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 Ylea
 GDR fucina4 - Sulla via della Kioskas Imperiale

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T O P I C    R E V I E W
FATO Posted - 05 Jan 2010 : 16:56:47
Il gruppo non procedeva speditamente.
Gli “occhi” facevano il loro lavoro, ma ad ogni bivio o dubbio sulla via da intraprendere, si dovevano fermare in attesa di istruzioni.

Madras Kristal non voleva, o non poteva, visto il tanto tempo trascorso dall'ultima volta che aveva dovuto percorrere la via segreta, redigere una sommaria mappa per le staffette.

Il vice dei Dragoni, era nervosissimo, capiva perfettamente, erano vulnerabili, ed in caso di attacco non avrebbero potuto difendersi.

Undici guerrieri, un Artista ed una Scribana.
Gli zoccoli risuonavano sul suolo come grancasse.

Occhi abituati all'uscurità videro i due dragoni dell'avanscoperta.
Le solite staffette che si muovevano ormai da tempo sul suolo di Arcano-pensò-.
Poi un'altro cavallo. Strano di solito non viaggiano soli. Poi qualcosa di diverso, un veloce consulto fra gli uomini a cavallo ed infine uno di loro si stacca e ritorna su i suoi passi. Mentre gli altri proseguono.
Pochi minuti ed ecco un drappello di undici persone.

L'osservatore lascia passare il gruppo, aspetta piu del doppio del tempo passato fra i due avvistamenti, e silenzioso percorre il tratto di bosco che lo separa dal suo accampamento, convinto che stavolta sia importante.
Senza indugiare, una volta nell'accamento amico, fece subito rapporto al suo superiore.

Finalmente, era ormai tempo, era ora che si vedesse qualcosa di nuovo. dopo una circa un mese dall'infiltrazione, questo era quello pensò Mobuss, guerriero esperto.
Ordini secchi veloci, mormorati ed in pochi minuti il comandante e la sua pattuglia erano pronti per intercettare il drappello.
Le regole di ingaggio era molto chiare e precise.
Non si doveva per nessun motivo attaccare il nemico, ed in caso di contatto nessun prigioniero e tantomeno superstiti, era anche per questa ragione che ogni azione di verifica e controllo doveva essere effettuata con una superiorità numerica di minimo 3 contro 1.

Bastò poco tempo per avvertire il rumore degli zoccoli dei cavalli degli Hammers. Mobuss controllò il territorio. Il drappello proseguiva con a sinistra le impervie pareti della montagna che si erigeva alta, ed a destra una leggera collina.

La decisione fu presa in un istante, con i suoi si portò dal lato opposto della collina e giunto a circa metà di essa incomincio a scalarla. per raggiungerne la sommità ed avere un punto di osservazione privilegiato ed una posizione di vantaggio nella sciagurata ipotesi che vinisse scoperto.
Finalmente in cima osservò dubbioso lo strano balletto delle staffette, poi capì, si trattava di una astuta manovra per proteggere il viaggio di qualcosa o qualcuno di importante, molto importante.

Ecco il drappello, scrutò con attenzione, ed d'improvviso il cuore gli si arrestò, il fiato gli divenne ghiaccio ed il sangue smise di scorrere nelle sue vene. NO, non poteva credere che gli Dei avessero scelto lui.
La distanza e gli alberi che lo proteggevano non gli permettevano di esserne totalmente sicuro, ma poi la rivide.
Un turbine di emozioni, eccitazione ed adrenalina. SI, era lui il prescelto, non doveva fare altro che scendere, prenderla e portarla al suo Re.


Il Fato
12   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Molten Posted - 31 May 2010 : 15:37:02
Per me va bene...

Molten
Comandante Guerrieri Etek
Fabbro Supremo
Arciere Scelto
Kristal Posted - 29 May 2010 : 07:52:12
Attenzione, per tutti!!!
Cutter (suggeritogli da me, scusate se mi sono permessa) sta tentando di riallacciare le vicende del suo racconto "Il Morbo" inviato in ML a quelle del presente "La spada di Athenas", che langue da un po'...
Siete tutti d'accordo? In tal caso, porteremo in ML arcano@arcano.net tutto il GDR presente.
FATO, per te è ok? (Così forse saprò finalmente che fine ho fatto dopo quella terribile imboscata!!! ^__^)
Aspetto smentite o conferme, grazie a tutti!!!

p.s. Se qualcno non è iscritto alla ML e desidera seguire il racconto, SI ISCRIVA!!! (che è anche ora ^__^)

