"Tu,
maschio, sarai inferiore a me, che sono matrona, e rappresento
la Dea Madre insieme alle mie sorelle" recitava il
Sacro Libro del Tal Rasha. "Tu, maschio, sarai schiavo
e obbedirai, senza porti domande e senza indugio, e ogni
cosa che verrà da me, che sono la tua padrona, tu
la accoglierai con gioia, sia essa il mio ventre o la mia
frusta" cantilenavano le sciamane avvolte nelle pelli
scuoiate dei maschi nati deformi. "Tu, maschio, non
oserai armarti e combattere, non oserai toccare l'acciaio
se non per subirne le ferite, non oserai profanare la Divina
Arte della Guerra, appannaggio esclusivo delle Superbe Amazzoni"
tale era il verbo inciso sul marmo dell'Obelisco di Rak'Su.
E così il lento fiume del tempo scorreva sulle teste
degli uomini, bagnando la punta dei piedi delle Amazzoni.
Venne però il tempo di Dulkar, Colui che alzò
il capo, Colui che si rifiutò, Colui che impugnò
l'acciaio.
Nacque così il primo Dragone, fondamentalmente un
ribelle, difficile da controllare, difficile da fermare
quando è entrato in azione. Nacque come baluardo
contro il potere delle donne, adesso non più. I Dragoni
Dulkar sono un'arma in più per l'imperatrice Nimira.
In guerra svolgono un compito oscuro ma importante: agiscono
ai fianchi del nemico e lo indeboliscono o lo annientano
senza che nemmeno lui se ne accorga. Ma allora cosa sono?
Non sono guerrieri, eppure conoscono bene le armi e se c'è
bisogno di usarle non si fanno pregare. Non sono esploratori,
eppure agiscono con modalità simili, viaggiano, tanto,
e agiscono spesso da soli, silenziosi, quasi invisibili.
La loro arma è l'imprevedibilità, non si può
mai sapere come e quando entreranno in azione.
L'appellativo di codardi non li sfiora minimamente, un
Dragone non scappa mai. Semplicemente... risolve le questioni
in un modo originale. Il loro quartier generale è
una Torre, costruita a Klivia. Lì sono entrati giovani
hammers, da lì sono usciti uomini devoti all'Imperatrice
ma restii alle regole, convinti che il gesto valga più
della parola, che il nome valga più della reputazione
e del titolo.