che si sentiva al sicuro. Oppure erano stati catturati e tenuti sotto tiro da qualcuno poco interessato a nascondere il suo incedere. Un’eventualità da prendere in considerazione. “Vend…sbaglio o le tracce si confondono?”, “Sì, pare che il cavallo abbia una rudimentale barella e che sia rimasto fermo qui un bel po’…proseguiamo”, i due ripresero a camminare “Una barella? Per chi? Forse uno dei due è stato ferito?”, “Non lo so…ma…forse sì, sento odore di sangue, lieve ma lo sento”, “Odore di sangue? Non riesco a sentirlo”, ma Vendicatore già era uscito dal sentiero e si era inoltrato nella boscaglia, tra cespugli, con le falci sguainate per scongiurare un possibile agguato. Haarthac squadrava con attenzione gli alberi per coprire le spalle al Dragone, che dopo pochi attimi tornò indietro a passo veloce. “C’è stata una veloce battaglia, andiamo, e speriamo di non essere in ritardo”, “Cosa hai trovato?”, “Amazzoni morte…ne ho trovate due, nascoste frettolosamente”, “Amazzoni…beh, se portano i colori di Mary Uruk allora è una cosa positiva”, “Il fatto che abbiano vinto non implica che non abbiano avuto dei problemi, lo spero vivamente”, i due accelerarono il passo. Si fermarono solo quando videro il cavallo di Molten. Mikasa nitrì nervosamente ma rimase fermo al suo posto e squadrò i due che si avvicinavano alla grotta dove il suo padrone e gli altri due viaggiatori erano entrati. Avvicinandosi alla grotta, entrambi sentirono il canto di Scarlet provenire dall’interno. Vendicatore non capiva il significato di quel canto, Haarthac invece sì e la sua espressione era velocemente mutata. Il Dragone cominciò a capire qualcosa quando si trovò improvvisamente davanti Molten e Galath. Le loro espressioni erano tristi, le armi riposte subito nei loro foderi. L’atmosfera rifiutava qualsiasi gioioso saluto, Molten si avviò verso Vendicatore e gli posò una mano sulla spalla, bloccandolo: “Vend…devo prepararti a quello che troverai in fondo alla grotta”, “Sento Scarlet cantare, tu e Galath siete qui…chi c’è con voi? Avete delle facce funeree”, rispose Galath: “Con me e Scarlet c’era solo Molten, Dalianera e Sir Archibald erano nei paraggi, la loro intenzione era quella di raggiungerci a quanto pare…”, Haarthac mormorò: “Questo è un canto…di preghiera, di esequie” e detto questo passò oltre i due uomini inoltrandosi nella grotta. Vendicatore pensò ad una domanda che uscì dalla sua bocca ad alta voce: “Chi è il destinatario di quel canto?” ma un urlo precedette la replica di Molten e Galath (“Mary Uruk me la pagherai…per tutte le dee…la tua morte sarà delle più crudeli!!!!!!”), l’urlo era Dalianera, ora Vendicatore aveva la risposta, solo un pezzo mancava al puzzle. Vendicatore superò Molten e Galath e dopo pochi passi si trovò di fronte la scena che non avrebbe voluto vedere. Scarlet e Haarthac erano in piedi a poca distanza da Sir Archibald, sistemato con cura, con le sue armi vicino a lui, Dalianera invece era lì accanto, disperata e furente allo stesso tempo. Vendicatore puntò dritto su Archibald, si fermò in piedi vicino a lui. Non sapeva cosa fare, nella sua testa era un turbinare di tristezza, rabbia, desiderio di vendetta e altre emozioni contrastanti. Mentalmente rivolse una preghiera a quel Dragone che aveva avuto così poco tempo per conoscere a fondo. Disse tra sé e sé, sfiorando lo scudo e la ferita mortale al collo: “Non ti sei mai tirato indietro di fronte a qualsiasi ostacolo, non meritavi questo, Archibald”, quindi si allontanò lentamente dopo aver dato un’ultima occhiata al Dragone. Haarthac rimase al suo posto, poi uscì anche lui. Vendicatore uscì dalla grotta, un’espressione fredda sul volto. Molten e Galath erano vicino a Mikasa, c’era anche Scarlet. “Sono state quelle amazzoni?”, “Sì, Sir Archibald era uscito a bere al ruscello…e lo hanno colpito in quel momento” disse Galath, continuò Molten: “Noi siamo arrivati con un attimo di ritardo, seguivamo quella pattuglia di amazzoni, prima di poterle fermare avevano già ucciso Archibald”. Anche Dalianera fece capolino dalla grotta, sul volto un’espressione stanca e rattristata. Vendicatore si rivolse a Galath e Scarlet: “Io non conoscevo la vostra situazione, mi sono messo in viaggio proprio perché la repentina partenza di Sir Archibald mi aveva insospettito. Ho incontrato Haarthac e la missione che si era posto il Dragone è diventata anche mia. Voglio portarla a termine, come penso anche voi, quando vogliamo partire…io sono pronto” quindi si allontanò di pochi metri. “Dobbiamo raggiungere Mabel, si trova proprio con Mary Uruk e le sue amazzoni” disse Dalianera, “anche se questo potrebbe voler dire riconsegnare Galath e Scarlet alle loro inseguitrici”. “Sì ma continuare a scappare non ha senso, per quanto tempo potreste andare avanti in questa situazione? Certo in Arcano avete degli amici, ma forse più numerosi sono i nemici, non potrete vivere perennemente come fuggiaschi, sareste obbligati a lasciare queste terre” rispose prontamente Haarthac, Galath parlò subito dopo: “Mi hai anticipato scribano. Io non ho intenzione di scappare per sempre, ed inoltre sono Comandante dei Lokot e ho una precisa responsabilità nei confronti del mio gruppo”, “Sradicare il problema alla radice, cioè annientare Mary Uruk, non sarà facile, ma vale la pena di provarci. Anche e soprattutto per onorare i nobili intenti di Sir Archibald” concluse Molten, Vendicatore mormorò qualche parola che suonarono vagamente così: “Sagge parole guerriero”. Così lo strano e variegato gruppetto, un Lokot, una Sacerdotessa, una Strega, un Dragone, un Guerriero e uno Scribano, si mise in marcia verso Mabel e Mary Uruk.