Madras Kristal
Yukio Posted - 07 Feb 2010 : 22:09:40
"Cercando di non esser visto si avvicina a chi in questo momento porta la spada sacra...il suo compito è consegnarla alla prescelta...i Gams della sua Legione Ombra sono che vigilano quella strada pronti ad entrare furtivamente in azione...l'ordine è di recuperare la spada senza versare una goccia di sangue Hammers"

Che le Dee veglino su di voi
Yukio
Istruttore di tiro
con l'arco
Vicecomandante dei
Guerrieri Gams
Kristal Posted - 02 Feb 2010 : 07:38:14
Era successo tutto all'improvviso...
Il silenzio di colpo s'era riempito prima del ringhiare feroce del lupo e poi di urla agghiaccianti, e prima ancor d'aver paura la scribana s'era trovata scaraventata a terra da Silver. E poi la corsa a perdifiato, mentre qualcuno la trascinava indietro a viva forza.
Correva senza ancora aver capito il perchè, ma avrebbe voluto attendere anche il resto dei suoi hammers... troppi mancavano alla sua vista!
Dov'erano??
Cos'era successo in quel dannatissimo bosco?

Madras Kristal
FATO Posted - 01 Feb 2010 : 11:11:38
Avete sentito? - Silver Wind chiese con aria preoccupata, ai suoi compagni di viaggio,- Sembrava un nitrito...-
L'Eccelsa si strinse ancora di più nel suo mantello, i brividi che le percorrevano tutto il corpo non erano certo per il freddo, che in realtà non sentiva nemmeno.
L'artista, rimase in silenzio cercando di ricacciare i ricordi sepolti che con prepotenza, tumultuosi emergevano.

Anche il lupo, inseparabile compagno del Dulkar, non era tranquillo. Continuava a trotterellare in maniera spasmodica avanti ed indietro il sentiero che stavano percorrendo,fermandosi qualche istante, di tanto in tanto, a fiutare l'aria.
Ancora una volta Mobuss aveva avuto Gli dei dalla sua, erano sopravento rispetto al luogo dove erano avvenuti gli attacchi.

Eccoli, Mobuss era pronto, sapeva che aveva fatto tutto quello che doveva, era solo un poco meno calmo del solito. La posta in gioco era enorme.

Ora i gruppo procedeva nella classica formazione di trasferimento:
Due Dragoni un po più avanti, poi serrati due Dulkar, Silver Wind, Madras Kristal, il Portavoce degli Artisti, ed un Dragone. Poco distante chiudevano la marcia gli ultimi due Dulkar

Mobuss controllò che i suoi fossero pronti, un gruppo avanti per sbarrare il passo, il grosso insieme a lui per l'attacco principale che si sarebbe diviso in due per bloccare un'improvabile ritirata, ed infine gli arcieri per coprire l'operazione.
I primi due Hammers lo superarono....ed l resto del gruppo si era oramai quasi a portata. Poi successe qualcosa, qualcosa che Moubuss avrebbe dovuto prevedere, e si maledì perchè, ancora prima che accadesse, capì che aveva fatto un errore.
Il lupo Silver nel suo insistente andirivieni, ad un certo momento si trovò sottovento ed immediatamente fiutò gli stranieri.
L'animale si bloccò e incominciò a ringhiare in maniera terribile, labbro superiore arricciato verso l'alto i denti ben in vista il e le le zampe anteriori tese, pronto all'attacco.

Bastò questo per scatenare l'inferno.

Il drappello si arrestò immediamente, e Mobuss, anche se non era ancora il momento, si erse dal suo nascondiglio e scagliò la prima freccia diretta al terzo Dulkar.

La freccia colpì il Dragone in pieno petto, sbalzandolo dalla sella e facendolo cadere, il cavallo spaventato fece uno scarto in avanti e partì al galoppo trascinandosi il Dragone incastrato con il piede nei finimenti.
Nel preciso istante in cui il cavallo scappava, un orda di nemici uscì dai nascondigli urlando e agitando le asce mentre gli arcieri fecero partire la prima volata di frecce.
La Reazione Automatica Immediata dei Dulkar fu esemplare.
I primi due Dragoni incoccarono le frecce e risposero immediatamente per poi scendere da cavallo con le armi in pugno.
Silver Wind si tuffò sulla Madras per poi cadere entrambi al suolo, Pipistrello e gli altri componenti del gruppo si gettarono immediatamente a terra.

Corsero tutti indietro, L'imboscata era iniziata troppo presto e la porta posteriore non era stata chiusa dagli uomini di Mobuss.
Le atroci urla degli attaccanti gelavano il sangue, Gli Hammers si raggrupparono una decina di antie più indietro e fu la volta dei Dulkar di coda attivarsi per coprire il rientro dei compagni avanzati.

Si contarono, Silver Wind dispose immediatamente la formazione a riccio, ma si rese conto subito che non ne sarebbero usciti vivi, il nemico oltre ade essere in soprannumero sapeva anche combattere.
-Pipistrello,- disse con l'arma in pugno – prendi un Dragone la Madras, e vai. Io con i miei cercherò di trattenerli-

Mobuss si maledì ulteriormente, le cose non dovevano andare così, inoltre, era la prima volta che combatteva contro qualcuno addestrato e disciplinato, di solito bastavano le urla a far tabula rasa del nemico.
Scese sulla strada e rincorse gli Hammers , che nel frattempo si erano fermati e li aspettavano.

Pipistrello, aveva già in mano il suo pugnale, tanto micidiale in un corpo a corpo tanto ridicolo in quella situazione, ascoltò le parole del Dragone, e senza esitare fece un cenno ad un dragone vicino che aveva sentito l'ordine di Silver Wind, e con la sinistra strattonò per un braccio la Scribana, fece per partire verso il bosco quando si bloccò di colpo – Silver! Ricorda il fardello che trasporti, sei tu che devi salvarti con la Madras.

Eccoli, la prima ondata di nemici era ormai all'impatto.
Il rumore delle asce contro gli scudi fu assordante. Un corpo a corpo terribile, il primo sangue a scorrere fu quello di Mobuss ferito di striscio alla spalla, alla vista del proprio comandante ferito gli invasori raddoppiarono le urla e la foga dell'attacco. Ancora una volta i Dragoni resistettero
Gli arcieri di Mobuss erano ormai fuori gioco in quanto la loro linea di tiro era ostruita dai compagni.
Mobusss lo sapeva, ma doveva evitare che gli Hammers potessero sfuggirgli, e diede comunque l'ordine di lanciare una volata.
La parabola delle frecce non fu estremamente precisa, un paio si conficcarono negli uomini di Mobuss la maggior parte furono lunghe, ma tre arrivarono a bersaglio.
La prima colpì un Dragone alla coscia, la seconda centrò in pieno petto un'altro Dulkar, ma fu la terza che fece i danni più gravi.


Il Fato
Kristal Posted - 30 Jan 2010 : 07:13:32
OT:

AHHHHHHHHHHHHHHHHH
Ma Fato, sei matto?????
Un altro di questi post e filo a letto e non mi rimetto più in piediiiiiiiiiii!!!
:-(

Madras Kristal
FATO Posted - 29 Jan 2010 : 17:02:09
Il Dragone ferito al fianco era bloccato a terra con gambe e braccia letteralmente inchiodate al suolo con delle lance conficcate nel terreno che gli attraversavano le carni.
Per impedirgli di urlare gli avevano passato una corda intorno al collo, e due guerrieri la tiravano. fino a quando non vedevano gli occhi del Dulkar quasi schizzare fuori dal cranio, solo a quel punto mollavano un poco e con un sibilo sinistro il Dragone incamerava aria il massimo possibile prima che la corda gli riserrasse il collo.

Un altro guerriero nemico, stava tenendo il cavallo del Dragone, e osservava la scena con un ghigno soddisfatto.
Gli altri tre erano intenti a giocare con il filo delle loro asce sul corpo del Dulkar.

La decisione fu presa immediatamente, rimesso dal conato di vomito, il Dragone passò nella sinistra la spada e prese il suo pugnale, pregò ancora un istante le Dee, poi con un urlo disperato si mise a correre verso il suo camerata.
Attratti dall'urlo i tre si girarono di scatto e videro un guerriero rosso in volto correre verso di loro con le armi in pugno, vennero colti di sorpresa e non ebbero il tempo di fermarlo.
Il Dulkar si lanciò verso di loro roteando la spada, poi giunto a pochi passi dal Dragone a terra si lancio su lui e con il pugnale riuscì a spaccargli il cuore.

Ebbe solo il tempo di carpire lo sguardo di riconoscenza negli occhi del suo amico, sguardo che gli parve il più bello di arcano, sguardo che aveva già incrociato dopo ore di marcia forzata nel riflesso di una pozzanghera melmosa la cui acqua aveva il sapore di quella fresca e limpida come quella delle sue montagne ormai dimenticate, solo per il fatto che rifletteva lo sguardo dei suoi compagni d'arme.

Poi più nulla, il buio.
L'ascia del nemico calò sulla sua testa con un rumore sordo, ed cranio del Dragone Dulkar si spaccò in tre parti.