Vendicatore Comandante Dragoni di DULKAR |
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Berserk
247 Posts |
Posted - 04 Nov 2007 : 18:21:40
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[sa vediamo di buttar giù 4 righe]
Quando la porta del salone si spalancò, e la guardia, con il bofone(dicesi bofone il respiro faticoso che uno ha dopoaver corso), il Barbaro VIkario stava beatamente spaparanzato a tracannarsi birra, e mangianre cinghiale arrosto, non aveva impegni per quel giorno, e anche se li aveva, non li avrebbe certo affrontati a stomaco vuoto o senza alcool a sufficienza nelle vene .
Insomma l aporta si aprì , e l'ardes preposto a guardia dell'ingresso a ovest entrò col il suddetto bofone.....a quel punto lo sguardo barbaro si posò su di lui....<spero tu abbia un buon motivo per esser venutoa rompere> come solito, le SUE buone maniere non coincidevano con i canoni standar di quelli degli ALTRI.
Il soldato prese fiato prima di parlare...poi < signore, qualcuno si sta avvicinando alla KIoskas, da ovest. sembrano amazzoni, ma nessuno ci ha avvisati di un loro arrivo>.
<mmm> mugugnio emesso da BErserk, mentre corrucciava la fronte, in effetti, non era stato avvertito di un eventuale, passaggio di amazzoni dalla sua Kioskas < la kosa è strana, non mi piace>.
così si alzò, tracannando l'ultima birra rimasta nel boccale, indossò l apropia armatura di battaglia, forgiata con il metallo sacrò della montagna da cui proveniva, spesso e pesante, ma capace d resistere a colpi tremendi, e impugnata la propia fedele ascia, forgiata con lo stesso metallo, al cui interno era racchiuso un segreto vecchio di ere, seguì l'ardes. fino all'ingresso ovest, dando ordine a suoi uomini di tenersi pronti, l'avevano sempre avertito in queste situazioni...la cosa gli puzzava un pò..e non erano le sue ascelle questa volta.
Berserk Vikario di Nistra |
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Mabel
109 Posts |
Posted - 07 Nov 2007 : 16:18:19
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Dalla fugba di Sir Archibald e Dalianera Amanuator aveva percorso il cammino due volte e aveva visto Mary Uruk, Mabel, Hat, Gerrok e le Amazzoni del tempio viaggiare verso Nistra costeggiando il Kruill. La prima notte l'avevano trascorsa Ylea e Mabel era riuscita a convincere la Santa a proseguire verso la kioskas del Vicario senza deviare per Krymenia da dove una pattuglia di Amazzoni non era tornata e non mandava notizie. Mabel sperava che Berserk si lasciasse coinvolgere nella caccia per avere un alleato al momento dello scontro finale. Ormai aveva deciso da che parte stare. Galath e Scarlet l'avevano fatta grossa ma la Santa non aveva diritto di portare avanti questa sua filosofia restrittiva. Gerrok seguiva la compagnia senza sapere bene dove si trovasse, ma non poteva che essere dalla parte dei fuggiaschi. Mentre cavalcava presa da suoi pensieri scrutando il volto di Hat per capire lei chi servisse notò con la coda dell'occhio un movimento di guardie al cancello di Nistra. Adesso Bers sapeva che stavano arrivando e il mancato preavviso lo avrebbe messo in guardia.
Mabel |
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Berserk
247 Posts |
Posted - 11 Nov 2007 : 12:11:36
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Ebbene si , la cosa non gli piaceva, il suo istinto gli suggeriva che c'era qualcosa di sbagliato, qualcosa che lo teneva sul chi va là, quando uno dei suoi uomini gli portò morte, tirandolo con preoccupazione per le redini, montò in sella, uscendo al passo dal portone, andando incontro al gruppo che si avvicinava, ovviamente, i suoi uomini erano già stati allertati, e pronti a intervenire.
Dirigendosi verso le amazzoni, la prima che riconobbe fu Mabel, gli occhi si socchiusero appena, forse valutando la situazione, mentre fermatosi, si parava davanti aloro, per fermarne il passo, per poi rivolgersi proprio a Mabel.
<ke sta succedendo?>..domanda che uscì secca, ma non fu lei a parlare....un altra amazzone uscì, quella che forse chiamavano la Santa, probabilmente, la "capa"...<Noi siamo...> iniziò, m avenne bruscamente interrotta dal Barbaro con i suoi soliti modi gentili < non l'ho kiesto a te, ti konviene tacere, se non vuoi ritrovarti senza lingua, e qualkos'altro> lo sguardo duro, impassibile, com eil tono di voce, del tipo che non ammette repliche, se non a propio rischio, poi, di nuovo lo sguardo tornò su Mabel, facendo cenno di farsi avanti, di staccarsi dal gruppo e avvicinarsi a lui...così da esser lontani dalle altre e dalle loro orecchie.< sto aspettando risaposta>....si e se la risposta non gli fosse piaciuita,sarebbero stati azzi accidi.
Berserk Vikario di Nistra |
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Mabel
109 Posts |
Posted - 11 Nov 2007 : 12:54:26
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Vedendo arrivare da lontano lamole imponente del Vicario, un moto di soddisfazione nacque in mabel. Sapeva che non avrebbe lasciato correre quella specie di invasione. Al sussulto della Santa in risposta ai modi del Barbaro la sicurezza della buona riuscita dell'operazione fu completa.
"Scusalo Mary Uruk" - disse - "al Vicario di Nistra nessuno ha insegnato le buone maniere e probabilmente il nostro arrivo avrà interrotto uno dei suoi svaghi preferiti. dammi qualche minuto con lui e avrai gli onori di cui sei degna".
"ti tengo d'occhio amazzone!" - rispose la Santa -" non ti permetterò di giocarmi nuovamente qualche brutto tiro."
"abbiamo già avuto questa discussione comandante." - disse Mabel - "non puoi fare ameno di me adesso quindi fammi fare il mio lavoro in pace".
detto questo spronò il suo thanaris e si avvicinò al vicario.
"So che non ti interessa quanto mi faccia piacere di vederti Bers, quindi bando ai convenevoli, bisogna fare in fretta. di sicuro sai della fuga di GAlath e Scarlet. queste pazze fanatiche vogliono ammazzarli. dalle ultime notizie avute da Sir Archibald e Dalianera i fuggiaschi erano a Nosambra, ma ormai credo sia partiti in cerca della loro salvezza. Non so ancora chi si muove con loro, ma di certo non sono soli. gli hammers si sono spaccati a metà e io sto cercando di aiutarli dall'interno delle file nemiche. Con me ci sono Hat e Gerrok che non so ancora cosa hanno intenzione di fare ma ho buone speranze che siano dei nostri. Mi spiace averti coinvolto così, ma è l'unico modo che ho per allontanare le esasltate dal cammino dei fuggiaschi, senza contare che il tuo esercito potrebbe essere utile alla mia causa. Mary Uruk non si fida di me ma ha bisogno della mia collaborazione e anche della tua. Allora dimmi... da che parte stai?"
Mabel Vice Comandante Amazzoni Froll
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Berserk
247 Posts |
Posted - 12 Nov 2007 : 21:39:56
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<mmm > stava ascoltando il Vicario, senza dir nulla finché Mabel non ha finito, prima di rispondere.
<non me ne frega niente di quei due> questa la risposta data....lasciando alcuni secondi di silenzio prima di continuare < ma tu sei una delle poke amazzoni ke si è guadagnata il mio , rispetto, e in nome di questo avrai il mio aiuto> e mentre parlava stava già valutando le possibili mosse da fare, anke se succedeva raramente, quando serviva, sapeva usare anche il cervello..così di nuovo spronò MOrte..facendo cenno ai suoi di abbassare le armi, portandosi davanti alla Santa.
<molto bene, avrete ospitalità nella mia Kioskas...vi troveremo una sistemazione adeguata, mentre tu, Mabel, sarai mia ospite a palazzo>.....ovviamente la Santa stava già replicando sul fatto che esigeva essere alloggiata e trattata come si conveniva, alla sua altezza e tutte ste balordate, ma venne bruscamente interrotta di nuovo dal barbaro, che ora si era portato faccia a faccia con lei, fissandola con uno sguardo freddo, spietato, uno di quegli sguardi che farebbero tremare un troll di montagna. < questa è la mia Kioskas, e quì si fà quello ke diko io, non tu, quando ti sarai guadagnata il mio rispetto, avrai forse ildiritto di replicare qualkosa, >... avvicinando ora il volto a suo < di ankora una parola, e skoprirai perkè vengo kiamato MOrte ke Kammina>, il soprannome che gli venne dato sui campi di battaglia da mercenari e guerrieri dei popoli ribelli, un soprannome che risale ancora alle prime ere di Arcano, e che da sempre ha portato terrore e disperazione inchi losente....si allontana poi, chiamando un Ardes a sè.