Il Fato
FATO Posted - 29 Jan 2010 : 12:01:53
Non appena il segnale arrivò gli otto guerrieri si predisposero immediatamente per effettuare una classica imboscata.

I due Occhi arrivarono, affiancati, scrutavano il sentiero e controllavano i lati. Non si accorsero di due cespugli proprio sui bordi, due cespugli stranamente disordinati e con le foglie non propriamente rigogliose.
Anche stavolta la sorpresa e la rapidità dell'azione furono determinanti.
Superati di qualche antia i cespugli, il sibilo delle frecce fece imbizzarrire i cavalli.
La prima freccia colpi un Dulkar appena sotto l'ascella, esattamente dove la protezione del corpetto era minore, la seconda invece, visto il brusco scarto del cavaliere, non fece che trapassare da parte a parte le guance del guerriero.

Quest'ultmo prontamente riprese il controllo dell'animale, con il medesimo movimento gli fece fare un rapido dietro front e sguainò la spada.

Fu a questo punto che i due cespugli si trasformarono in altrettanti nemici, si appostarono ben saldi sulle gambe ed aspettarono che il cavallo fosse a tiro.

Quasi all'unisono le due asce colpirono appena sotto le ginocchia le zampe anteriori del cavallo del Dulkar tranciandone una di netto e lasciando l'altra appena attaccata.
Il nitrito disperato del Cavallo fu lacerante, come fu tremendo l'impatto con il suolo.
Il cavaliere sbalzato in avanti, cadde pesantemente, ma pronto ed addestrato, non cercò di fermarsi subito, approfittò dell'energia della caduta per rotolare il più lontano possibile, questo anche per mettere spazio fra lui ed i nemici ed avere più tempo per potersi rialzare.

Il cavallo ormai per terra scalciava disperato con le zampe posteriori ed con i moncherini, mentre il suo sangue invadeva il sentiero. I due “cespugli” si misero in posizione di attacco, ed avanzavano verso il Dulkar che nel frattempo, seppur intontito, era riuscito a rialzarsi.
L'attacco fu veloce e spietato. Insieme si gettarono contro l'hammer con il volto ormai una maschera di sangue.
Il macabro balletto dell'impari lotta ebbe inizio
Il primo fendente del nemico fu schivato e quello del suo compagno parato con la spada, ma il colpo fu così violento da far piegare in avanti il Dragone dando così il fianco al primo nemico.
Questo, vedendo la possibilità di piazzare il colpo risolutivo alzò l'ascia con entrambe le mani, ma non portò mai il colpo, nella foga si erano riavvicinati al cavallo, il quale, forse per vendetta, o come estremo atto di amore verso il suo padrone sferrò l'ultimo calcio verso il suo assassino colpendolo in faccia.
Il setto nasale del guerriero invasore penetrò nel cervello facendolo esplodere. La violenza del colpo ricevuto fu tale da farlo cadere fra i due contendenti sparpagliando una poltiglia grigio rossastra insieme a frammenti ossei e denti spaccati che colpirono il volto dell'Hammer.
Fu un attimo. Il Dulkar sfruttò la sua precaria posizione in avanti, impresse una sufficiente spinta sulle gambe per poter effettuare una capriola sul fianco, proprio mentre la scure del suo nemico si abbatteva per la seconda volta, e per la seconda volta a vuoto. Ora il vantaggio era del Dragone impugnò la spada con le due mani e da semi inginocchiato la spinse dal basso verso l'alto nel ventre del suo avversario, e una volta che le viscere calde gli intrisero le mani, fece forza sulle gambe e si alzò, sentendo la sua lama farsi strada fra le costole del nemico, il quale, abbadonata la presa dell'ascia, aveva portato le mani al ventre. Ormai faccia a faccia il Dulkar leggeva negli occhi del suo avversario lo stupore e l'angoscia di chi sa che sta per morire. Uno, due strattoni, verso l'alto, le mani del suo avversario abbandonarono lentamente la presa, uno spasmo ed un conato di sangue che raggiunse il volto dell'Hammer, poi il corpo senza vita si afflosciò.
Sfilò la spada e mentre il corpo dell'aggressore raggiungeva per terra le sue frattaglie sanguinolenti, un urlo liberatorio usci dal petto del Dragone, per poi pensare subito al suo compagno, si girò e ciò che vide lo schiaffeggiò con così tale violenza che il suo stomaco non resse e non riuscì a ricacciare in gola il prepotente acido conato di vomito.