< tu, accompagnale,e trova loro degli alloggi che siano abbastanza decenti, perchè non si lamentino troppo, non voglio passar la notte a sentire le loro stridule voci noiose, e poi torna da me> si, gliavrebbe assegnato unamissione, missione di spionaggio, e di comunicazione con i fuggiaschi, poi, tornò al fiancho di Mabel < andiamo> disse, dirigendosi a palazzo.
Berserk Vikario di Nistra |
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Mabel
109 Posts |
Posted - 12 Nov 2007 : 23:56:32
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appena fuori dalla portata delle spie di Mary Uruk, Mabel scoppiò in una sonora risata. "Vicario, sei incorreggibile, sono sicura che non hai bisogno di qualcuno che ti guardi le spalle ma stanotte molti coltelli vorranno raggiungere la tua gola. Queste pazze scatenate sanno che un'aperta rivolta le condannerebbe all'estinzione, ma sono sicura che Mary Uruk ha i suoi mezzi per togliere di mezzo senza sospetto i suoi nemici. Me la sono cavata perchè porto i fregi delle Froll ma dì ai tuoi uomini di non abbassare la guardia con quelle donne." - il Vicario avanzava in silenzio ed ella continuò "Grazie per il tuo aiuto, ma devo chiederti un altro favore, ho una mezza idea di dove possano trovarsi Galath e Scarlet, ma abbiamo bisogno di informazioni e i tuoi uomini sono gli unici a poter compiere questa missione. Se facciamo credere alla Santa di essere dalla sua parte ci permetterà di andare con lei e potremo tenerla d'occhio anche se dubito di poterla controllare senza scatenare un bagno di sangue. Per il momento Nimira non si è pronunciata e così anche le altre Madras quindi non possiamo agire in tal senso. Galath mi ha dato un indizio e credo che si trovi a Krimenia, forse lì riuscirà a trovare indicazioni per raggiungere la Sacerdotessa Occulta che ci libererà da questo fardello senza scatenare una guerra, ma fino ad allora ho intenzione di vegliare sui fuggiaschi e sono veramente contenta che tu sia al mio fianco."
Mabel |
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Galath
149 Posts |
Posted - 14 Nov 2007 : 11:26:22
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La variegata compagnia procedeva verso Nistra in ordine sparso, per non lasciare tracce evidenti, pur essendo rallentata dalla barella di Scarlet, trascinata dal cavallo di Molten che lo conduceva per la cavezza. La novizia era quasi guarita, la febbre era scomparsa, e presto sarebbe tornata ad essere in forma, bellissima e sensuale come prima.
Nei pressi della kioskas furono raggiunti dalle voci isteriche delle amazzoni del tempio che, accampate fuori dalle mura, incitavano alla preghiera ed al pentimento, chiunque incrociasse il loro sguardo.
Con un rapido cenno di intesa Galath e Molten si avviarono in perlustrazione, lasciando a Vendicatore la responsabilità di proteggere il resto del gruppo ed i cavalli, che vennero prontamente dissellati e rifocillati.
Dopo pochi passi, furono raggiunti da Dalianera, e nulla valse a farla tornare indietro; la luce insolente che scintillava di solito negli occhi della strega, aveva lasciato posto a un'espressione dolce e quasi implorante.. fu inevitabile acconsentirle di unirsi alla pattuglia.
l'avvicinamento fu lungo e complesso, i due uomini abituati e perfettamente addestrati sarebbero stati in grado di addentrarsi fin nel cuore dell'accampamento, ma all'improvviso un cenno di Dalia indicò un drappello di Ardes che aveva lasciato le mura di Nistra, diretto al campo delle amazzoni...
Sdraiati sull'erba strisciarono più vicino possibile al posto dove alcune amazzoni attendevano il Vikario e i suoi emissari; fra queste, la figura muscolosa e lo sguardo spiritato di Mary_Uruk, la rendevano inconfondibile...ma... certo...quell'altra amazzone dalle forme sensuali e lo sguardo truce... "Mabel" il guerriero bisbigliò il nome, e gli altri annuirono silenziosamente. "che caspita ci fa, la vicecomandante delle Froll in mezzo a quelle esagitate??"
Intanto gli emissari da Nistra avevano raggiunto le amazzoni e stavano discutendo animatamente, ad un certo punto, Mabel diede gambe al suo cavallo e si allontano col Vicario di qualche metro, e li continuarono la discussione lontano da orecchie indiscrete.
Non fu possibile ascoltare quello che si erano detti, ma il clima appariva indiscutibilmente disteso, tanto che fu dato l'ordine alle amazzoni di smontare il campo per entrare nella kioska, dove sarebbero state evidentemente accolte con insolita ospitalità dal vikario e dai suoi Ardes.
Le labbra della strega, solitamente invitanti e carnose, erano serrate in una smorfia di disappunto e disegnavano una sottile linea orizzontale; Dalia fu la prima a parlare: "come se non avessimo abbastanza nemici, adesso si sono alleati pure quegli ubriaconi selvaggi degli Ardes..."
Si interruppe temendo di offendere il guerriero, che invece scoppiò in una sonora risata "ahahah. certo, non nego che per un guerriero una donna e una birra sono necessità irrinunciabili, ma che ci vuoi fare.. noi siamo guerrieri, molti di noi sono di stirpe barbarica, esattamente come il vikario e i suoi Ardes; non abbiamo una grande inclinazione per la coltivazione delle rose !! ahahah !"
L'esploratore bisbigliò solo due parole, fra se, quasi a rimarcare un concetto che gli attraversava la mente, laggiù distesi nell'erba alta.. "donne e birra" Diede il cenno di ritirarsi per tornare ai cavalli, ma nel silenzio i suoi occhi mandarono un guizzo che sarebbe parso divertito, e le sue labbra si sollevarono quasi impercettibilmente da un lato, in un mezzo sorriso che diceva molto a chi lo conosceva bene.
Dalia rimase in silenzio fino a quando furono tornati fra gli altri, in attesa che Galath facesse il punto.
"una strana alleanza, davvero!"
Tutti si sedettero in circolo attorno al comandante, e Galath li osservò guardando i loro volti, uno per uno. Guardando negli occhi la novizia, continuò a parlare:
"..la nostra missione è quella di trovare la sacerdotessa occulta, e celebrare il rito del perdono di cui ci ha parlato la sciamana Hibryan..." proseguendo dopo una pausa ad effetto "ma non sappiamo dove esattamente si cela la grotta del rito" attimo di silenzio "abbiamo il terzo enigma da risolvere.. la PERGAMENA SCARLATTA.. cioè.. chi è la persona che traccia il sottile filo di parole scritte che collega Arcano ad un altro mondo che ha per segno distintivo il colore preferito della nostra novizia Scarlet? Rosso Scarlatto..."
Rimase un istante a osservare il volto dei suoi amici, Haartac era assorto e la sua espressione pensierosa lasciava intuire che forse.......
"Ci preoccuperemo di raggiungere i sotterranei che custodiscono la grotta del rito, una volta che avremo svelato l'enigma, intanto potremmo cercare di rendere meno idilliaca la convivenza fra i nostri gentili ospiti e le amazzoni integraliste.." Quindi prese a svelare il suo piano: "Molten, tu sei un guerriero, e potresti passabilmente spacciarti per un Ardes...aiutando me e Vendicatore a procuraci un paio di elmi e mantelli per poterci travestire a nostra volta." "Dalianera.. tu sei stata ospite del vikario, in qualità di maestra di divinazione..e sai dove sono le cantine con le riserve di birra della kioska, e quelle personali dove sono custoditi gli alcolici di Berserk..!"
Oramai il piano era chiaro, per grandi linee... distruggere le riserve alcoliche del vikario, facendo ricadere la colpa a un eccesso di zelo religioso delle integraliste; gli hammers avevano una strana espressione divertita stampata sul volto.
"ma come faremo.." chiese Scarlet " ..a far ricadere la colpa sulle amazzoni di Mary Uruk ?"
Dalianera si era alzata, aveva preso un fagotto dalla bisaccia del suo cavallo, e ne aveva vuotato il contenuto in mezzo al cerchio degli hammers; fregi, mantelli, piastre di corazze che erano appartenute alla pattuglia che aveva ucciso Sir Archi, e che la strega aveva preso per poter compiere qualche sortilegio. Ce ne era abbastanza per trasformare in Amazzoni del Tempio, lei ed anche Scarlet;
Le due donne raccolsero gli indumenti e dopo pochi istanti tornarono ad unirsi al gruppo, stupende nei loro corpetti e seminude, ma con i visi avvolti nei turbanti neri che lasciavano scoperti solo gli occhi, sapientemente contornati dal kajal.
Andiamo, hammers, ognuno di noi sa cosa fare.
Galath Comandante Esploratori di Lokot
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Galath
149 Posts |
Posted - 14 Nov 2007 : 21:30:11
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// comunicazione del Master:
A questo punto la storia direi che ha preso una piega netta ed avvincente... siete tutti bravissimi, ed è quasi un peccato dover mettere dei paletti, dare delle indicazioni precise, ma questo è proprio il compito del Master.
Perciò adesso vorrei gli interventi di:
Dalianera Haarthac Molten Vendicatore Scarlet
La missione è: intrufolarsi dentro le mura di Nistra, travestirsi da guerrieri Ardes, (Dalia e Scarlet sono già nei panni di due Amazzoni Integraliste)
invece, per il gruppo aggregato a Mary Uruk vorrei che postasse il suo intervento, la comandante Zaira, Hatsepsuth;
Berserk e Mabel interverranno dopo l'incursione.
Abbiamo perso le tracce di Nara, vendicativa e solitaria, che potrà intervenire quando vuole, a condizione di rimanere entro il contesto attuale.