Il Fato
FATO Posted - 28 Jan 2010 : 11:50:27
Mobuss, adesso poteva sentire il sopraggiungere del drappello, anche non poteva ancora vederli.
Poi ecco il momento:
Una staffetta aveva preso a galoppare per dare il cambio ai suoi commilitoni in avanscoperta.

Aspettò e se lo lasciò passare davanti, lo vide scomparire nella boscaglia.
Solo in quel momento con un cenno impercettibile del capo diede l'ordine.
Il guerriero affianco a lui con la freccia già incoccata, tese il suo arco e lascio partire il dardo .
Pochi secondi di volo, teso perfetto, e la freccia si conficcò nel tronco a pochi centimetri dal volto del suo compagno piazzato piu avanti. Il segnale era arrivato e pronto il soldato a sua volta scagliò la freccia verso l'altro suo compagno appostato piu avanti, il quale fece lo stesso: Con la rapidità del lampo, ed il silenzio della morte, il segnale superò anche i due Dulkar in avanscoperta, fino ad arrivare al gruppo di attacco avanzato.

L'azione poteva incominciare.

Il primo a cadere fu il Cambio, una freccia al collo. Cadde da cavallo, sfortuna volle che la ferita non fu mortale. La freccia gli trapasso il collo sezionandogli di netto le corde vocali, benchè ferito si rialzò, ma non fece neanche in tempo a mettere mano alla spada.
Tre Uomini gli furono addosso e con collaudata sincronia ognuno di essi lo colpi con un'enorme ascia.
Il primo gli trancio di netto il braccio destro diretto all'arma, il secondo con un fendente alla spalle gli fracassò la spina dorsale. Mancando di sostegno il Guerriero Dulkar si affloscio ancora abbastanza cosciente per vedere il terzo colpo diretto alla sua gola. La vide arrivare, l'ascia.
Il suo urlo muto fu straziante nel suo silenzio gli occhi spalancanti nel terrore rimasero per sempre così, insieme alla sua testa che rotolava via ancora prima che il resto del suo corpo toccasse terra.

Tutto si svolse nel silenzio piu assoluto tranne che per il rumore delle vertebre che si frantumavano, il quarto guerriero quello che aveva scoccato la freccia, incurante dell'azione si era precipitato sul cavallo per evitare che scappasse, quest'ultimo non conoscendo l'individuo scartò un paio di volte ma alla fine si fece prendere.

Il Fato
Kristal Posted - 20 Jan 2010 : 07:12:01
Perchè quella sensazione di disagio? La scribana procedeva speditamente, ma sentiva il pericolo incombere su di loro. E questa impressione non migliorò di certo guardando l'artista in faccia: anche lui aveva paura!

Madras Kristal
FATO Posted - 19 Jan 2010 : 08:52:51
La strada prima di arrivare ai cunicoli era ancora lunga, ciò preoccupava l'Artista e non poco Silver.

Procedevano in silenzio, avevano qualche cosa di triste nel cuore.
L'ignoto è paura.
Non sapevano cosa voleva dire tutto ciò, chi era il nemico, ma sopratutto cosa volevano da Arcano?

Ancora qualche millantie e sarebbero usciti da quella maledetta gola, poi un lungo tratto allo scoperto, con il rischio si di essere visti, ma con la possibilità anche di vedere.

Mobuss non perse tempo, ormai il sole stava scivolando via.
Fece spostare una squadra in avanti badando bene che almeno uno dei suoi fosse sempre a portata di freccia.
Lui stesso con il resto degli uomini si porto un po più avanti.
Aveva osservato la danza delle sentinelle abbastanza per capirne le modalità ed i tempi, il momento più favorevole era appena il cambio partiva.
Come ogni volta che intraprendeva un'azione, il vuoto gli si faceva nella sua testa, solo gli insegnamenti dati dall'esperienza rivenivano con prepotenza, ma stavolta era diverso, la posta in gioco era la più grande quella che tutti i guerrieri sognano e che non capitano neanche in dieci vite.
Stavolta era diverso, diverso.
Ma lui era pronto come lo erano i suoi uomini che anche se non capivano l'importanza della preda, sentivano come lo sentono i predatori che stavolta non sarebbe stata la solita carneficina.
Tutto era pronto, aspettava solo il momento, l'unico suo nemico era l'oscurità ma sapeva che gli sarebbero bastati solo pochi minuti

Il Fato
Kristal Posted - 06 Jan 2010 : 07:28:46
OFF: Scusa Fato... ma noi non siamo nei cunicoli sotterranei di cui solo io ho le mappe? Come fa Mobuss a vederci dagli alberi?

Madras Kristal

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