Galath Comandante Esploratori di Lokot
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Edited by - Galath on 14 Nov 2007 21:40:57 |
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Dalianera
148 Posts |
Posted - 17 Nov 2007 : 12:10:29
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L’animo della strega era colmo di risentimento e vendetta, nella sua mente tutto appariva chiaro e ben determinato, era giunto il momento di far giustizia e di vendicare la morte di Sir Archibald. Il suo volto era coperto dal turbante nero e i suoi occhi, segnati dal trucco, apparivano più misteriosi che mai. L’oscurità era calata e il silenzio regnava sovrano, determinate le due donne avanzavano veloci e inavvertibili come felini. Indossavano fregi, mantelli, piastre di corazze che erano appartenute alle feroci assassine del Dulkar, erano perfette nel loro travestimento, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che in realtà erano la Vicecomandante delle streghe e la novizia fuggiasca. Erano giunte all’ingresso della Kioskas, il grande e antico portone di metallo pesante era presieduto dall’alto dai guerrieri Ardes posti a guardia sui due pulpiti sovrastanti l’entrata di Nistra. Uno dei guerrieri aveva urlato loro di fermarsi, Dalianera si era voltata verso la novizia.
“ Lascia parlare me con l’Ardes…. Tu stai dietro di me in silenzio e cerca di tenere uno sguardo fiero e non timoroso….ricordati che siamo due amazzoni al servizio della Santa!!” Scarlett aveva annuito ma appariva visibilmente intimorita.
Così dicendo, chiamando a raccolta tutte le sue forze e il suo coraggio, Dalia aveva urlato al guerriero in tono spavaldo e autoritario.
“ Lasciaci passare Ardes!! Facci fare strada verso la nostra comandante Mary Uruk!!”
Il barbaro era sceso dal pulpito per poter vedere da vicino le due donne che si erano presentate e che pretendevano di raggiungere la loro comandante. Le osservava con attenzione, con sguardo avido scrutava le loro forme sensuali e morbide come a voler penetrare fino all’interno dei loro corpetti per godere di quelle grazie nascoste. Si era avvicinato alla strega, quasi ad averla ad un centimetro dalla sua bocca, con il fiato puzzolente di alcool le aveva detto
“ A quest’ora della notte cercate la vostra padrona? Nessuno può entrare a Nistra se non per volere del Vicario!!!”
Dalianera sapeva che quel bamboccio ubriaco avrebbe potuto causare problemi alla riuscita della loro missione e allora con fare deciso e comunque suadente aveva appoggiato la sua mano sul petto dell’Ardes e lentamente l’aveva fatta scivolare fermandosi all’altezza della cintura del guerriero, lo aveva tirato a se e aveva sussurrato
“ Dobbiamo consegnare delle pergamene importanti alla nostra comandante, non pensare che a noi faccia piacere viaggiare nel cuore della notte….stanotte poi…che avevo anche voglia di divertirmi…magari …potremmo fermarci qui con te e consegnarle domani alla prima luce del giorno…potremmo fermarci qui a fare compagnia a voi di guardia….”
Il ragazzotto nerboruto a quelle parole e vedendo prospettarsi una notte diversa dal solito aveva afferrato la strega alla vita e le aveva fatto cenno di seguirlo. Dalia aveva guardato Scarlett e con gli occhi tentava di rassicurarla, avrebbero recitato la loro parte e colpito i soldati mentre meno se l’aspettavano. Di guardia erano solo in due e distrarli non sarebbe stato difficile, la strega si era lasciata condurre dal giovane guerriero che adesso cercava di amoreggiare con lei, facendo segno al suo compare di dedicarsi all’altra amazzone. L’Ardes adesso tentava di stringerla e di tuffarsi su quella pelle morbida ed invitante, le mani di lui scorrevano lungo il corpo di lei e la strega, miracolosamente, era riuscita a convincerlo ad appartarsi lontano dagli altri due. Non appena furono nascosti, mentre le labbra del guerriero erano impegnate a baciare il suo collo, Dalianera, afferrando una grossa pietra, che fortunatamente aveva adocchiato, colpendolo in testa con tutta la sua forza, era riuscita a liberarsi. Il malcapitato non aveva avuto il tempo di capire ed era crollato su di lei a peso morto. Ora occorreva aiutare Scarlett, impegnata a tenere a bada l’altro guerriero, con fare deciso aveva afferrato lo stesso sasso con cui aveva colpito il primo e minacciosa si dirigeva verso l’altro. Lo sprovveduto era di spalle e tentava di baciare la povera novizia, silenziosamente Dalia era avanzata dietro di lui e con tutta la sua forza aveva assestato il colpo. La sventurata Scarlett, pallida in volto, aveva avuto la forza solo di dire
“ Dalia ….meno male…non ci speravo più….”
La strega l’aveva guardata benevolmente e aveva aggiunto
“ Avrei mai potuto lasciarti nelle grinfie di questo rozzo barbaro? Su ….adesso muoviamoci !!! abbiamo una missione da compiere e dobbiamo riuscire a fuggire da qui prima dell’alba!!”
Complice l’oscurità erano riuscite ad avanzare all’interno della Kioskas riuscendo anche a non farsi notare dal gruppo di amazzoni imperiali che stavano di guardia al punto di sdoganamento da cui obbligatoriamente dovevano passare tutti i viandanti. Ora procedevano per la strada principale, lastricata che conduceva alla piazza, passando attraverso botteghe e palazzi e si ritrovarono proprio davanti la grande dimora del vicario. All’ingresso dell’imponente dimora altre due guardie sostavano illuminate da due fiaccole poste ai lati del grande portone. Questa volta occorreva fare più attenzione di prima, non potevano rischiare ora che la meta era vicina. Dalia ricordava che lungo il perimetro delle mura del palazzo, non molto lontano da un ingresso secondario, vi era una sorta di canale che serviva a spurgare le latrine poste negli alloggi dei guerrieri di stanza al palazzo e che non era molto lontana dall’ingresso delle eccellenti cantine che custodivano le pregiate bevande con cui il Vicario amava dissetarsi. Lei stessa aveva visitato quei luoghi quando si era recata per far dono a Bersek di un prezioso distillato di malto invecchiato 30 anni in botte di rovere. Lei personalmente aveva riposto il dono per assicurarsi che fosse ben conservato. Conosceva bene quell’ala del palazzo e solitamente non era anche poi particolarmente vigilata, meno che mai quella notte. Rivolgendosi a Scarlett le aveva dato istruzioni sul da farsi.
“Strisceremo lungo il perimetro del palazzo senza farci scoprire e con il favore dell’oscurità entreremo dall’unico punto d’accesso che possiamo considerare strategicamente valido e vicino alle cantine. C’è un canale di sbocco dal quale spurgano le latrine poste negli alloggi dei degli Ardes, per quanto potrà apparirti una cosa rivoltante dovremo introduci da li, è la via più sicura!!”
Così detto le due donne coraggiose cercarono di guadagnare terreno senza che nessuno le vedesse e si accorgesse della loro presenza. Appena giunte al punto cruciale si chinarono entrambe e furono investite da un odore nauseabondo, ma si fecero forza e andarono avanti sfidando nell’oscurità la loro stessa volontà. Non avevano idea su cosa stessero strisciando i loro corpi, il buio pesto non permetteva loro di capire, ma la puzza nauseante glielo lasciava intuire. Il passaggio era stretto e questo accentuava ancora di più il senso di soffocamento dato dagli umori putridi e stagnanti che riempivano il canale. Fortunatamente erano quasi alla fine di questa sofferenza e già si intravedeva l’uscita. La prima cosa che fecero appena furono sbucate dal condotto fu quella di prendere aria e di respirare lentamente. Scarlett era duramente provata da questa esperienza e particolarmente dato che ancora non si era completamente rimessa in salute. Dalia non aveva il coraggio di guardarsi e rendersi conto di come era ridotta, ma già la vista della novizia le aveva dato una vaga idea delle loro condizioni. Non potevano perdere tempo, prima che qualcuno dei soldati si accorgesse della loro presenza dovevano raggiungere la loro destinazione e portare a termine il tutto.
“ Andiamo!! Riposeremo quando sarà il tempo!!”
Con tono perentorio la strega aveva pronunciato queste poche parole e già si stava dirigendo verso le cantine, la povera Scarlett silenziosamente la seguiva fiduciosa che la strega sapesse il fatto suo. I corridoi del palazzo erano illuminati fiocamente dalla luce delle torce, scivolarono silenziose per i lunghi corridoi finché non si ritrovarono davanti l’ingresso del sotterraneo. Stranamente la porta era appena accostata, forse dovuta al fatto che avendo avuto per ospiti le amazzoni il Vicario avesse richiesto alcolici da servire. Afferrando una torcia entrarono all’interno sempre con tanta circospezione, evitando si provocare sospetti con rumori e altro. Era come ricordava, pensava la strega, quel luogo era pieno di preziose botti di vino, di birra e barilotti di vari distillati. Ora non occorreva altro che distruggere ogni cosa e questo era il compito più difficile. Chiusero alla porta di ingresso per attutire i rumori e guardandosi con complicità iniziarono a fracassare ogni cosa. Con le spade cominciarono a colpire e bucare tutte le botti di birra preziosa che iniziò a colare e ad allagare tutto. Poi fu la volta del vino e anche questo si riversò tutto sul pavimento. Per ultimo ruppero lanciando al muro tutti i barilotti di distillati. Le esalazioni di alcool erano fortissime ma la strega pensava a quale sarebbe stata la terribile reazione di Bersek al momento in cui avrebbe scoperto la sciagura e appena avesse trovato i fregi appartenenti alle amazzoni della Santa. Questo solo pensiero era bastato ad illuminare il volto della strega pregustando la vendetta. Ora avrebbero pagato caro il massacro di Sir Archibald.
Occorreva fuggire velocemente, spogliarsi dei fregi e far credere che fossero caduti accidentalmente per poi tentare la fuga dal palazzo.
“ Presto Scarlett….dobbiamo andare via ….lasciamo quello che dobbiamo e scappiamo via!”
Corsero via per la strada che avevano percorso all’andata e tentarono di raggiungere il passaggio dal quale erano riuscite a penetrare. Lungo la corsa disperata capirono che qualcuno si era accorto del disastro accaduto e aveva dato l’allarme e da lontano si udivano le voci dei soldati che si passavano la notizia. Ebbero appena il tempo di rientrare velocemente nel canale di sbocco e ripetere la loro fuga all’inverso passando per i liquami putridi.
Stanche e spossate adesso erano riuscite ad uscire dal palazzo e l’unica via di salvezza era quella di passare dal posto di guardia in cui giacevano esanimi i due malcapitati Ardes che avevano subito la loro aggressione. Appena fuori dalle mura della Kioskas, tirarono un sospiro di sollievo. Erano riuscite a portare a termine la loro missione e adesso bastava solo montare a cavallo e fuggire lontano da lì per raggiungere gli altri e attendere il da farsi. L’alba era vicina e tra poco Amanuator sarebbe comparso in cielo, dovevano approfittare dei pochi istanti di oscurità che le avrebbe protette nella fuga. Così fecero, i cavalli spinti al massimo correvano verso la loro salvezza, la strega aveva un 'aria soddisfatta e il suo cuore adesso era leggero, la sua vendetta si era attuata e l’anima di Sir Archibald era certa le avesse protette. Alzando gli occhi al cielo aveva come avuto l’impressione che una stella brillasse più di tutte le altre.
Dalianera vicecomandante delle streghe maestra di divinazione
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Edited by - Dalianera on 19 Nov 2007 08:56:16 |
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Scarlet
114 Posts |
Posted - 22 Nov 2007 : 18:24:43
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Era stata una fatica immane per Scarlet che nonostante la sua vita di vespa portava già da due mesi il frutto del suo amore dentro di sè e a causa del suo stato risentiva particolarmente dello sforzo fisico e della tensione psichica. Sentiva ancora su di sè le mani viscide della guardia, il terrore che potessero contaminarla, farle violenza... il terrore ed il ribrezzo la pervadevano ancora. Terrore per il suo onore, ma anche per la vita della sua creatura ancora così fragile e vulnerabile, vita che poteva essere compromessa dalla colluttazione o semplicemente dal pathos emotivo. "Tutto bene, piccola Fiamma, la zia Dalianera ha conciato per le feste quel poco di buono, siamo al sicuro ormai, tuo padre ed i suoi amici ci proteggeranno" aveva sussurrato sfiorando il suo grembo ancora piatto. Scarlet, stremata, si era abbandonata ad uno stadio intermedio tra il sonno ed il trance. La tensione era cresciuta forse più di prima. Era nei sotterranei di uno sconosciuto palazzo, in una sorta di labirindo con cunicoli e ragnatele, vi erano tante porte, ma una di queste, contrassegnata dal numero 28, si contraddistingueva per l'immagine di enormi ali di drago scarlatto. Qualcosa, forse il suo sesto senso o una voce occulta le diceva che lì avrebbe trovato la mappa scarlatta che le avrebbe indicato la via per la sacerdotessa occulta. Invano cercò di aprire quella porta, le chiavi in suo possesso non erano quelle giuste... Si svegliò madita di sudore, sfinita più di prima. Bisognava credere al suo sogno o era solo il delirio di una mente provata da emozioni troppo forti? Era tutto così confuso...
Scarlet, novizia del Tempio
sacerdotessa |
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Berserk
247 Posts |
Posted - 24 Nov 2007 : 15:23:31
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(off// scusate l afretta nel scrivere questo pezzo e il ritardo, ho avutoproblemi e l'ho buttato giù di corsa, giusto per non frenare ilgioko)
ormai era notet fonda quando il VIkario decise di ritirarsi, dopotutto, ogni tanto, pure lui doveva dormire, si alzò stiracchiandosi, osservando mabel..la tavola portava ancora i resti di una cena che avrebbe sfamato un interà tribù di troll.
< bahi, io me ne vadoa dormire, riparleremo delle tue amike domani mattina>
troppo presto aveva parlato, un attimo dopo infatti, una guardia irruppe nella sala, ansimando. < Vicario, le cantine, tutte le botti sono state distrutte>.
lo sguardo del Barbaro cambiò di colpo, voltandosi verso l aguardia, < Koosaaa> la voce tuonò
<l'altra sala.....cisonoentrati??> la guardia sapeva a quale stanza delle segrete si riferisse, una stanza in cui nessuno, sarebbe mai dovuto entrare , ma nonattese risoposta, stava già superandola, seguito da mabel, giù per le scale, quando fu in cantina, l arabbia era ben visibile, e quando trovò i fregi delle amazzoni che stava ospitando, qualcosa cambiò.
<mabel> la chiamò senza voltarsi < le tue presunte compagne di viaggio, hanno firmato la loro condanna a morte>..il tono non lasciava dubbi, ora era la rabbia e l'odio a muovere il vikario....le birre sacre, usate per i rituali del popolo delle montagne erano state distrute inquel modo, e nel seguente silenzio delel cantine, qualcosa si fece sentire, dietro un aporta accuratamente sigillata, come qualcosa di metallico che vibrasse, quasiin risposta a quella rabbia, qualcosa che apparteneva al passato del vicario,e ch emai piàù sarebbe uscito da quelle segrete, poi..il barbvaro si voltò...tornando verso l'uscita, e allo stato attuale delle cose, molto sangue sarebe scorso quella notte.
Berserk Vikario di Nistra |
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